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La Riflessologia plantare è una tecnica di massaggio o, più precisamente, di microstimolazione puntiforme applicata principalmente sui piedi e/o eventualmente sulle mani. Si basa sulla ipotesi, non scientificamente provata, che sui piedi e sulle mani si trovino riflessi tutti gli organi, le ghiandole, e le parti del corpo. Secondo i suoi sostenitori, applicando il massaggio riflessologico si potrebbe avere un effetto o influire sull'organo, o sistema, corrispondente al riflesso stimolato.
Per riflessologia o reflessologia si intende una pratica di medicina alternativa consistente nella stimolazione, tramite un particolare massaggio o tocco, di zone del corpo chiamate punti riflessi. Per zona riflessa si intende un punto della superficie corporea su cui, secondo le teorie dei riflessologi, si proietterebbe un determinato organo collocato anatomicamente, lontano da tale punto. Agendo su questi punti si avrebbe la possibilità di condizionare positivamente l'organo corrispondente; per questo motivo la riflessologia rientra nel settore delle medicine complementari ed è considerata una tecnica olistica di guarigione. I fautori di questa pratica sostengono che si possano curare anche particolari stati d'animo (stress, ansia, ecc.) attraverso il massaggio. Le teorie riflessologiche non hanno riscontro nelle conoscenze dell'anatomia e della fisiologia moderna e non si hanno finora conferme sperimentali attendibili, condotte secondo il metodo scientifico. Le aree più comunemente usate in questa terapia sono i piedi (riflessologia plantare) e le mani (riflessologia palmare). Ma come suggerisce l'intuito, su tutto il corpo si trovano zone riflesse. Le mappe più comunemente usate sono quelle dei 12 meridiani (agopuntura) che sono linee di peso in cui per ogni dito, corrisponde un gruppo di ossa diverso in equilibrio fino alla testa secondo leggi della fisica e della rotazione della struttura. Chi esercita la riflessologia prende il nome di riflessologo. Per quanto riguarda la reflessologia, si rileva come non esistano prove cliniche confermanti le convinzioni dei riflessologi.
Il riflesso condizionato o riflesso pavloviano, dal nome dello scienziato russo Ivan Pavlov che elaborò il concetto agli inizi del Novecento nell'ambito degli studi sul comportamento, è la risposta che il soggetto dà alla presentazione di uno stimolo condizionante. È una reazione prodotta nell'animale in cattività da un elemento esterno, che l'animale si abitua ad associare ad un preciso stimolo (presentato subito dopo durante la fase di condizionamento; subito prima una volta effettuato il condizionamento). Il primo agente diventa perciò lo stimolo chiave, ciò che attiva il riflesso condizionato.