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L'imposta comunale sugli immobili, meglio nota con l'acronimo ICI, stato un tributo comunale che aveva come presupposto impositivo la propriet di fabbricati e terreni agricoli ed edificabili situati nei confini della Repubblica Italiana. Ha sostituito l'INVIM (imposta sull'incremento di valore degli immobili) ed stata sostituita nel 2012 dall'Imposta municipale unica (IMU). Era un'imposta gravante sul patrimonio immobiliare; non era progressiva come le imposte sul reddito, ma gravava sul valore del fabbricato con una percentuale fissa decisa dal Comune con un'apposita delibera del consiglio comunale, da emanarsi entro il 31 dicembre di ogni anno con effetto per l'anno successivo. Un elenco aggiornato di queste delibere disponibile sul sito dell'Associazione nazionale comuni italiani (ANCI).
Un fabbricato è una qualsiasi costruzione coperta isolata da vie e spazi vuoti, separata dalle altre costruzioni mediante i muri. I fabbricati si distinguono in rurali e urbani. I fabbricati rurali sono quelli destinati alle esigenze produttive dell'attività agricola. Fino al 30 novembre 2012 i fabbricati di questo tipo erano censiti nel catasto terreni, mentre oggi nel catasto fabbricati. I fabbricati urbani invece sono delle costruzioni che forniscono reddito proprio e sono iscritti al catasto dei fabbricati, e sono suddivisi in svariate categorie e classi a seconda dell'uso.
Corviale, o più correttamente Nuovo Corviale (detto "il Serpentone" per via della sua lunghezza), è un complesso residenziale di Roma (piano di zona 61), situato nella periferia sud-ovest della capitale (XI municipio). Per le sue grandi dimensioni (l'edificio principale è lungo quasi un chilometro) e per le difficili condizioni di vita dei suoi abitanti, è diventato nell'immaginario collettivo il quartiere-simbolo del degrado delle periferie della capitale. Il complesso, che accoglie circa 4500 abitanti, è formato essenzialmente da tre edifici: la monumentale “stecca” principale, un unico corpo di 986 metri di lunghezza per nove piani (30 metri di altezza); un secondo corpo più basso, parallelo al primo, di tre cinque piani; ed un terzo corpo orientato di 45° rispetto ai primi due.
Il concordato preventivo è una procedura concorsuale del diritto fallimentare italiano cui può ricorrere un debitore (sia esso un imprenditore individuale, una società o un diverso ente) avente i requisiti che si trovi in uno stato di crisi o di insolvenza, per tentare il risanamento anche attraverso la continuazione dell'attività ed eventualmente la cessione dell'attività a un soggetto terzo oppure per liquidare il proprio patrimonio e mettere il ricavato al servizio della soddisfazione dei crediti, evitando così il fallimento. Si tratta di un istituto giuridico che, nell'ordinamento italiano, trae origine dalla moratoria disciplinata dall'abrogato Codice del commercio del 1865. La disciplina della procedura di concordato preventivo è contenuta nella legge fallimentare (Regio Decreto 16 marzo 1942 n. 267) ed è stata più volte rivisitata negli ultimi anni da parte del legislatore con interventi mirati a favorire il superamento della crisi d'impresa.
Le categorie catastali, sono degli strumenti di classificazione dei fabbricati, utilizzati dal catasto in Italia, in base della determinazione della rendita catastale. Furono introdotte con il regio decreto-legge 13 aprile 1939, n. 652, che riformò la disciplina relativa al catasto istituendo il catasto dei fabbricati, alla base del Nuovo Catasto Edilizio Urbano (NCEU). Le basi della loro definizione, nonché le modalità di calcolo sono riportate nel D.P.R. 1 dicembre 1949, n. 1142. Gli immobili censiti nel Catasto dei terreni, invece, non posseggono categoria bensì qualità.
Il catasto in Italia è il registro dei beni immobili siti nel territorio dello Stato. Ha valore non probatorio, è ad estimo indiretto, geometrico, particellare, ed è suddiviso in catasto dei terreni e catasto dei fabbricati. Tuttavia in alcuni comuni italiani delle province di Trieste, Trento, Gorizia, Bolzano, Belluno, e Udine, per motivi storici, vige il cosiddetto "catasto tavolare" ereditato dalla amministrazione austro-ungarica.
La casa-famiglia in Italia è una struttura destinata all'accoglienza e una «comunità di tipo familiare con sede nelle civili abitazioni» la cui finalità è l'accoglienza di minorenni, disabili, anziani, adulti in difficoltà, persone affette da AIDS e/o in generale persone con problematiche psicosociali.