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La 1ª Armata di cavalleria (in russo: Первая конная армия?, traslitterato: Pervaja konnaja armija) era la più famosa e potente formazione di cavalleria dell'Armata Rossa durante la Guerra civile russa. Era anche nota come l'armata di cavalleria di Budënnyj o semplicemente come Konarmija ("Armata di cavalleria" o "Armata a cavallo"). Costituita alla fine del 1919 a partire dai gruppi di cosacchi bolscevichi e di predoni e banditi organizzati in precedenza dal popolare e abile comandante cosacco Semën Budënnyj, l'Armata a cavallo, i cui componenti erano noti anche, secondo la celebre definizione di Lev Trockij come i "proletari a cavallo", divenne rapidamente una formazione temuta ed efficiente, in grado di contrastare e battere la cavalleria dei Bianchi. Potenziata e organizzata con il concorso del capo bolscevico Kliment Vorošilov, l'armata, guidata dal generale Budënnyj con grande temerarietà e slancio offensivo, ebbe un ruolo importante nella vittoria dei bolscevichi nella Guerra civile, contribuendo alla sconfitta dei generali Anton Denikin e Pëtr Vrangel' nella Russia meridionale e liberando l'Ucraina dalle truppe polacche. Durante la Guerra sovietico-polacca, l'Armata a cavallo dopo una serie di brillanti vittorie venne fermata nella città di Leopoli dalla resistenza del nemico. Nell'Armata a cavallo, formazione militare fortemente legata a Stalin, per lungo tempo commissario politico dell'Armata Rossa nel settore meridionale del fronte, combatterono molti personaggi fedeli seguaci del futuro dittatore, destinati a proseguire brillanti carriere: oltre a Budënnyj e Vorošilov, Sergo Ordžonikidze, Semën Timošenko, Georgij Žukov.
Luigi Barzini (Orvieto, 7 febbraio 1874 – Milano, 6 settembre 1947) è stato un giornalista e scrittore italiano.
I Gruidi (Gruidae Vigors, 1825) sono una famiglia dell'ordine dei Gruiformi il cui unico rappresentante originario dell'Europa centrale e settentrionale è la gru cenerina. Con il loro collo lungo e le zampe lunghe, le gru ricordano nell'aspetto i Ciconiiformi, con i quali non sono affatto imparentate. Rappresentate con 15 specie, sono diffuse in tutto il mondo e mancano solo in Sudamerica e in Antartide. La maggiore diversità di specie si riscontra in Asia e in Africa. Molte specie si riproducono solo a partire dal quarto o quinto anno di vita e il tasso di mortalità dei giovani è elevato. È quindi molto difficile per loro compensare le perdite degli effettivi. Molte specie sono pertanto molto vulnerabili. Tra queste ricordiamo la gru americana, la gru della Manciuria e la gru siberiana.
Per crimini di guerra sovietici si intendono quei crimini perpetrati dalle forze armate dell'Unione Sovietica dal 1919 al 1991, inclusi gli atti commessi dall'esercito regolare - prima Armata Rossa, poi successivamente denominata Esercito sovietico) - così come quelli commessi dal NKVD, incluse le truppe interne al NKVD. In alcuni casi, questi crimini possono essere stati commessi su ordini diretti - come parte della politica del primo governo sovietico del terrore rosso. In altri casi sono stati commessi dalle truppe dell'Esercito regolare come punizione contro militari e civili dei paesi in guerra con l'URSS nella seconda guerra mondiale, o con coloro che furono coinvolti in movimenti di liberazione nazionale.Molti di questi eventi si verificarono in Europa orientale e centrale prima e durante la seconda guerra mondiale; durante questo periodo le autorità sovietiche attuarono in alcuni casi esecuzioni sommarie e omicidi di massa di prigionieri di guerra e maltrattamenti di civili nei territori occupati sovietici, come ad esempio nel massacro di Katyn' ai danni di ufficiali dell'esercito polacco. Quando le potenze alleate della seconda guerra mondiale fondarono il Tribunale Militare Internazionale del Dopoguerra per identificare e punire i crimini di guerra commessi durante il conflitto dalla Germania nazista, i funzionari dell'Unione Sovietica, nazione il cui ruolo era stato decisivo per vincere la guerra sul teatro europeo e che faceva parte a pieno titolo delle Quattro potenze principali, parteciparono attivamente ai processi giudiziari. Ovviamente in questa sede non vi fu alcun esame critico delle azioni delle forze sovietiche e non furono mai portate avanti accuse contro le sue truppe, come del resto non furono presentate istanze contro crimini di guerra degli alleati occidentali. Il tribunale di Norimberga, già deciso dai "Tre Grandi" capi (Winston Churchill, Franklin Delano Roosevelt e Stalin) della coalizione alleata mentre la guerra era ancora in corso, non poteva che colpire gli sconfitti ma in parte si espose a critiche di parzialità e spirito di vendetta secondo una concezione di giustizia del vincitore.L'attuale Governo russo è stato più volte accusato di revisionismo e negazionismo storico. I media russi si riferiscono ai crimini di guerra come "un mito occidentale", nei libri di testo di storia in Russia, i crimini sono stati modificati per rappresentare i sovietici in modo positivo od omessi del tutto. In un'intervista del giugno 2017, il presidente russo Vladimir Putin ha riconosciuto gli "orrori dello stalinismo", ma ha anche criticato l'"eccessiva demonizzazione di Stalin" da parte dei "nemici della Russia". Il Parlamento Europeo, in una risoluzione in occasione dell'80º anniversario dell'inizio della seconda guerra mondiale, esprimeva "preoccupazione per gli sforzi dell'attuale leadership russa per imbiancare i crimini commessi dal regime totalitario sovietico".