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Ivan Petrovič Pavlov (in russo: Иван Петрович Павлов?; Rjazan', 26 settembre 1849 – Leningrado, 27 febbraio 1936) è stato un medico, fisiologo ed etologo russo, il cui nome è legato alla scoperta sui cani del riflesso condizionato, da lui annunciata nel 1903.
La psicologia la scienza che studia gli stati mentali e i suoi processi emotivi, cognitivi, sociali e comportamentali nelle loro componenti consce e inconsce, mediante l'uso del metodo scientifico e/o appoggiandosi ad una prospettiva soggettiva intrapersonale. Si occupa anche dello studio e del trattamento delle funzioni psichiche sia in condizioni di benessere che di sofferenza o disagio mentale, dovute a dinamiche soggetive (intrapsichiche), ambientali o relazionali (interpsichiche).
Il comportamentismo (o behaviorismo o psicologia comportamentale) è un approccio alla psicologia, sviluppato dallo psicologo John Watson agli inizi del Novecento, basato sull'assunto che il comportamento esplicito dell'individuo sia l'unica unità di analisi scientificamente studiabile della psicologia, avvalendosi del metodo stimolo (ambiente) e risposta (comportamento), in quanto direttamente osservabile dallo studioso.
Per storia della psicologia si intende la storia della psicologia come scienza a sé stante.
Il condizionamento è quel processo che si verifica con l'associazione di uno stimolo incondizionato (naturale) ad uno condizionato (artificiale) in un organismo, dove lo stimolo incondizionato induce naturalmente una risposta della cui prossimità lo stimolo condizionato (arbitrario) si avvale. La scoperta empirica del condizionamento è attribuita al fisiologo russo Ivan Pavlov che, studiando il fenomeno della secrezione psichica di Ivan Sečenov nelle reazioni dei cani alla presentazione di cibo, vi si imbatté casualmente. Egli notò che gli animali salivavano appena entrava nella stanza, associando la sua presenza (stimolo condizionato) al cibo (stimolo incondizionato, poiché naturalmente il cibo provoca salivazione). L'esperimento fu verificato da Pavlov utilizzando come stimolo condizionato il suono di un campanello.
La riflessologia o reflessologia è il nome attribuito ad una parte della neurofisiologia nata in Russia, che si è occupata degli studi sui riflessi condizionati. Essenzialmente la riflessologia afferma che i processi mentali sono basati su riflessi, cioè legami che si formano a partire dai riflessi incondizionati che possediamo come patrimonio genetico sui quali si innestano stimoli ( eccitazioni sensoriali) provenienti dall'ambiente esterno.
Per riflessologia o reflessologia si intende una pratica di medicina alternativa consistente nella stimolazione, tramite un particolare massaggio o tocco, di zone del corpo chiamate punti riflessi. Per zona riflessa si intende un punto della superficie corporea su cui, secondo le teorie dei riflessologi, si proietterebbe un determinato organo collocato anatomicamente, lontano da tale punto. Agendo su questi punti si avrebbe la possibilità di condizionare positivamente l'organo corrispondente; per questo motivo la riflessologia rientra nel settore delle medicine complementari ed è considerata una tecnica olistica di guarigione. I fautori di questa pratica sostengono che si possano curare anche particolari stati d'animo (stress, ansia, ecc.) attraverso il massaggio. Le teorie riflessologiche non hanno riscontro nelle conoscenze dell'anatomia e della fisiologia moderna e non si hanno finora conferme sperimentali attendibili, condotte secondo il metodo scientifico. Le aree più comunemente usate in questa terapia sono i piedi (riflessologia plantare) e le mani (riflessologia palmare). Ma come suggerisce l'intuito, su tutto il corpo si trovano zone riflesse. Le mappe più comunemente usate sono quelle dei 12 meridiani (agopuntura) che sono linee di peso in cui per ogni dito, corrisponde un gruppo di ossa diverso in equilibrio fino alla testa secondo leggi della fisica e della rotazione della struttura. Chi esercita la riflessologia prende il nome di riflessologo. Per quanto riguarda la reflessologia, si rileva come non esistano prove cliniche confermanti le convinzioni dei riflessologi.
L'apprendimento, nella psicologia cognitiva, consiste nell'acquisizione o nella modifica di conoscenze, comportamenti, abilità, valori o preferenze e può riguardare la sintesi di diversi tipi di informazione. Possiedono questa capacità gli esseri umani, gli animali, le piante e alcune macchine. L'evoluzione del comportamento nel tempo segue una curva di apprendimento. Lo studio dell'apprendimento umano fa parte della psicologia sperimentale, della pedagogia, della psicologia cognitiva e delle scienze dell'educazione. Le istituzioni dell'educazione formale devono tener conto dei principi generali che regolano l'apprendimento nella stesura del progetto educativo. Numerose sono le agenzie sociali che producono apprendimento informale. Possono essere appresi sia comportamenti adattativi che disadattivi.