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Il Sahel (dall'arabo Sahil, "bordo del deserto") è una fascia di territorio dell'Africa subsahariana, estesa tra il deserto del Sahara a nord, la savana del Sudan a sud, l'oceano Atlantico a ovest e il Mar Rosso a est, che copre (da ovest a est) gli Stati di Gambia, Senegal, la parte sud della Mauritania, il centro del Mali, Burkina Faso, la parte sud dell'Algeria e del Niger, la parte nord della Nigeria e del Camerun, la parte centrale del Ciad, il sud del Sudan, il nord del Sud Sudan e l'Eritrea: costituisce una zona di transizione tra l'ecozona paleartica e quella afrotropicale, ovvero un'area di passaggio climatico dall'area arida (steppica) del Sahara a quella fertile della savana arborata sudanese (asse nord-sud).
Il termine mauri (in arabo ﺑﻴﻀﺎﻦ bayḍān, "i bianchi", in zenaga guḍajen) designa le popolazioni di pelle bianca nell'area sahariana della Mauritania e nei paesi vicini (Senegal, Mali). La maggior parte di essi sono di origine berbera, anche se la lingua oggi prevalente è la hassania, un dialetto arabo. Si tratta di circa un milione di individui, di religione islamica, che esercitano perlopiù la pastorizia nomade, divisi in tribù spesso in conflitto tra di loro.
La cucina senegalese è l'espressione dell'arte culinaria sviluppata in Senegal ed è considerata tra le migliori di tutta l'Africa: usando diverse combinazioni di alimenti e molte spezie, la cucina senegalese ottiene un miscuglio di sapori, odori e colori che la rendono ricca e variegata.