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Autore principale: Vatti, , Renzo
Pubblicazione: Firenze : Medicea, c1996
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
La rabbia è una malattia virale che causa l'infiammazione acuta del cervello negli esseri umani e in altri animali a sangue caldo. I primi sintomi possono includere febbre e prurito nel sito di esposizione. Questi sintomi sono seguiti da uno o più dei seguenti segni: movimenti violenti, emozioni incontrollate, paura dell'acqua, incapacità di muovere parti del corpo, confusione e perdita di coscienza. Una volta che i sintomi compaiono, quasi sempre la malattia si conclude nel decesso. Il periodo di tempo tra il momento in cui la malattia viene contratta e l'inizio dei sintomi varia solitamente da uno a tre mesi; tuttavia, questo periodo di tempo può andare anche da meno di una settimana a più di un anno. Il tempo dipende dalla distanza che il virus deve percorrere per raggiungere il sistema nervoso centrale.L'agente eziologico della rabbia sono alcuni virus del genere Lyssavirus, tra cui il virus della rabbia e il virus denominato Lyssavirus del pipistrello australiano. La rabbia si trasmette quando un animale infetto graffia o morde un altro animale o un uomo. La saliva di un animale infetto può anche trasmettere la rabbia se essa viene a contatto con la bocca, il naso o gli occhi. Complessivamente i cani sono gli animali più comunemente coinvolti. Più del 99% dei casi di rabbia è causato dai morsi di cani nei paesi dove più frequentemente hanno la malattia. Nelle Americhe, i morsi di pipistrello sono la fonte più comune delle infezioni di rabbia negli esseri umani e meno del 5% dei casi provengono da cani. I roditori sono raramente infettati dalla rabbia. Il virus della rabbia raggiunge il cervello seguendo i nervi periferici. La malattia può essere diagnosticata solo dopo l'inizio dei sintomi.Il controllo degli animali e i programmi di vaccinazione hanno ridotto il rischio dello sviluppo della rabbia nei cani in un certo numero di regioni del mondo. L'immunizzazione è consigliata nelle persone ad alto rischio prima di essere esposte. I gruppi ad alto rischio comprendono le persone che lavorano con i pipistrelli o che trascorrono periodi prolungati in aree del mondo dove la rabbia è endemica. Nelle persone che sono state esposte alla rabbia, il vaccino antirabbico e, talvolta, le immunoglobuline sono efficaci nel prevenire l'esordio della malattia se la persona riceve questo trattamento prima dell'inizio dei sintomi. L'immediato lavaggio di morsi e graffi per 15 minuti con acqua e sapone, iodopovidone o detergente, può ridurre il numero di particelle virali e quindi può essere un metodo in qualche modo efficace per prevenire la trasmissione. Solo poche persone sono sopravvissute a un'infezione da rabbia dopo aver mostrato i sintomi e ciò grazie all'adozione di un trattamento noto come protocollo di Milwaukee.La rabbia provoca da circa 26 000 a 55 000 decessi nel mondo ogni anno. Oltre il 95% di queste morti avviene in Asia e Africa. La rabbia è presente in più di 150 paesi e in tutti i continenti, escluso l'Antartide. Più di 3 miliardi di persone vivono in regioni del mondo in cui si verifica. Un certo numero di paesi, tra cui l'Australia, il Canada, il Giappone, gli Stati Uniti e i paesi dell'Europa occidentale, non presentano casi tra i cani. Anche molte piccole nazioni insulari sono prive della malattia.
La svastica o swastika (anche croce gammata o croce uncinata) è un antico simbolo religioso originario delle culture dell'Eurasia, specialmente quelle di matrice indoeuropea. Rimane un simbolo largamente utilizzato nelle religioni dell'India e della Cina, nonché nello sciamanesimo della Mongolia e della Siberia, e in vari nuovi movimenti religiosi. Il termine italiano ha origine direttamente dal sostantivo maschile sanscrito svastika (devanāgarī: स्वास्तिक), che, tra gli altri significati, indica, appunto, in quella lingua il disegno di una croce greca con i bracci piegati ad angolo retto in senso orario. Come simbolo, generalmente sempre con significati augurali o di fortuna, fu utilizzato da molte culture fin dal Neolitico. La svastica venne altresì riproposta dai teosofi alla fine del XIX secolo. La sua odierna notorietà è, infatti, legata alla sua adozione da parte del Partito nazionalsocialista tedesco e, successivamente, del Terzo Reich: durante il primo dopoguerra fu adottato dal Partito nazista come simbolo dello stesso, finendo per essere inserito nella bandiera ufficiale della Germania nazista. Dopo la seconda guerra mondiale, a seguito del suo utilizzo nella bandiera della Germania nazista, il suo uso in Occidente è oggetto di controversie, venendo spesso considerato come apologia di nazismo. Il 20 febbraio del 2008 a coronamento di un solenne incontro a Gerusalemme il Gran Rabbinato d'Israele e l'Hindu Dharma Acharya Sabha (il massimo organo dell'Induismo, costituito nel 2003: ne raccoglie tutte le principali rappresentanze religiose) hanno siglato una dichiarazione comune al cui punto 7 si dà atto che lo svastika è un antico e importante simbolo religioso dell'Induismo, che nulla ha a che fare con il nazismo e che l'utilizzo passato di tale simbolo da parte di questo regime è stato assolutamente improprio.Proprio per il suo significato prettamente religioso, gli organizzatori delle Olimpiadi di Tokyo 2020 hanno deciso, a seguito di una consultazione pubblica, di mantenerla come simbolo per indicare i templi buddisti nelle loro mappe e guide.
L'Europa è uno dei sei continenti della Terra. L'idea di "continente" europeo non è universale: alcuni testi di geografia non europei fanno riferimento a un continente eurasiatico, o a un subcontinente europeo, dato che l'Europa non è circondata interamente dal mare ed è, in ogni caso, più un concetto storico - culturale che geografico.
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