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Luigi Bertelli (Firenze, 19 marzo 1858 – Firenze, 27 novembre 1920) è stato uno scrittore, giornalista e poeta italiano, autore delle avventure di un popolare personaggio d'inizio Novecento: Gian Burrasca. È più noto con lo pseudonimo di Vamba, nome del buffone di Cedric il Sassone nel romanzo Ivanhoe di Walter Scott.
Il giornalino di Gian Burrasca un romanzo scritto da Vamba nel 1907 e pubblicato prima a puntate su Il giornalino della Domenica tra il 1907 e il 1908, e poi in volume nel 1912. ambientato in Toscana (e in parte anche a Roma). Il libro scritto in forma di diario: il diario di Giannino Stoppani, detto "Gian Burrasca". Questo soprannome, che la famiglia gli d a causa del suo comportamento molto irrequieto (pi per esuberanza che per cattiveria), divenuto proverbiale per indicare un ragazzino indisciplinato. Fonte (non dichiarata) dell'opera A Bad Boy's Diary (1880), dell'americana Metta Victoria Fuller Victor (1831-1885).
Gian Burrasca è il terzo album della cantante italiana Rita Pavone, pubblicato su vinile dall'etichetta discografica RCA nel 1965. Nel 1964 Rita Pavone prende parte come protagonista al celebre sceneggiato televisivo Il giornalino di Gian Burrasca, trasmesso dalla RAI, in otto puntate, il sabato, in prima serata dal 19 dicembre 1964 al 6 febbraio 1965 e replicato nel 1973, nel 1982 e nel 2012 da (Rai 5). Destinato ad un pubblico giovanile, ma trasmesso in prima serata per guadagnare anche una audience più matura, era liberamente ispirato all'omonimo romanzo scritto da Vamba nel 1907 e pubblicato inizialmente a puntate sul Giornalino della Domenica. Fu pubblicata la colonna sonora dello sceneggiato, scritta interamente da Lina Wertmüller, regista della serie, su musiche di Nino Rota dirette da Luis Bacalov (accreditato come Luis Rodriguez).
Odoardo Eugenio Giano Spadaro (Firenze, 16 gennaio 1893 – Firenze, 26 giugno 1965) è stato un cantautore e attore italiano. Dopo il napoletano Armando Gill (nato nel 1877) è considerato il secondo cantautore puro: è stato infatti autore di quasi tutte le sue canzoni.
L'espressione letteratura per ragazzi si riferisce a un vasto insieme di opere e generi letterari che, in qualche modo, si ritengono adatti per un pubblico di bambini o ragazzi. Per esempio si possono intendere come opere letterarie per ragazzi: opere pensate esplicitamente per la lettura da parte di ragazzi opere giudicate adatte ai minori da parte di una autorità riconosciuta come competente (per esempio associazioni di genitori e insegnanti o giurie di premi internazionali del settore come il Premio Hans Christian Andersen) opere notoriamente apprezzate dai ragazziQueste tre definizioni (che non sono le uniche possibili) sono correlate, ma non necessariamente equivalenti. Per esempio la valutazione da parte di autorità competenti prende tipicamente in esame i contenuti morali delle opere per rilevare messaggi potenzialmente diseducativi, valutazione evidentemente non univoca e potenzialmente in contrasto con le intenzioni degli autori. Opere come Il principe e il povero o Le avventure di Huckleberry Finn di Mark Twain, molto apprezzate dal pubblico dei più giovani, erano pensate per gli adulti; Alice nel Paese delle Meraviglie, al contrario, fu concepito come storia per bambini, ma viene generalmente considerato più adatto (o adatto soprattutto) a un pubblico adulto. In Italia ha assunto particolare importanza il Premio Andersen che a partire dal 2001, anno della sua prima edizione, rappresenta una delle più importanti occasioni di fornire riconoscimenti sia ad autori italiani che stranieri nel campo della letteratura per ragazzi.
Domenico Tiburzi (Cellere, 28 maggio 1836 – Capalbio, 24 ottobre 1896) è stato un brigante italiano. Nacque da Nicola Tiburzi e Lucia Attili. Chiamato da tutti "Domenichino", fu il più famoso brigante della Maremma, divenuto una leggenda tra gli abitanti della provincia di Grosseto.
Minchia è un termine originario della lingua siciliana per indicare il pene, passato poi ad essere espressione di esclamazione, di disprezzo, di apprezzamento o di stupore e diffusasi in seguito soprattutto nell'Italia settentrionale per via dell'ingente immigrazione di cittadini provenienti dalla Sicilia. La parola ha prodotto anche altri termini derivati come minchiata (per indicare sciocchezza) o minchione, per indicare una persona sciocca (cioè quella che, nei dialetti più settentrionali, viene chiamata coglione). Nella lingua parlata si può trovare l'abbreviazione n'chia ('nchia).
Argo Panoptes (in greco antico: Ἄργος Πανόπτης, Árgos Panóptēs, «Argo che tutto vede») è un gigante che ha, secondo alcuni miti, un occhio; secondo altri, quattro (due davanti e due dietro); e secondo altri ancora ne aveva cento, e dormiva chiudendone cinquanta per volta. Altri miti sostengono che avesse innumerevoli occhi su tutto il corpo. Argo, figlio di Aristore, viene citato anche come persona molto accorta per antonomasia: "è un Argo" oppure "ha più occhi di Argo". Il gigante è ricordato per aver liberato l'Arcadia da un toro mostruoso e da un satiro che rapiva le mandrie. Al gigante spetta anche l'uccisione di Echidna. La maggior parte del mito su Argo è comunque legato alla vicenda di Zeus ed Io. Il gigante venne, infatti, posto a guardia della ninfa Io, uno degli amori di Zeus tramutata dal dio in una giovenca per nascondere a Era, sua moglie, la vera identità della ninfa. La dea, sospettosa di un possibile tradimento del marito, riuscì ad ottenere l'animale in dono. Zeus, infatti, acconsentì alla richiesta per fugare ogni sospetto di tradimento, ed Era pose la fanciulla sotto la sorveglianza di Argo, che legò l'animale ad un ulivo che cresceva in un bosco sacro a Micene. Il gigante, grazie ai suoi cento occhi, riusciva a non dormire mai, chiudendone, per riposare, solo due per volta. Zeus, dispiaciutosi per Io, incaricò il dio Ermes di liberarla. Quest'ultimo, camuffatosi da pastore, si avvicinò ad Argo suonando una melodia. Il gigante, affascinato dal suono, invitò Ermes a sedersi con sé. Il dio, accompagnandosi col suono, iniziò a narrare la storia di Pan e Siringa, fino a che non riuscì a far chiudere tutti i cento occhi. Ermes uccise il gigante addormentato tagliandogli la testa con la spada, liberando Io. Era prese gli occhi dalla testa di Argo e li pose sulle piume del pavone, l'animale a lei sacro.
Antonella Del Lago, pseudonimo di Antonella Pavoni (Mantova, 27 dicembre 1964), è un'ex attrice pornografica italiana.