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Scordìa (Scurdìa in siciliano) è un comune italiano di 16 746 abitanti della città metropolitana di Catania in Sicilia. È confinante con i comuni di Lentini e Militello in val di Catania, ma sono vicini anche i comuni di Palagonia e Francofonte. Sorge a circa 150 metri di altitudine sul livello del mare (111 m. all'altezza della stazione ferroviaria). Dista 35 km da Caltagirone, città principale del comprensorio; 30 km da Catania, capoluogo della città metropolitana; e 210 km da Palermo, capoluogo della Sicilia. È collegata alle principali città siciliane attraverso linee di autobus (Interbus per Catania e Militello; Molinaro per alcuni comuni del calatino) e di treno (la stazione di Scordia si trova lungo la ferrovia Catania-Caltagirone-Gela). L'Aeroporto di Catania-Fontanarossa dista 28 km.
La fortezza medicea di San Martino si trova in località San Piero a Sieve nel comune di Scarperia e San Piero nel Mugello, a nord di Firenze. Con circa 1,5 chilometri di perimetro,17.000 metri quadrati di superficie muraria (13.500 della cerchia esterna e 3.500 del mastio) e una superficie del complesso di 65.000 metri quadrati è una delle più grandi fortezze extraurbane d'Europa, superata solo dal Forte di Fenestrelle e dalla Fortezza di San Ferran a Figueres (Spagna), anche se questi complessi sono di epoca molto più recente.
La certosa di San Martino è un'area palaziale di Napoli situata sulla collina del Vomero, accanto al castel Sant'Elmo. Costituisce in assoluto uno dei maggiori complessi monumentali religiosi della città e uno dei più riusciti esempi di architettura e arte barocca assieme alla reale cappella del Tesoro di san Gennaro, nonché fulcro della pittura napoletana del Seicento. Conta circa cento sale, due chiese, un cortile, quattro cappelle, tre chiostri e giardini pensili. Cronologicamente è la seconda certosa della Campania essendo nata diciannove anni dopo quella di San Lorenzo a Padula e quarantasei prima di quella di San Giacomo a Capri. Dopo l'Unità d'Italia ha assunto il titolo di monumento nazionale e dal 1866 ospita il Museo nazionale di San Martino, nato con lo scopo di raccontare la storia artistica e culturale della città. Dal dicembre 2014 il Ministero per i beni e le attività culturali gestisce certosa e museo tramite il Polo museale della Campania, nel dicembre 2019 divenuto Direzione regionale Musei.
Campogalliano (Campgajàn in dialetto modenese) è un comune italiano di 8 802 abitanti della provincia di Modena in Emilia-Romagna. Fa parte dei comuni dell'Unione delle Terre d'Argine. È situato ad ovest del capoluogo provinciale, con cui confina.
La battaglia di Solferino e San Martino venne combattuta il 24 giugno 1859 in Lombardia nel contesto della seconda guerra d'indipendenza italiana dall'esercito austriaco da un lato e da quello francese e piemontese dall'altro. Vide la sconfitta dell'Austria che con essa perse la guerra e la Lombardia. Viene ricordata in Italia come primo concreto passo verso l'unità nazionale e in tutto il mondo per aver ispirato a Henry Dunant l'idea della Croce Rossa Internazionale. I tre eserciti erano comandati dai rispettivi sovrani: Napoleone III per la Francia, Vittorio Emanuele II per il Regno di Sardegna (ufficialmente alle dipendenze dell'imperatore francese) e Francesco Giuseppe per l'Austria. I due eserciti alleati combatterono insieme e i piemontesi formarono l'ala sinistra dello schieramento. Tuttavia, la storiografia post-risorgimentale separò l'azione dei piemontesi isolandola come un evento a sé stante al quale si diede il nome di battaglia di San Martino. Oggi si riconosce l'unità dell'evento, benché in Italia resti la denominazione di battaglia di Solferino e San Martino. Altrove è invece conosciuta come battaglia di Solferino. Fu la prima grande battaglia dopo quelle napoleoniche, avendovi preso parte, complessivamente, 235.000 uomini circa. Il fronte dello scontro si estese dal lago di Garda fino a Castel Goffredo per circa 20 km. La vittoria alleata fu determinata principalmente dall'impiego oculato del corpo d'élite della Guardia, da un uso migliore della cavalleria e dall'impiego dei nuovi cannoni a canna rigata francesi, più precisi e potenti di quelli austriaci.
"...quel pugno d'uomini così risoluti..." Acero (Axeru nel dialetto locale) è una frazione di 30 abitanti del comune di Borzonasca, nella Valle Sturla, a circa 800 metri sul livello del mare. Si trova a 15 chilometri, in direzione nord, dal capoluogo comunale ed è raggiungibile attraverso la strada provinciale 586 della Val d'Aveto (collegata alla frazione dalla strada comunale Acero – passo della Forcella) e attraverso la strada comunale Acero – Belpiano – Brizzolara.