Accedi all'area personale per aggiungere e visualizzare i tuoi libri preferiti
Autore principale: Vidua, Carlo
Pubblicazione: Firenze : Olschki, 2011
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
Fa parte di: I libri dell'Accademia
L'esplorazione (dal latino exploratio, 'osservazione', 'esame', 'perlustrazione (anche a fini militari)', 'spionaggio') è l'atto, comune a tutti gli animali non sessili, di ricercare, attraverso il movimento, informazioni sul proprio ambiente e trarne risorse. Nel caso dell'uomo, l'esplorazione consiste specialmente di operazioni di ricognizione geografica (si parla in questo caso di esplorazioni geografiche), sia per scopi legati alla ricerca scientifica (in particolare geofisica, ma anche archeologia, antropologia, etnologia, economia), sia per lo sfruttamento commerciale (eventualmente coloniale) dei nuovi territori. Uno dei periodi più intensamente caratterizzati dall'esplorazione di nuove terre da parte dell'uomo è detta "età delle scoperte geografiche" (XV-XVIII secolo), quando gli Europei, per svariate ragioni (scientifiche, militari, religiose, commerciali) salparono verso terre a loro sconosciute, determinando un immenso passo avanti nella produzione cartografica. Gli Europei mettevano piede per la prima volta in terre che essi non conoscevano ma che, naturalmente, erano ben note ad abitanti che a loro volta, molto tempo prima, avevano scoperto quei territori dove avevano creato la loro civiltà. Ogni piccola parte della Terra abitata infatti è stata scoperta dai primi uomini che nella preistoria si sono spostati in territori dove si sono stabilizzati. Su queste stesse terre sono poi arrivati gli europei che ne ignoravano l'esistenza e che hanno creduto, dal loro punto di vista, di averle "scoperte". Per i Greci il termine più aderente al concetto di "mondo conosciuto" fu ecumene (dal greco οἰκουμένη, participio medio passivo del verbo οἰκέω, "abitare"), che indicava la porzione di Terra conosciuta e abitata.
Il Monte Athos, ufficialmente Stato Monastico Autonomo del Monte Athos (in greco: Αυτόνομη Μοναστική Πολιτεία Αγίου Όρους, traslitterato: Aftónomi Monastikí Politía Agíou Órous), è un territorio autonomo della Grecia, dotato di uno statuto speciale di autogoverno (art. 105 della Costituzione greca). Confina per una sottile striscia di terra con la Macedonia Centrale. L'amministrazione del territorio è affidata a un collegio, la Sacra comunità (Ιερά Κοινότητα, Ierà Kinòtita), che riunisce i rappresentanti dei 20 monasteri atoniti, alle cui dipendenze vi è un comitato esecutivo di quattro membri, la Ιερά Επιστασία (Ierà Epistasìa), presieduta a rotazione dal rappresentante di un monastero, il Protos. La repubblica è soggetta alla giurisdizione ecclesiastica del Patriarcato ecumenico di Costantinopoli e a quella politica del ministero degli affari esteri greco: lo Stato greco è infatti rappresentato da un Governatore con l'incarico di sovrintendere alla amministrazione del territorio e di farne rispettare lo statuto, con responsabilità esclusiva per la salvaguardia dell'ordine pubblico e della sicurezza. Essendo parte di uno Stato membro dell'Unione europea, il territorio del Monte Athos ne è esso stesso parte ed è soggetto, quasi interamente, alla legislazione comunitaria. Da un punto di vista fiscale, il suo territorio non rientra nell'area europea dell'Imposta sul valore aggiunto (art. 7 comma 1 lettera b numero 1 d.p.r. 633/1972), mentre è compreso nell'area Schengen. Tuttavia, è previsto che l'applicazione della normativa Schengen tenga conto dello status speciale del Monte Athos: "Riconoscendo che lo statuto speciale accordato al Monte Athos, garantito dell'articolo 105 della Costituzione ellenica e dalla Carta del Monte Athos, è giustificato esclusivamente da motivi di carattere spirituale e religioso, le Parti contraenti cureranno di tenerne conto nell'applicazione e nella futura elaborazione delle disposizioni dell'Accordo di Schengen del 1985 e della Convenzione di applicazione del 1990". Pertanto l'ingresso è sottoposto a una peculiare giurisdizione restrittiva: per entrarvi è infatti necessario uno speciale permesso di soggiorno, il Diamonitirìon (Διαμονητηρίων), che permette di visitare Monte Athos per 4 giorni. Si può comunque richiedere in loco un rinnovo per altri 2-3 giorni. Inoltre è vietato l'ingresso alle donne. Proprio per il timore che potesse portare alla rimozione di questo divieto, che ha dietro di sé una storia secolare, i monaci dello Athos si erano strenuamente opposti all'ingresso della Grecia nell'area Schengen. L'Unione postale universale (U.P.U.) ha autorizzato, nel 2008, l'emissione di propri francobolli al Monte Athos, pur nell'ambito delle carte valori della Grecia, al fine di valorizzare le tradizioni ortodosse e far conoscere i tesori artistici conservati da secoli nei monasteri. La bandiera è gialla con l'aquila bicipite coronata nera, mentre la sigla automobilistica è AO.
Cristoforo Colombo (in latino: Christophorus Columbus; in spagnolo Cristóbal Colón; in portoghese Cristóvão Colombo; Genova, 26 agosto ~ 31 ottobre 1451 – Valladolid, 20 maggio 1506) fu un navigatore ed esploratore italiano della Repubblica di Genova, tra i più importanti protagonisti delle grandi scoperte geografiche europee a cavallo tra il XV e il XVI secolo. Deve la sua fama ai viaggi che portarono alla colonizzazione europea delle Americhe; l'importanza delle sue scoperte è tale che al suo nome sono ispirati numerosi toponimi nel Nuovo Mondo, uno tra tanti quello del Paese sudamericano della Colombia. Marinaio sin da giovane, maturò l'idea dell'esistenza di una terra oltreoceano (secondo lui l'Asia) proprio durante i suoi viaggi da capitano di mare di navi mercantili. Convinto dell'esattezza delle proprie tesi, dapprima Colombo chiese i finanziamenti per inaugurare la nuova rotta al re Giovanni II del Portogallo, ma vistosi negati i fondi tentò con i re di Castiglia e Aragona, i quali, dopo le trattative, e soprattutto grazie all'appoggio di Isabella di Castiglia, accettarono di finanziare l'impresa e di concedergli alcuni privilegi nel caso in cui l'esito fosse risultato positivo. Salpato da Palos de la Frontera il 3 agosto 1492, giunse nell'odierna San Salvador il 12 ottobre dello stesso anno. A tale primo viaggio ne seguirono altri tre di minore fortuna, che lo portarono alla rovina e al discredito presso la corte di Castiglia, paese del quale era divenuto cittadino e nella cui capitale Valladolid morì nel 1506.
Ciriaco Pizzecolli, o de' Pizzicolli, detto anche Ciriaco d'Ancona (Ancona, 31 luglio 1391 – Cremona, 1452), è stato un archeologo, umanista, epigrafista e viaggiatore italiano. Per la sua attività di ricerca di testimonianze storiche, realizzata in numerosi paesi del Mediterraneo, nel tentativo di salvarle dall'oblio e dalla distruzione, è considerato, anche dai suoi stessi contemporanei, pater antiquitatis, il fondatore o "padre dell'archeologia". Oggi è perciò considerato internazionalmente il fondatore in senso generale dell'archeologia, mentre Winckelmann, con la pubblicazione della "Storia delle arti del disegno presso gli antichi", è considerato il fondatore dell'archeologia moderna. Ascoltiamo direttamente dalle sue parole ciò che lo animava: Fu uno dei primi a riconoscere il valore delle fonti classiche per l'interpretazione dei monumenti archeologici: è noto che durante le sue ricerche in Grecia aveva sempre con sé, come guida, i testi di Strabone, i quali, tra l'altro, contribuì a diffondere, copiandone i codici scoperti durante i suoi viaggi. Come epigrafista fu inoltre un vero pioniere: tentava di interpretare le epigrafi presenti sugli antichi monumenti consultando le opere dei classici, che ricercava con assiduità nelle biblioteche. L'epigrafia greca e l'epigrafia latina devono molto all'anconitano; Giovanni Battista de Rossi, il noto archeologo ottocentesco disse che l'attività di Ciriaco nel copiare le iscrizioni antiche era compiuta con un'accuratezza tale da essere il merito e la gloria imperituri sul capo di Ciriaco. In conclusione si può dire che è grande l'importanza delle conoscenze sull'antichità greca e romana che Ciriaco ci ha lasciato in eredità, tanto che si può considerare il maggiore tra gli umanisti quattrocenteschi che svolsero una simile attività di ricerca. L'opera epigrafica ed archeologica di Ciriaco rimase sostanzialmente insuperata fino alle soglie dell'Illuminismo, quando l'Impero Ottomano cominciò a permettere il ritorno in Grecia e in Asia Minore di eruditi occidentali. Da rilevare anche il contributo fondamentale per il recupero del carattere lapidario romano.
Rodi, dal greco Ῥόδος (pronuncia: Rhòdos), è la più grande delle isole del Dodecaneso e la più orientale delle maggiori isole dell'Egeo; il versante sudorientale è bagnato dal Mar di Levante. È situata a circa 17,7 km dalle coste della Turchia. La popolazione ammontava nel 2011 a circa 115.490 abitanti, di cui circa 60-70.000 risiedono nella città di Rodi, il centro maggiore. Rodi era il capoluogo della prefettura del Dodecaneso, che includeva anche le vicine isole di Simi, Piscopi, Calchi e Castelrosso. Storicamente, era famosa per il Colosso di Rodi, statua del dio Helios, una delle sette meraviglie del mondo antico. La città medievale è considerata patrimonio dell'umanità.
Il Medio Oriente è una regione storico-geografica che comprende territori dell'Asia occidentale, europei (la porzione di Turchia ad est dello stretto del Bosforo) e nordafricani (Egitto) e in esso a volte è distinto anche il cosiddetto Vicino oriente: arabi, persiani e turchi costituiscono i maggiori gruppi etnici per numero di abitanti, mentre curdi, azeri, copti, ebrei, aramei, assiri, armeni, circassi, berberi ed altri gruppi formano minoranze significative, mentre le tre principali religioni monoteiste (Cristianesimo, Ebraismo e Islam) sono sorte proprio in quest'area.
Alcune catalogazioni sono state accorpate perché sembrano descrivere la stessa edizione. Per visualizzare i dettagli di ciascuna, clicca sul numero di record
Record aggiornato il: 2023-10-10T04:13:49.812Z