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La chirurgia (dal greco, cheiros: mano e ergon: lavoro) è un ramo della medicina che manipola fisicamente la struttura del corpo a fine diagnostico, preventivo o curativo. Ambroise Paré, chirurgo francese del secolo XVI, le attribuì quattro funzioni: ridurre ciò che si è dislocato, separare ciò che è stato unito, riunire ciò che è stato separato, riparare ai difetti della natura.Da quando l'uomo produce ed usa utensili e strumenti ha anche utilizzato il proprio ingegno per sviluppare tecniche chirurgiche sempre più sofisticate. Sarà necessario però arrivare alla rivoluzione industriale per vincere i tre principali ostacoli con cui si scontrava questa specialità medica, ovvero: l'emorragia, il dolore e l'infezione. Gli avanzamenti in questi campi hanno trasformato la chirurgia da un'arte rischiosa (e quindi sottovalutata per questo), ad una capace dei risultati più sorprendenti.
Rocco di Montpellier, universalmente noto come san Rocco (Montpellier, 1345/1350 – Voghera, notte tra il 15 e il 16 agosto 1376/1379), è stato un pellegrino e taumaturgo francese, venerato come santo dalla Chiesa cattolica e patrono di numerose città e paesi. È il santo più invocato, dal Medioevo in poi, come protettore dal terribile flagello della peste, e la sua popolarità è tuttora ampiamente diffusa. Il suo patronato si è progressivamente esteso al mondo contadino, agli animali, alle grandi catastrofi come i terremoti, alle epidemie e alle malattie gravissime; in senso più moderno, è un grande esempio di solidarietà umana e di carità cristiana, nel segno del volontariato. Con il passare dei secoli è divenuto uno dei santi più conosciuti nel continente europeo e oltreoceano, ma è rimasto anche uno dei più misteriosi.
Rocco Lo Presti, all'anagrafe Rocco Lopresti, conosciuto come "Roccu u Maneja", a Marina di Gioiosa Jonica, suo paese di origine (Marina di Gioiosa Jonica, 6 maggio 1937 – Torino, 23 gennaio 2009), è stato un mafioso italiano. Storico boss mafioso di Bardonecchia e della Val di Susa, è stato il padrino della 'Ndrangheta in Piemonte ed il primo mafioso inviato al soggiorno obbligato nel nord Italia. Ha rappresentato un pezzo di storia della criminalità organizzata in Piemonte, assieme alle famiglie gioiosane della 'Ndrangheta dei Belfiore, degli Ursino e dei Mazzaferro. Il cognome di Lo Presti, è stato un cognome che ha segnato per cinquant'anni Bardonecchia e la Val di Susa. Sempre sulle prime pagine, è stato il nome più conosciuto della Val di Susa. Lo Presti ha passato l'intera vita, a difendersi da ogni tipo di accusa, e dai continui attacchi da parte della magistratura. Accuse delle quali, è sempre riuscito a dimostrare la propria innocenza, avendo avuto i migliori avvocati del Foro di Torino ed il Presidente del Consiglio Nazionale Forense, prof. Aldo Casalinuovo. È sempre uscito indenne dalle maggiori inchieste di mafia in Piemonte. Imparentato con la famiglia mafiosa dei Mazzaferro di Marina di Gioiosa Jonica, di cui ne è stato anche l'esponente di maggior rilievo, ha fatto della cittadina subalpina il suo feudo. Il suo nome è legato a doppio filo con quello della famiglia Mazzaferro. Con i cugini Vincenzo, Giuseppe e Francesco Mazzaferro emigra da giovane a Torino in cerca di fortuna. Assieme al cugino Don Ciccio Francesco Mazzaferro ha avuto l'egemonia sul territorio della Val di Susa. Per Bardonecchia la presenza di Lo Presti è stata una maledizione, di quelle da cui non si esce mai. È forse la cittadina che gli ha fatto costruire la sua fama di boss della 'Ndrangheta, il paese dove, a giudicare dalle attività messe in piedi dalla sua famiglia, Lo Presti ha fatto fortuna, quel cognome non se lo scrollerà di dosso ancora per tanti anni. Se per molti italiani, Bardonecchia e la Val di Susa è uguale mafia; se la stazione sciistica è stata sempre presente nei titoli dei giornali più per la presenza mafiosa del vecchio boss che per le sue piste innevate, è grazie alla leggenda di Lo Presti. Per tutti era da sempre il boss incontrastato della Val di Susa, e per tutti Bardonecchia rappresentava il suo regno. Per i calabresi e i siciliani di Bardonecchia, Oulx, Sauze d'Oulx, Sestriere, Cesana, Claviere, Susa, ma anche per i montanari e i villeggianti che arrivavano da Torino, Milano, Genova. Per tutti era una potenza nominale. Un nome che incuteva rispetto o riprovazione, ma di sicuro sempre una certa paura. Ha costruito da imprenditore, molti edifici di Bardonecchia, e ha dato lavoro a migliaia di persone, durante gli anni del boom edilizio. Per i giudici di Torino è stato, colui che ha importato il fenomeno 'Ndrangheta nel nord Italia. Summit segreti, polizia in allerta, sindaco aggredito, a Roma le denunce dell'Antimafia, intimidazioni intorno ai cantieri. Negli anni sessanta e settanta il suo potere in Piemonte è stato pari a quello di Don Antonio Macrì in Calabria. Ha dettato legge nel campo dell'edilizia. Ricco e potente fin dagli anni sessanta, ha creato la propria fortuna nel campo dell'edilizia e delle costruzioni, dettando leggi e regole proprie, stravolgendone per anni il settore. Con un esercito di operai alle sue dipendenze, è stato l'uomo che, durante gli anni del boom e della speculazione edilizia in Piemonte, ha imposto il dominio della manodopera edilizia in tutta la Val di Susa. Salito agli onori delle cronache negli anni del boom e della speculazione edilizia prima, e del sequestro-omicidio Ceretto poi, ha avuto il potere assoluto nel campo dell'edilizia e della malavita in Piemonte fino al 1975, anno in cui venne mandato al confino sull'isola dell'Asinara. Per decenni si è indagato su di lui. Il fascicolo è enorme, legato con un grosso spago. Nella storia dell'infiltrazione della 'Ndrangheta in Piemonte tra il '65 e il '75 la sua figura è molto chiacchierata e viene evocata più volte dagli investigatori. Negli archivi di polizia e carabinieri ci sono soltanto informazioni riservati e confidenziali per migliaia di pagine, ma nessuna prova concreta di responsabilità dirette in illeciti o reati di sorta. Il fascicolo è pieno di assolutorie per insufficienza di prove. Inchieste, relazioni parlamentari, denunce, ordini di cattura, intercettazioni, arresti, sequestri. Ma lui ha sempre preferito atteggiarsi a mite cittadino perseguitato dalla giustizia. Eppure è stato l'uomo più chiacchierato della Val di Susa. Un uomo capace di scalare i gradini della carriera criminale sgusciando indenne tra un processo e l'altro, in grado di conquistare potere, abile nel riuscire a costruirsi una robusta posizione economica grazie alle amicizie influenti che gli hanno permesso di creare un impero a Bardonecchia durante gli anni del boom edilizio. A lui si sono rivolti con riverenza numerosi personaggi politici dell’ex Partito Socialista Italiano. Ha avuto legami con il clan dei marsigliesi ed ha intrattenuto rapporti d’amicizia con Don Mico Domenico Tripodo, quando era in soggiorno obbligato ad Avigliana. La presenza di Tripodo era frequentemente segnalata a Bardonecchia. Ha avuto legami molto forti con le ‘ndrine di Ciminà e contatti con Don Giovanni Stilo di Africo, il sacerdote calabrese accusato più volte di collusioni con la 'Ndrangheta, in occasione dell'aggiustamento del processo Ceretto. Ha avuto legami con la mafia siciliana e americana. Luciano Liggio, Salvatore Inzerillo, Frank Coppola, Gerlando Alberti, la Famiglia Gambino di New York e le famiglie della 'Ndrangheta in Canada. Secondo un collaboratore di giustizia, negli ultimi anni, il rapporto con i cugini Mazzaferro si è incrinato, e Lo Presti si è avvicinato ed alleato agli Aquino, rivali dei Mazzaferro. Uomo vecchio stampo, è stato sempre contrario alla droga.
Il processo a Galileo Galilei, sostenitore della teoria copernicana eliocentrica sul moto dei corpi celesti in opposizione alla teoria geocentrica, sostenuta dalla Chiesa cattolica, iniziò a Roma il 12 aprile 1633 e si concluse il 22 giugno 1633 con la condanna per eresia e con l'abiura forzata delle sue concezioni astronomiche.
La nazionale di calcio dell'Inghilterra (in inglese England national association football team) è la selezione calcistica rappresentativa dell'Inghilterra ed è posta sotto l'egida della Federazione calcistica inglese. Insieme a quella scozzese, è la nazionale di calcio più antica del mondo. Si è aggiudicata un titolo mondiale nell'edizione 1966, giocata in casa, e nella rassegna ha raggiunto in due occasioni il quarto posto (1990 e 2018). Per quanto riguarda il campionato d'Europa, il miglior piazzamento è la terza posizione raggiunta nel 1968 e 1996 (in quest'ultima edizione da paese ospitante e a pari merito con la Francia). L'Inghilterra è l'unica nazionale di calcio, tra quelle laureatesi campioni del mondo, a non aver mai vinto l'alloro continentale.Il posizionamento più alto raggiunto dall'Inghilterra nella classifica mondiale della FIFA, istituita nell'agosto 1993, è il 3º posto dell'agosto 2012, mentre il più basso è il 27º posto del febbraio 1996; occupa attualmente la 4ª posizione.
Gregorio Maria Rocco (Napoli, 4 ottobre 1700 – Napoli, 2 agosto 1782) è stato un frate domenicano.
L’Elemosina di san Rocco è un dipinto di Annibale Carracci portato a compimento nel 1595 ed attualmente custodito nella Gemäldegalerie Alte Meister di Dresda. A livello critico, è unanimemente considerata una delle prove più alte di Annibale, il capolavoro conclusivo della fase pre-romana della sua vicenda artistica. È il dipinto più grande (su supporto mobile) mai realizzato dal maestro bolognese.
Il campionato mondiale di calcio 2018 o Coppa del mondo FIFA 2018 (in russo: Чемпионат мира по футболу 2018?, traslitterato: Chempionat mira po futbolu FIFA 2018, in inglese: 2018 FIFA World Cup), noto anche come Russia 2018, è stata la 21ª edizione del campionato mondiale di calcio per squadre nazionali maggiori maschili organizzato dalla FIFA e la cui fase finale si è svolta in Russia. È iniziato giovedì 14 giugno e si è concluso domenica 15 luglio 2018.Questa è stata la prima coppa del mondo che si è disputata nell'Europa orientale, e l'undicesima volta che si è svolta in Europa. Con un costo stimato di oltre 14,2 miliardi di dollari, è la Coppa del Mondo più costosa di sempre. È stata anche la prima coppa del mondo ad utilizzare il sistema VAR (Video Assistant Referee).La squadra nazionale campione in carica, la Germania, è stata eliminata al primo turno, dopo aver perso le partite giocate contro il Messico (1-0) e contro la Corea del Sud (2-0) e aver vinto solo quella contro la Svezia (2-1). Per la quarta volta nelle ultime cinque edizioni, la squadra detentrice del trofeo non ha superato il girone eliminatorio. Nell'atto conclusivo, il 15 luglio allo Stadio Lužniki di Mosca, si sono affrontate le nazionali di Francia e Croazia, quest'ultima alla sua prima finale di sempre: la sfida ha visto Les Bleus prevalere per 4-2 nei tempi regolamentari e conquistare così la coppa del mondo per la seconda volta nella loro storia a 20 anni esatti dal primo trionfo. Terzo posto per il Belgio, vincitore (2-0) della finalina con l'Inghilterra.