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La città di Firenze dal 1343 era divisa in quattro quartieri storici; le quattro suddivisioni prendono il loro nome da un luogo di culto storico presente sul loro territorio. Ogni quartiere a sua volta era diviso in quattro zone, denominate Gonfaloni. In epoca moderna, dal maggio 1930, in ambito della rievocazione storica della “partita dell’assedio” del 1530, ad ogni quartiere è associata una squadra detta “Colore” che prende parte al torneo del Calcio storico fiorentino.
Il comune di Firenze è diviso ufficialmente in cinque quartieri amministrativi, nei quali sono compresi a loro volta zone urbanistiche e quartieri minori. Le prime Circoscrizioni di decentramento fiorentine furono create a metà degli anni 1970, sull'esperienza dei precedenti comitati di zona. Fino al 1990 i Quartieri furono 14, per diventare con un'ampia riforma gli attuali 5.
Del quartiere 5 (Rifredi) fanno parte le zone di Castello (Firenze) con la sua piana, Le Panche, Le Piagge, via Pistoiese, Il Poggetto, il rione Lippi-Tre Pietre, Firenze Nova, Novoli, Careggi, Piazza Leopoldo, Rifredi, piazza Dalmazia, il viale Giovanni Battista Morgagni, il rione Romito, Statuto, Ponte di mezzo, Piazza della Vittoria e i borghi storici di Brozzi e Peretola.
Il quartiere 4 (Isolotto-Legnaia) si trova a ovest sud-ovest della città. L'Isolotto è considerata di solito la parte delimitata a nord-est dal fiume Arno, ad ovest dal viadotto del ponte all'Indiano e a sud-sud-ovest da via del Sansovino, viale F. Talenti e viale Etruria; Legnaia si articola, invece, seguendo via Pisana. Il quartiere è costituito da molte suddivisioni: Argingrosso, Cintoia, I Bassi, Le Torri, Il Casone, Isolotto, La Casella, Legnaia, San Quirico, Monticelli, Il Pignone, San Lorenzo a Greve, Torcicoda, Soffiano, Bellosguardo. La maggior parte erano rioni antichi sparsi nelle campagne e inglobati nel tempo nel tessuto urbano cittadino, e al cui interno era sempre presente almeno una chiesa o un luogo di culto. Avevano la forma di piccoli paesi gli abitati di Cintoia, San Lorenzo a Greve, Legnaia, San Quirico, Torcicoda, Monticelli e Soffiano. Le Torri, I Bassi, Il Casone, l'Isolotto, La Casella e l'Argingrosso erano invece zone periferiche ai vari borghi. Pignone è sorto ai margini di Firenze e, quindi, era già parte della città, mentre Bellosguardo, arroccato sull'omonima collina, è lambito solo parzialmente dallo sviluppo urbano. Un ruolo storico significativo è stato rivestito dalla frazione di Legnaia che dal 1808 al 1865 fu comune a sé stante: la sua soppressione determinò la cessione al vicino comune di Casellina e Torri di molte frazioni fra cui Scandicci che ha dato il nome all'attuale cittadina che oggi sorge nei pressi di Firenze. Oggigiorno col termine "Legnaia" s'intende sia la corrispondente frazione antica che il borgo di San Quirico, complici sia forse la presenza all'interno di quest'ultimo della chiesa di San Quirico a Legnaia che l'espansione della città di Firenze che ha saldato insieme le due borgate. La zona che può essere definita come Isolotto è nettamente identificabile su qualsiasi immagine satellitare della città ed costituita dal quadrilatero, delimitato dal Lungarno dei Pioppi, viale dei Platani, via Torcicoda e via dei Mortuli, e dalla collina artificiale detta comunemente "Montagnola", lambita a nord da via B. Bandinelli. Distinta ma subito ad ovest di questa si posiziona la zona dell'Argingrosso, che raggruppa i rioni storici di Cintoia, Le Torri, I Bassi e L'Argingrosso, e che prende il suo nome da un argine che corre parallelo all'omonima via: a sud-ovest di quest'ultima vi sono abitazioni, giardini, centri culturali, sportivi e commerciali, mentre nella parte vicina all'Arno, si trovano il parco dell'Argingrosso, dei campi agricoli, un campo nomadi, un campo da golf e alcuni impianti dell'acquedotto di Firenze. Soffiano è una parte residenziale e ricca di verde che si trova a sud di Legnaia sotto la collina di Marignolle, uscendo dalla città in direzione di Scandicci, ed ospita la Villa Strozzi al Boschetto ed il monumentale Cimitero di Soffiano con un nucleo tardo ottocentesco dell'architetto Michelangelo Maiorfi. Assieme ad altre frazioni è stato inglobato nella seconda metà del XX secolo nell'area urbana cittadina.
Il tabernacolo delle Fonticine è uno dei più bei tabernacoli di Firenze. Composto da una grande pala robbiana e dotato anche di una vasca con fontanelle, si trova in via Nazionale, sull'asse di via dell'Ariento, a pochi passi dal mercato di San Lorenzo.
La pagina illustra i quartieri di Lanciano, provincia di Chieti.
Cintoia è un rione periferico di Firenze, in Oltrarno, appartenente al Quartiere 4 di Firenze e nelle vicinanze del famoso Isolotto.
Castello è un quartiere a nord-ovest di Firenze, in parte arrampicato sulla collina di Quarto, al confine col comune di Sesto Fiorentino.
L'aeroporto di Firenze-Campo di Marte è stata un'infrastruttura aeroportuale militare a servizio della città di Firenze tra il 1910 e il 1930. La sua ubicazione era nel quartiere di Campo di Marte, nell'area dove attualmente sorgono anche lo stadio Artemio Franchi e il palasport Nelson Mandela Forum. L'area dove venne costruito l'aeroporto era già utilizzata durante la seconda metà dell'Ottocento per parate ed esercitazioni militari. La realizzazione del campo di volo avvenne nel 1910, la cui inaugurazione fu battezzata da una serie di manifestazioni ed esibizioni aeree tra il 28 marzo e il 7 aprile. La lunghezza della pista era di 700 metri. Dopo la prima guerra mondiale vi si stabilì un aeroclub per l'organizzazione di voli turistici e manifestazioni acrobatiche questo aeroclub fu poi chiamato aeroclub Firenze intitolato a Luigi Gori,nel 1925 la proprietà del campo di volo risultava del Comune di Firenze. Nel frattempo l'infrastruttura aeroportuale divenne importante sede per il collaudo di velivoli. L'infrastruttura rimase attiva fino al 18 maggio 1930, quando si tenne l'ultima manifestazione aerea, alla presenza di Benito Mussolini. In seguito, venne decisa la chiusura dell'infrastruttura aeroportuale, che non garantiva sufficienti margini di sviluppo e di sicurezza per la presenza di abitazioni nelle vicinanze del campo di volo; dopo che nel 1928 era stata individuata l'area di Peretola per la realizzazione di un nuovo e più ampio aeroporto completamente al di fuori dell'area urbana dell'epoca, il 4 giugno 1931 venne inaugurato il nuovo aeroporto di Firenze-Peretola (che ancora oggi serve la città di Firenze),e sede oggi dell’aeroclub Firenze intitolato a Luigi Gori , mentre l'area dove si trovava il vecchio campo di volo venne in seguito riqualificata con la costruzione di numerosi impianti sportivi, tra i quali spiccano lo stadio Giovanni Berta e, in epoca molto più recente, anche il palasport Nelson Mandela Forum.