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Il sistema di ricompensa è un gruppo di strutture neurali responsabili della motivazione, dell'apprendimento associativo, e delle emozioni positive, in particolare quelle che coinvolgono il piacere come componente fondamentale (ad esempio, gioia, euforia ed estasi). La ricompensa è la proprietà attraente e motivazionale di uno stimolo che induce un comportamento appetitivo, noto anche come comportamento di approccio o comportamento di consumazione. Nella descrizione di uno stimolo gratificante (ovvero, una ricompensa), una review della letteratura sulle neuroscienze della ricompensa ha sottolineato che "qualsiasi stimolo, oggetto, evento, attività o situazione che ha il potenziale per farci avvicinare e consumare è per definizione una ricompensa". Nel condizionamento operante, gli stimoli gratificanti funzionano come rinforzi positivi; È vera anche la dichiarazione contraria: i rinforzi positivi sono gratificanti.Le ricompense primarie sono quelle necessarie per la sopravvivenza di se stessi e della prole, e comprendono le ricompense omeostatiche (ad esempio, il cibo) e riproduttive (ad esempio, il sesso e gli investimenti parentali).Le ricompense intrinseche sono ricompense incondizionate: sono attraenti e motivano il comportamento perché sono intrinsecamente piacevoli.Le ricompense estrinseche (ad esempio, il denaro) sono ricompense condizionate: sono attraenti e motivano il comportamento, ma non sono intrinsecamente piacevoli. Le ricompense estrinseche derivano il loro valore motivazionale dal risultato di un'associazione indotta (cioè condizionata) con ricompense intrinseche. Tuttavia possono anche suscitare piacere (ad esempio, vincere alla lotteria) dopo essere state condizionate con ricompense intrinseche.
Lo scienziato pazzo è un personaggio stereotipato della narrativa popolare e delle opere di fiction. Sia esso malvagio oppure buono, ma sbandato, folle, eccentrico o semplicemente maldestro, lo scienziato pazzo lavora spesso con tecnologia del tutto immaginaria allo scopo di portare avanti i suoi piani più o meno perversi o, in alternativa, non nota l'immoralità che deriva dall'hýbris, l'arroganza di "giocare a essere un dio". Uno scienziato pazzo non è necessariamente un genio del male, malgrado i due stereotipi spesso si sovrappongano. È semplicemente uno scienziato che è ossessivamente coinvolto dai propri studi, e ha sviluppato deviazioni comportamentali, giudicate come eccentricità secondo i canoni comuni. Un genio del male è invece chi usa le proprie doti per scopi esplicitamente, consapevolmente malvagi e, in aggiunta, tende a sviluppare ambizioni su larga, larghissima scala (megalomania). Lo scienziato pazzo può spesso rappresentare il perfetto alleato per il genio del male, il quale gli promette fondi illimitati per condurre le proprie ricerche. Lo scienziato, malgrado la sua ovvia intelligenza, è considerato in genere un intelletto molto specializzato e non necessariamente in grado di comprendere in una prospettiva etica l'uso che verrà fatto delle sue invenzioni. A causa della recente diffusione della cultura geek, le rappresentazioni moderne di scienziati pazzi sono spesso satiriche e umoristiche, invece che critiche. Alcuni sono addirittura dei protagonisti, come Dexter nella serie di cartoni animati Il laboratorio di Dexter.
La Riflessologia plantare è una tecnica di massaggio o, più precisamente, di microstimolazione puntiforme applicata principalmente sui piedi e/o eventualmente sulle mani. Si basa sulla ipotesi, non scientificamente provata, che sui piedi e sulle mani si trovino riflessi tutti gli organi, le ghiandole, e le parti del corpo. Secondo i suoi sostenitori, applicando il massaggio riflessologico si potrebbe avere un effetto o influire sull'organo, o sistema, corrispondente al riflesso stimolato.
La riflessologia o reflessologia è il nome attribuito ad una parte della neurofisiologia nata in Russia, che si è occupata degli studi sui riflessi condizionati. Essenzialmente la riflessologia afferma che i processi mentali sono basati su riflessi, cioè legami che si formano a partire dai riflessi incondizionati che possediamo come patrimonio genetico sui quali si innestano stimoli ( eccitazioni sensoriali) provenienti dall'ambiente esterno.
Il riflesso condizionato o riflesso pavloviano, dal nome dello scienziato russo Ivan Pavlov che elaborò il concetto agli inizi del Novecento nell'ambito degli studi sul comportamento, è la risposta che il soggetto dà alla presentazione di uno stimolo condizionante. È una reazione prodotta nell'animale in cattività da un elemento esterno, che l'animale si abitua ad associare ad un preciso stimolo (presentato subito dopo durante la fase di condizionamento; subito prima una volta effettuato il condizionamento). Il primo agente diventa perciò lo stimolo chiave, ciò che attiva il riflesso condizionato.
Ivan Petrovič Pavlov (in russo: Иван Петрович Павлов?; Rjazan', 26 settembre 1849 – Leningrado, 27 febbraio 1936) è stato un medico, fisiologo ed etologo russo, il cui nome è legato alla scoperta sui cani del riflesso condizionato, da lui annunciata nel 1903.