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L'Oria è stato un piroscafo norvegese naufragato nella seconda guerra mondiale, provocando la morte di oltre 4116 prigionieri italiani. Si tratta di uno dei peggiori disastri navali della storia dell'umanità, il più grave mai registrato nel Mediterraneo.
Gli Ecelini o Ezzelini (in origine detti Da Onara, poi detti Da Romano) furono un'antichissima famiglia nobiliare veneta di origine tedesca, molto potente e influente nella zona dell'odierno Veneto. Il loro prestigio fu dovuto soprattutto a tre personaggi: Ezzelino I il Balbo, Ezzelino II il Monaco, Ezzelino III il Terribile. Ma fu anche a causa di quest'ultimo, spietato e temuto, che la dinastia giunse alla sua fine. Morto infatti l'imperatore Federico II di Svevia, sostenitore della famiglia, e anche Ezzelino III, nel 1260 si giunse a una drastica decisione. Infatti la popolazione della Marca Trevigiana si ribellò ad essi e la lega dei Guelfi ordinò la loro distruzione. Così Alberico da Romano venne assassinato e con lui la moglie e tutti i figli, causando in un colpo solo l'estinzione della dinastia degli Ezzelini.
Il Castelfidardo è stato un cacciatorpediniere (e successivamente una torpediniera) della Regia Marina. Dopo la cattura da parte tedesca ha prestato servizio nella Kriegsmarine come TA 16.
Il Calatafimi è stato un cacciatorpediniere (e successivamente una torpediniera) della Regia Marina. Dopo la cattura da parte tedesca, all'armistizio, ha prestato servizio nella Kriegsmarine come Achilles, poi come TA 15 e infine come TA 19.
Alessandro Natta (Oneglia, 7 gennaio 1918 – Imperia, 23 maggio 2001) è stato un politico italiano, deputato e segretario del Partito Comunista Italiano.
Cristoforo Colombo (in latino: Christophorus Columbus; in spagnolo Cristóbal Colón; in portoghese Cristóvão Colombo; Genova, 26 agosto ~ 31 ottobre 1451 – Valladolid, 20 maggio 1506) fu un navigatore ed esploratore italiano della Repubblica di Genova, tra i più importanti protagonisti delle grandi scoperte geografiche europee a cavallo tra il XV e il XVI secolo. Deve la sua fama ai viaggi che portarono alla colonizzazione europea delle Americhe; l'importanza delle sue scoperte è tale che al suo nome sono ispirati numerosi toponimi nel Nuovo Mondo, uno tra tanti quello del Paese sudamericano della Colombia. Marinaio sin da giovane, maturò l'idea dell'esistenza di una terra oltreoceano (secondo lui l'Asia) proprio durante i suoi viaggi da capitano di mare di navi mercantili. Convinto dell'esattezza delle proprie tesi, dapprima Colombo chiese i finanziamenti per inaugurare la nuova rotta al re Giovanni II del Portogallo, ma vistosi negati i fondi tentò con i re di Castiglia e Aragona, i quali, dopo le trattative, e soprattutto grazie all'appoggio di Isabella di Castiglia, accettarono di finanziare l'impresa e di concedergli alcuni privilegi nel caso in cui l'esito fosse risultato positivo. Salpato da Palos de la Frontera il 3 agosto 1492, giunse nell'odierna San Salvador il 12 ottobre dello stesso anno. A tale primo viaggio ne seguirono altri tre di minore fortuna, che lo portarono alla rovina e al discredito presso la corte di Castiglia, paese del quale era divenuto cittadino e nella cui capitale Valladolid morì nel 1506.
Il Colosso di Rodi era un'enorme statua del dio Elio, situata probabilmente nel porto di Rodi in Grecia nel III secolo a.C. È una delle cosiddette sette meraviglie del mondo antico. Secondo studi contemporanei il colosso non si sarebbe trovato all'accesso del porto, ma era collocato all'interno di quella che è conosciuta come città vecchia o acropoli di Rodi (che divenne la città dei cavalieri di Malta), in posizione sopraelevata sulla collinetta subito antistante al porto, in modo che fungesse da faro.
Ciriaco Pizzecolli, o de' Pizzicolli, detto anche Ciriaco d'Ancona (Ancona, 31 luglio 1391 – Cremona, 1452), è stato un archeologo, umanista, epigrafista e viaggiatore italiano. Per la sua attività di ricerca di testimonianze storiche, realizzata in numerosi paesi del Mediterraneo, nel tentativo di salvarle dall'oblio e dalla distruzione, è considerato, anche dai suoi stessi contemporanei, pater antiquitatis, il fondatore o "padre dell'archeologia". Oggi è perciò considerato internazionalmente il fondatore in senso generale dell'archeologia, mentre Winckelmann, con la pubblicazione della "Storia delle arti del disegno presso gli antichi", è considerato il fondatore dell'archeologia moderna. Ascoltiamo direttamente dalle sue parole ciò che lo animava: Fu uno dei primi a riconoscere il valore delle fonti classiche per l'interpretazione dei monumenti archeologici: è noto che durante le sue ricerche in Grecia aveva sempre con sé, come guida, i testi di Strabone, i quali, tra l'altro, contribuì a diffondere, copiandone i codici scoperti durante i suoi viaggi. Come epigrafista fu inoltre un vero pioniere: tentava di interpretare le epigrafi presenti sugli antichi monumenti consultando le opere dei classici, che ricercava con assiduità nelle biblioteche. L'epigrafia greca e l'epigrafia latina devono molto all'anconitano; Giovanni Battista de Rossi, il noto archeologo ottocentesco disse che l'attività di Ciriaco nel copiare le iscrizioni antiche era compiuta con un'accuratezza tale da essere il merito e la gloria imperituri sul capo di Ciriaco. In conclusione si può dire che è grande l'importanza delle conoscenze sull'antichità greca e romana che Ciriaco ci ha lasciato in eredità, tanto che si può considerare il maggiore tra gli umanisti quattrocenteschi che svolsero una simile attività di ricerca. L'opera epigrafica ed archeologica di Ciriaco rimase sostanzialmente insuperata fino alle soglie dell'Illuminismo, quando l'Impero Ottomano cominciò a permettere il ritorno in Grecia e in Asia Minore di eruditi occidentali. Da rilevare anche il contributo fondamentale per il recupero del carattere lapidario romano.
Atlantide (AFI: /aˈtlantide/; in greco Ἀτλαντὶς νῆσος, "isola di Atlante") è un'isola leggendaria, il cui mito è menzionato per la prima volta da Platone nei dialoghi Timeo (17a-27b) e Crizia, nel IV secolo a.C. Secondo il racconto di Platone, Atlantide sarebbe stata una potenza navale situata "oltre le Colonne d'Ercole", che avrebbe conquistato molte parti dell'Europa occidentale e dell'Africa novemila anni prima del tempo di Solone (cioè approssimativamente nel 9600 a.C.). Dopo avere fallito l'invasione di Atene, Atlantide sarebbe sprofondata "in un singolo giorno e notte di disgrazia" per opera di Poseidone. Il nome dell'isola deriva da quello di Atlante, leggendario governatore dell'oceano Atlantico, figlio di Poseidone, che sarebbe stato anche, secondo Platone, il primo re dell'isola. La descrizione geografica sembra anche indicare le Americhe come un continente circondato da un vero mare, in contrapposizione al mar Mediterraneo, definito "un porto di angusto ingresso".Essendo una storia funzionale ai dialoghi di Platone, Atlantide è generalmente vista come un mito concepito dal filosofo greco per illustrare le proprie idee politiche. Benché la funzione di Atlantide sembri chiara alla maggior parte degli studiosi, essi disputano su quanto e come il racconto di Platone possa essere ispirato da eventuali tradizioni più antiche. Alcuni argomentano che Platone si basò sulla memoria di eventi passati come l'eruzione vulcanica di Thera o la Guerra di Troia, mentre altri insistono che egli trasse ispirazione da eventi contemporanei come la distruzione di Elice nel 373 a.C. o la fallita invasione ateniese della Sicilia nel 415–413 a.C. La possibile esistenza di un'autentica Atlantide venne attivamente discussa durante l'antichità classica, ma fu generalmente rigettata e occasionalmente parodiata da autori posteriori. Quasi ignorata nel Medioevo, la storia di Atlantide fu riscoperta dagli umanisti nell'era moderna. La descrizione di Platone ha ispirato le opere utopiche di numerosi scrittori rinascimentali, come La nuova Atlantide di Bacone. Al tema sono state dedicate alcune migliaia di libri e saggi. Atlantide ispira la letteratura contemporanea, soprattutto quella fantasy, ma anche la fantascienza, i fumetti, i film, i videogiochi, essendo divenuta sinonimo di ogni e qualsiasi ipotetica civiltà perduta nel remoto passato.