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Radio libere è un'espressione riferita alle emittenti radiofoniche nate in Italia dopo la liberalizzazione dell'etere sancita dalla Corte costituzionale nel 1976.
Radio Zeta è stata un'emittente radiofonica privata interregionale con sede in Lombardia a Caravaggio, in provincia di Bergamo. Trasmetteva su varie frequenze in Lombardia, Piemonte, Liguria, Valle d'Aosta, Toscana e nelle province venete ed emiliane limitrofe alla regione Lombardia. Inoltre la si poteva ascoltare in streaming, sul satellite al canale 700 della piattaforma SKY o tramite decoder digitale terrestre nelle regioni del nord d'Italia e in Toscana. Nel 2016 è diventata un network radiofonico chiamato Radio Zeta L'Italiana, ricevibile in tutta Italia in FM, in streaming, sul canale 700 di SKY e sul digitale terrestre al canale 266 in radiovisione e al canale 737 in versione audiografica. Dal 5 maggio 2017 torna a chiamarsi col nome originale Radio Zeta.
Radio Nostalgia è un'emittente radiofonica che copre direttamente l'area della Liguria, Piemonte e Valle d'Aosta; in syndication copre Toscana e in parte del Lazio. È stata tra le prime radio private italiane ad utilizzare il formato hit radio. Questo format prevede, solo ed esclusivamente, la messa in onda di grandi successi, italiani e stranieri di vari generi musicali. Le canzoni vengono scelte fra le over 3 anni.Nostalgia è una radio di flusso con un palinsesto composto di brani musicali intervallati da giornali radio, locali e nazionali, e rubriche.
Radio Sportiva è una talk radio privata a diffusione interregionale con sede a Ponsacco (PI) che si occupa di sport, nata il 1º dicembre 2010 da un'idea di Loriano Bessi e Marzia Boddi e facente parte del gruppo editoriale toscano Mediahit con studi di trasmissione a Prato. Il direttore responsabile è Michele Plastino. Nonostante non sia un network nazionale ma abbia una copertura interregionale, secondo l'ultima indagine TER (gennaio 2018) vanta 1 milione e 119 mila ascoltatori collocandosi come ascolti al livello delle principali emittenti nazionali.
Le Brigate nere furono un corpo ausiliario volontario delle Forze Armate della Repubblica Sociale Italiana, organizzato dal Partito Fascista Repubblicano, che operò in Italia settentrionale dagli inizi di luglio del 1944 fino al termine della seconda guerra mondiale con compiti di antiguerriglia. Il corpo fu istituito il 30 giugno 1944 col decreto legislativo 446-XXII con il nome di Corpo Ausiliario delle Squadre d'Azione delle Camicie Nere ed era costituita da iscritti al Partito Fascista Repubblicano arruolatisi su base volontaria. Furono costituite 41 Brigate Nere territoriali (una per provincia), intitolate ciascuna a un caduto del fascismo repubblicano. A esse si affiancavano 5 Brigate mobili (di cui una alpina) e 12 Brigate autonome e speciali. Le federazioni provinciali del partito furono convertite in comandi di brigata, diretti dai rispettivi segretari federali, mentre la segreteria nazionale del PFR assumeva le funzioni di Ufficio di Stato Maggiore del Corpo. Comandante generale del Corpo fu, sin dall'inizio, il segretario del partito fascista Alessandro Pavolini.