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La stenografia (dalle parole di origine greca stènos «stretto, ristretto» e grafìa «scrittura») è un metodo di scrittura veloce tachigrafico, che impiega segni, abbreviazioni o simboli per rappresentare lettere, suoni, parole o frasi. Nacque allo scopo di poter scrivere alla velocità con la quale si parla per fissare immediatamente su carta tutte le informazioni ascoltate.
La Stènital Mòsciaro (contrazione di Stenografia Italiana Mòsciaro) è un sistema stenografico inventato nella prima metà del XX secolo da Abramo Mòsciaro (San Benedetto Ullano, CS, 1901-1979) e riconosciuto dallo Stato nel 1955. In ordine di tempo, la Stènital fu il quarto e ultimo sistema a ottenere tale riconoscimento, indispensabile per l’ammissione all’insegnamento nelle scuole pubbliche italiane, dopo il sistema del tedesco Franz Xaver Gabelsberger (adattato all’italiano dal boemo Enrico Carlo Noë), la Stenografia Nazionale di Erminio Meschini e la Stenografia Corsiva Italiana di Giovanni Vincenzo Cima.
Franz Xaver Gabelsberger (Monaco, 9 febbraio 1789 – Monaco, 4 febbraio 1849) è stato un inventore tedesco, stenografo di fama mondiale.
Erminio Meschini (Roma, 19 giugno 1880 – Roma, 6 dicembre 1935) è stato un inventore italiano, ragioniere, professore, stenografo di fama mondiale e autore dell'omonimo sistema stenografico.
Francesco Giulietti (1883 – 1978) fu stenografo, insigne studioso, saggista, storico delle scritture veloci, ed autore di numerosi testi fondamentali sulla stenografia. Fu inoltre un noto esperantista. Alla sua scomparsa, per volontà di Zaira Giunti, vedova Giulietti, venne costituita a Firenze nel 1982 la Fondazione Francesco e Zaira Giulietti, con lo scopo di sviluppare gli studi delle scritture comuni e della stenografia Gabelsberger-Noë (il sistema inventato dal tedesco Franz Xaver Gabelsberger ed adattato all'italiano da Enrico Carlo Noë), e di sostenere tutte le iniziative destinate a sottolineare il valore scientifico e l'utilità pratica della stenografia nel mondo contemporaneo.
Il metodo Michela di stenografia meccanica è stato ideato nel 1862 (e brevettato nel 1878) dal prof. Antonio Michela Zucco ed è attualmente utilizzato, nella sua versione computerizzata, presso il Senato della Repubblica ed anche presso il Consiglio regionale del Piemonte, per la redazione dei resoconti stenografici. Esso si basa sull'utilizzo di un'apposita tastiera formata da venti tasti, simili a quelli di un pianoforte. Ad ogni tasto è associato un segno grafico ed un preciso valore fonico. I segni grafici utilizzati in totale sono sei e si ripetono sulla tastiera secondo un preciso schema.
La Macchina Michela è una tastiera per stenografia meccanica (o stenotipia) secondo il metodo Michela, brevettata da Antonio Michela Zucco nel 1876. Fin dal 1880 è usata nel Senato italiano (comprese le varie Commissioni) per redigere il resoconto stenografico, ossia il verbale "parola per parola". I venti tasti della Michela si raggruppano in due "semitastiere", una per ciascuna mano. Ogni semitastiera ha sei tasti bianchi e quattro neri, identici per forma a quelli di un pianoforte, e uguali per disposizione alla sequenza di semitoni ascendenti inclusi tra Mi e Do. Il sistema, fondato sulla scomposizione in sillabe e su moltissime abbreviazioni, consente di riprendere il parlato anche ad altissima velocità (oltre 180 parole al minuto). La Michela è ora del tutto computerizzata: il software decodifica le abbreviazioni e i discorsi stenografati compaiono subito "in chiaro" sullo schermo di un PC. Nel 2003 la Michela ha adottato il protocollo di comunicazione MIDI (lo stesso delle tastiere musicali) e di recente il sistema è divenuto disponibile anche su piattaforme open source.Con la Michela gli stenografi parlamentari del Senato hanno conseguito una notevole serie di successi nelle gare di stenografia nazionali (tutti i titoli italiani assoluti fino a quando hanno partecipato alle gare, dal 1977 al 1996) e internazionali. Ai campionati mondiali di stenografia, già nelle edizioni del 1977, 1979, 1981 e 1983 uno stenografo del Senato ha riportato due titoli mondiali e un secondo e un quarto posto. Ai campionati di Sofia (1985) due stenografi del Senato hanno ottenuto il titolo mondiale e il secondo posto, toccando entrambi la straordinaria velocità di 500 sillabe al minuto (oltre 200 parole al minuto). Gli stenografi del Senato negli anni successivi hanno poi conseguito un'ininterrotta serie di piazzamenti ai più alti livelli delle classifiche nelle varie tipologie di gare ed un nuovo titolo mondiale ai campionati di Amsterdam nel 1995. Ai campionati mondiali di Pechino (2009) e di Budapest (2015) una stenografa del Senato ha raggiunto con la tastiera Michela, rispettivamente, 445 sillabe nel 2009 e 471 sillabe nel 2015, vale a dire, la più elevata velocità di scrittura tra tutti i concorrenti e tutti i sistemi, compresi quelli di riconoscimento vocale. Alcuni esemplari di Macchina Michela sono stati esposti alla mostra «Les grandes heures du Parlament», realizzata a Parigi per iniziativa dell'Assemblée Nationale alla Reggia di Versailles. Un esemplare è attualmente esposto a Strasburgo, presso la sede del Parlamento europeo. Lunedì 2 maggio 2016 presso il Museo Civico Nossi Rais di San Giorgio Canavese (TO) è stato inaugurato il salone Michela dedicato ad Antonio Michela Zucco, inventore della macchina.