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L'igroscopia (o igroscopicità) è la capacità di una sostanza o di materiali di assorbire prontamente le molecole d'acqua presenti nell'ambiente circostante. Tali sostanze sono dette igroscopiche.Un esempio di sostanza igroscopica è la carta, specie se di canapa o di altre fibre, oppure il biodiesel, che assorbe l'acqua fino a circa 1.200 ppm. Altre sostanze igroscopiche sono ad esempio il cloruro di sodio, l'alcol etilico, l'alcol metilico, la calce viva (ossido di calcio), l'acido solforico concentrato e l'idrossido di sodio concentrato. Il grado di igroscopicità definisce la maggiore o minore attitudine di una sostanza ad assorbire umidità. L'igroscopia differisce dall'idrofilia in quanto la prima riguarda la capacità di assorbire umidità, la seconda la capacità di assorbire acqua in forma liquida. Una sostanza può essere igroscopica e idrofoba (l'idrofobia è l'opposto dell'idrofilia), un esempio è la lana che assorbe grandi quantità di umidità, ma è difficile da bagnare. L'igroscopia può essere anche una caratteristica desiderata, quando si desidera abbassare il tasso di umidità di uno spazio chiuso. Uno dei materiali maggiormente utilizzati a tal proposito è il gel di silice. È buona norma mantenere i materiali igroscopici in contenitori sigillati quando non sono in uso.
L'idrofobia, chiamata anche in alcuni casi talassofobia (paura del mare), aquafobia e ablutofobia (paura dei bagni), è l'avversione anomala ed ossessiva per i liquidi, in particolare l'acqua.
Per idrofobia, o Idrofobicità (dal greco hydor, acqua, e Fhobos, paura), si intende la proprietà fisica di specie chimiche (ad esempiomolecole) di essere respinte dall'acqua. Si utilizza inoltre il termine in senso più ampio per indicare la proprietà di materiali di non assorbire e non trattenere acqua al loro interno o sulla loro superficie.
Per idrofilia o idrofilicità (dal greco hydros, "acqua", e philia, "amicizia") si intende la proprietà fisica di materiali o di singole specie chimiche (ad esempio molecole) a legarsi con l'acqua. In senso più ampio, si intende anche la proprietà di alcuni materiali di assorbire o trattenere acqua al loro interno o sulla loro superficie.
Il cervone (Elaphe quatuorlineata (Bonnaterre, 1790)) è un serpente non velenoso della famiglia dei Colubridi.
Dario Argento (Roma, 7 settembre 1940) è un regista, sceneggiatore e produttore cinematografico italiano. Cineasta noto a livello internazionale, in particolar modo in Francia e Stati Uniti, è soprannominato Maestro del brivido, avendo dedicato al cinema horror e thriller quasi tutta la propria produzione. Tra i suoi lavori più noti la Trilogia degli animali (composta da L'uccello dalle piume di cristallo, del 1970, Il gatto a nove code e 4 mosche di velluto grigio, entrambi del 1971), Profondo rosso (1975) e la trilogia de Le tre madri (composta invece da Suspiria, del 1977, Inferno, del 1980, e La terza madre, del 2007). Fin dagli esordi Argento trasfonde nelle sue opere le proprie paure, concentrandosi sui meccanismi della suspense e del terrore, in particolare nei primi film, capostipiti del giallo all'italiana.
Il lupo grigio (Canis lupus Linnaeus, 1758), detto anche lupo comune o semplicemente lupo, è un canide lupino, presente nelle zone remote del Nordamerica e dell'Eurasia. È il più grande della sua famiglia, con un peso medio di 43–45 kg per i maschi, e 36-38,5 kg per le femmine. Oltre le dimensioni, il lupo grigio si distingue dagli altri membri del genere Canis per il suo muso e le orecchie meno appuntite. Il suo mantello invernale è lungo e folto, di colore prevalentemente grigio variegato. Alcuni esemplari presentano anche mantelli bianchi, rossi, bruni o neri.È la specie più specializzata dei Canis nell'adattamento alla caccia grossa cooperativa, come dimostrato dalla sua natura gregaria e il suo linguaggio del corpo avanzato. Ciononostante, è ancora abbastanza vicino geneticamente agli altri Canis, inclusi il coyote e lo sciacallo dorato, da potere produrre ibridi. Il suo parente più vicino è il cane domestico, con cui condivide un progenitore comune che si divise all'incirca 14.900 anni fa.È l'unico componente del genere Canis presente sia nel vecchio che nel Nuovo Mondo. Il lupo apparve per la prima volta in Eurasia nel Pleistocene, giungendo in Nordamerica almeno tre volte durante l'epoca Rancholabreana. È un animale sociale, il cui gruppo sociale consiste di una famiglia nucleare. Il lupo è tipicamente un predatore alfa, minacciato seriamente soltanto dagli umani e da altri pochi superpredatori di taglia maggiore che condividono il suo habitat, quali le tigri. Si ciba prevalentemente di ungulati di grossa taglia, ma anche di animali più piccoli, bestiame, carogne e spazzatura.Il lupo grigio è uno degli animali meglio conosciuti e studiati. Su di esso sono stati scritti più libri che su qualunque altro animale selvatico. Ha una lunga storia d'associazione con gli umani, essendo detestato e perseguitato dalla maggior parte delle comunità pastorali, ma rispettato sia dalle comunità agrarie che da quelle di caccia e raccolta. Sebbene la paura dei lupi sia caratteristica di tante culture umane, la maggior parte degli attacchi sugli umani sono stati attribuiti ad animali rabbiosi. I lupi non rabbiosi hanno attaccato e ucciso esseri umani, soprattutto bambini, solo sporadicamente, essendo timidi per natura.Un tempo era uno dei mammiferi più diffusi al mondo, soprattutto nell'emisfero boreale, prima che la persecuzione da parte dell'uomo provocasse la sua estinzione in gran parte dell'Europa occidentale, del Messico e degli Stati Uniti d'America. Il lupo si trova soprattutto in Canada, negli USA in Alaska, in Europa settentrionale e in Asia settentrionale. In Italia (sugli Appennini e Alpi occidentali), in Francia, Svizzera e sui Pirenei è presente una sottospecie, il lupo appenninico (Canis lupus italicus), mentre sulle Alpi orientali, in Italia, Slovenia e Austria, è presente la sottospecie tipica (Canis lupus lupus). In Sicilia era presente il lupo siciliano (Canis lupus cristaldii), che si estinse nel ventesimo secolo. Il declino delle popolazioni dei lupi grigi si è arrestato negli anni settanta, conducendo alla ricolonizzazione e alla reintroduzione artificiale in zone in cui un tempo era estinto. Questo cambiamento è avvenuto grazie alla protezione legale e ai cambiamenti nella gestione rurale; tuttavia la concorrenza con l'uomo per il bestiame e la selvaggina, le preoccupazioni sulla possibilità di aggressioni e la frammentazione del suo habitat, continuano a rappresentare una minaccia per la specie. Malgrado ciò, è a "rischio minimo d'estinzione", secondo la lista rossa IUCN.
L'uro (Bos primigenius Bojanus, 1827) è un grande bovino estinto, diffuso originariamente in Europa, e in alcune zone dell'Asia (medio e vicino oriente, Caucaso, pianure caspiche e Siberia occidentale), con altre due sottospecie in Nord Africa e in Asia (India), e probabilmente una terza sottospecie (o forse esemplari di quella europea) in Siberia orientale, Mongolia e Manciuria.