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Uchtred, o Uhtred (... – 1016), è stato earl di Northumbria e regnante di Bamburgh dal 1006 al 1016, anno in cui fu assassinato.
La storia sociale dell'Inghilterra evidenzia i cambiamenti subiti dalla società inglese nel corso dei secoli. Questi stessi cambiamenti hanno cambiato il paese sia internamente che esternamente nel rapporto con le altre nazioni. Nell'ambito della storia sociale inglese si include anche la demografia storica, la storia del lavoro, la storia delle donne, la storia di famiglia, la storia dell'educazione, la storia urbana e quella rurale ed agricola delle isole britanniche.
Riccardo Senza Paura (in francese Richard Ier de Normandie, dit Richard «Sans Peur»; Fécamp, 28 agosto 933 – Fécamp, 20 novembre 996) fu jarl o duca dei Normanni e conte di Rouen, fu il terzo signore della Normandia con il nome di Riccardo I, dal 942 al 996, e fu il primo ad ottenere formalmente il titolo di Duca di Normandia.
Lotario I (795 Pr m, 29 settembre 855) stato re d'Italia dall'822 all'850, poi re di Lotaringia e imperatore carolingio dall'840 alla sua morte. Riconosciuto venerabile per la sua condotta a favore della Chiesa, gli fu iniziato un processo di beatificazione che non fu portato a termine.
L'Impero romano è lo Stato romano consolidatosi nell'area euro-mediterranea tra il I secolo a.C. e il XV secolo; in questo articolo si tratta il periodo che va dalla sua fondazione, generalmente indicato con il 27 a.C. (primo anno del principato di Augusto) e il 395, quando dopo la morte di Teodosio I, l'Impero fu suddiviso dal punto di vista amministrativo ma non politico in una pars occidentalis e in una pars orientalis. L'Impero romano d'Occidente si fa terminare per convenzione nel 476, anno in cui Odoacre depone l'ultimo imperatore, Romolo Augusto, mentre l'Impero romano d'Oriente (indicato talvolta come Impero bizantino nella sua fase medievale) si protrarrà invece fino al momento della conquista di Costantinopoli da parte degli Ottomani nel 1453. Nella sua massima espansione, l'Impero si estendeva, in tutto o in parte sui territori degli odierni stati di: Portogallo, Spagna, Andorra, Francia, Monaco, Belgio, Paesi Bassi (regioni meridionali), Regno Unito (Inghilterra, Galles, parte della Scozia), Irlanda (piccola parte della costa orientale), Lussemburgo, Germania (regioni meridionali e occidentali), Svizzera, Austria, Liechtenstein, Ungheria, Italia, Vaticano, San Marino, Malta, Slovenia, Croazia, Bosnia ed Erzegovina, Serbia, Montenegro, Kosovo, Albania, Macedonia del Nord, Grecia, Bulgaria, Romania, Moldavia, Ucraina (parte costiera sud-occidentale con Isola dei Serpenti e Podolia), Turchia, Russia, Cipro, Siria, Libano, Iraq, Armenia, Georgia, Iran, Azerbaigian, Israele, Giordania, Palestina, Egitto, Sudan (piccola parte e per limitato periodo di tempo), Libia, Tunisia, Algeria, Marocco e Arabia Saudita (piccola parte). In totale, 53 dei 196 Stati riconosciuti nel mondo, più 3 parzialmente riconosciuti, più di ogni altro impero del mondo antico. Si espandeva su tre diversi continenti. Nel 117 sotto Traiano ricopriva un'area di 5,0 milioni di km2, includendo gli stati vassalli e i regni clienti, e comprendeva circa il 15% della popolazione mondiale. L'esatta misura della superficie governata da questo potente impero in realtà non è certa, a causa della mancanza di dati precisi, di dispute territoriali e della presenza di stati clienti il cui rapporto nei confronti di Roma non è sempre chiaro. Gli storici hanno dunque proposto diverse stime comprese tra 5,0 e 5,7 milioni di km2 includendo gli stati clienti.Pur non essendo il più vasto stato dell'antichità, spettando tali primati all'impero achemenide, cinese, macedone e Xiongnu, quello di Roma è considerato il più grande per gestione e qualità del territorio, organizzazione socio-politica, e per l'importante eredità lasciata nella storia dell'umanità. In tutti i territori sui quali estesero i propri confini i romani costruirono città, strade, ponti, acquedotti, fortificazioni, esportando ovunque il loro modello di civiltà e al contempo assimilando le popolazioni e civiltà assoggettate, in un processo così profondo che per secoli ancora dopo la fine dell'impero queste genti continuarono a definirsi romane. La civiltà nata sulle rive del Tevere, cresciuta e diffusasi in epoca repubblicana ed infine sviluppatasi pienamente in età imperiale, è alla base della civiltà occidentale.
Guglielmo Lungaspada, detto Viljâlmr Langaspjôt (in francese Guillaume Ier de Normandie, dit Guillaume « Longue-Épée »; Rouen, 905 circa – Picquigny, 17 dicembre 942), fu jarl (conte) dei Normanni e conte di Rouen, dal 927 alla sua morte e fu anche duca di Bretagna, dal 933 al 937. Fu il secondo signore della Normandia con il nome di Guglielmo I.
La battaglia di Hastings (pronuncia /ˈheɪstɪŋz/; in anglosassone: Gefeoht æt Hæstingum e in normanno: Batâle dé Hastings) ebbe luogo il 14 ottobre 1066 a circa 13 km da Hastings, tra le truppe di Aroldo II, re dell’Inghilterra Anglosassone, e Guglielmo (detto poi Il Conquistatore), duca di Normandia come Guglielmo II, per il controllo dell'Inghilterra. L'evento che portò alla battaglia fu la morte senza figli del re Edoardo il Confessore avvenuta nel gennaio 1066, che diede inizio a una lotta per la successione tra diversi pretendenti al trono dell'Inghilterra. Aroldo fu incoronato re poco dopo la morte di Edoardo, ma dovette affrontare le invasioni di Guglielmo, suo fratello Tostig e il re norvegese Harald Hardrada di Norvegia. Hardrada e Tostig sconfissero un esercito di anglosassoni frettolosamente raccolto nella battaglia di Fulford il 20 settembre 1066, e furono a loro volta sconfitti da Aroldo nella battaglia di Stamford Bridge cinque giorni dopo. La morte di Tostig e Hardrada a Stamford Bridge lasciò Guglielmo come unico importante avversario di Aroldo. Mentre Aroldo e le sue forze si stavano riprendendo, Guglielmo fece sbarcare le sue forze d'invasione nel sud dell'Inghilterra a Pevensey il 28 settembre 1066 e stabilì una testa di ponte per la conquista del regno. Aroldo fu costretto a marciare rapidamente verso sud, raccogliendo forze mentre procedeva. I numeri esatti delle forze presenti alla battaglia sono sconosciuti poiché anche le stime moderne variano notevolmente. La composizione delle forze è più chiara; l'esercito anglosassone era composto quasi interamente da fanteria e aveva pochi arcieri, mentre solo circa la metà della forza d'invasione era di fanteria, il resto diviso equamente tra cavalleria e arcieri. Aroldo sembra aver cercato di attaccare a sorpresa Guglielmo, ma gli esploratori normanni hanno intercettato il suo esercito e hanno riferito il suo arrivo al duca, che marciò da Hastings al campo di battaglia per affrontare l'avversario. La battaglia durò circa dalle 9 del mattino fino al tramonto. I primi sforzi degli invasori per rompere le linee anglosassoni ebbero scarso effetto; quindi, i Normanni adottarono la tattica di finta ritirata per poi sorprendere i loro inseguitori. La morte di Aroldo, avvenuta probabilmente verso la fine della battaglia, portò alla sconfitta e la ritirata della maggior parte del suo esercito. Dopo ulteriori marce e alcune scaramucce, Guglielmo fu incoronato re il giorno di Natale del 1066. Continuarono a esserci ribellioni e resistenza contro il governo di Guglielmo, ma Hastings segnò effettivamente il culmine della conquista dell'Inghilterra da parte del conquistatore. I dati sulle vittime sono difficili da ottenere, ma alcuni storici stimano che 2.000 invasori morirono insieme a circa il doppio di quel numero di anglosassoni. Guglielmo fondò un monastero sul luogo della battaglia, in cui l'altare maggiore della chiesa era presumibilmente ubicato nel punto in cui morì Aroldo.