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Tre croci un romanzo dello scrittore italiano Federigo Tozzi scritto nel 1918 in pochi giorni e pubblicato nel 1920 dall'editore Treves. Nello scrivere il romanzo Tozzi si ispir alla morte di Niccol ed Enrico Torrini che sopravvissero per tre anni al suicidio del fratello Giulio, un antiquario senese per il quale l'autore aveva scritto l'articolo intitolato Per Giulio Torrini pubblicato il 28 dicembre 1915 su La Vedetta Senese. Nell'archivio Tozzi conservato il manoscritto autografo composto da 301 carte scritte sul recto e riportanti la numerazione sul verso che porta correzioni minime (tre aggiunte al capitolo XV documentate da otto carte con diversa numerazione) oltre al dattiloscritto originale e le stesse bozze per la stampa che l'autore corresse di suo pugno. Nel febbraio del 1920, poco prima della sua morte avvenuta il 21 marzo dello stesso anno, Tozzi ricevette a Milano, da Giovanni Beltrami direttore di Treves, una copia del romanzo appena stampato che venne poi messo nella sua bara al momento della sepoltura.
Riccardo Tozzi (Roma, 19 agosto 1947) è un imprenditore, produttore cinematografico e produttore televisivo italiano. Ha fondato Cattleya, ad oggi la più grande società di produzione cinematografica e televisiva indipendente italiana. È stato presidente dell'ANICA dal 2011 al 2016.
Federigo Tozzi (Siena, 1º gennaio 1883 – Roma, 21 marzo 1920) è stato uno scrittore italiano. Per lungo tempo misconosciuto, è stato rivalutato solo molti anni dopo la sua scomparsa ed è ormai considerato uno dei più importanti narratori italiani del Novecento, oggetto di un'attenzione critica sempre crescente.
Con gli occhi chiusi è un romanzo dello scrittore italiano Federigo Tozzi, pubblicato nel 1919. Dal romanzo è stato tratto il film omonimo del 1994, diretto dalla regista Francesca Archibugi.
Il Porticato, o loggia, di San Giovanni fa parte dei monumenti storici in Piazza Libertà a Udine.
Il Pincio (o colle Pinciano, dal latino mons Pincius) è un colle di Roma, alto 61 m s.l.m., che si trova a nord del Quirinale guardando sul Campo Marzio, con presenza di diverse ville e giardini che occupano il colle. In cima, da piazzale Napoleone I, si gode un ampio panorama sulla sottostante piazza del Popolo e sul rione Prati, che sorge su quelli che, fino alla fine dell'800, erano i Prati di Castello; la visuale spazia inoltre a nord sulla Cupola di San Pietro fino a Monte Mario, a nord-ovest il Gianicolo, a sud-ovest in fondo all'orizzonte i grattacieli dell'Eur, rendendolo dunque uno dei posti più panoramici della Capitale (in alcune città italiane sorgono parchi panoramici che portano il nome di Pincio, per ricordare quello di Roma; vedi il paragrafo Dal Pincio di Roma a quelli delle altre città italiane).
La legge 20 febbraio 1958, n. 75 è una legge della Repubblica Italiana, nota come legge Merlin, dal nome della promotrice nonché prima firmataria della norma, la senatrice Lina Merlin. Essa abolì la regolamentazione della prostituzione, chiudendo le case di tolleranza e introducendo i reati di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione. La prostituzione in sé, volontaria e compiuta da donne e uomini maggiorenni e non sfruttati, restò però legale, in quanto considerata parte delle scelte individuali garantite dalla Costituzione, come parte della libertà personale inviolabile (articolo 2 e articolo 13). La legge Merlin regola tuttora il fenomeno in Italia.
La galleria Borghese è un museo statale italiano, con sede nella villa Borghese Pinciana a Roma. Ospita tuttora gran parte della collezione d'arte iniziata da Scipione Borghese, cardinal-nipote di Paolo V, cui si deve anche la costruzione della villa stessa. Vi sono esposte opere di Gian Lorenzo Bernini, Agnolo Bronzino, Antonio Canova, Caravaggio, Raffaello, Perugino, Lorenzo Lotto, Antonello da Messina, Cranach, Annibale Carracci, Pieter Paul Rubens, Bellini, Tiziano. Si può considerare unica al mondo per quel che riguarda il numero e l'importanza delle sculture del Bernini e delle tele del Caravaggio.. È di proprietà del Ministero per i beni e le attività culturali, che dal 2014 l'ha annoverata tra gli istituti museali dotati di autonomia speciale.
Una casa di tolleranza (anche detta comunemente casa di piacere, casa d'appuntamenti, casa chiusa, postribolo, lupanare, bordello, casìno) è un luogo chiuso in cui si esercita la prostituzione.