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Teridio e Remedio (... – Gap, ...) sono stati vescovi di Gap attribuiti al IV, V o VI secolo, venerati come santi dalla Chiesa cattolica. Teridio e Remedio sono menzionati nel Martirologio geronimiano alla data del 3 febbraio con queste parole: Vapingo depositio episcoporum Teridi et Remedi - «A Gap deposizione dei vescovi Teridio e Remedio». La stessa indicazione è riportata dal martirologio di Usuardo (IX secolo), e poi dal martirologio romano del Baronio: In oppido Vapingo sanctorum Tigidis et Remedii episcoporum.Le molte varianti presenti nei manoscritti relative ai nomi di questi due vescovi, ha portato spesso a duplicare le figure di questi santi. Un antico breviario di Gap, databile alla fine del XIV secolo, faceva memoria liturgica di quattro vescovi, Tigride, Remedio, Eredio e Territe, tutti riconducibili ai nostri due santi. Fu il vescovo Pierre-Annet de Pérouse (1755-1763) a riportare a due la memoria dei vescovi di Gap. Altre fonti liturgiche tardive, come per esempio il Martirologio gallicano di André du Saussay († 1675), riconoscevano a Teridio e Remedio la palma del martirio, cosa che tuttavia il martirologio geronimiano e i successivi martirologi sembrano escludere.Incerta è l'epoca in cui sarebbero vissuti Teridio e Remedio. L'antichità del Martirologio geronimiano (V secolo) potrebbe indurre a pensare che siano vissuti prima di Costanzo, ossia del primo vescovo di Gap storicamente documentato (tra il 517 e il 529); di questo parere Duchesne e Albanès. Gallia christiana invece, nella sua cronotassi, li pone tra Costanzo e Vallesio, documentato tra il 541 e il 554. Altri ancora non escludono che possano essere stati vescovi di Gap tra Vallesio e Sagittario, attestato nel 570 e deposto nel 579.Della loro vita non si conosce nulla. Alcuni autori hanno voluto identificare il Remedius del Martirologio geronimiano con il vescovo Remigius documentato nei concili di Nîmes del 394 e di Torino del 401 circa, e che fu destinatario di una lettera di papa Zosimo nel 417 e di papa Bonifacio I nel 419. In tutte queste occasioni, il nome del vescovo non è mai accompagnato dalla sede vescovile di appartenenza, benché sembri trattarsi di un vescovo della Gallia Narbonense II, la medesima di cui faceva parte la diocesi di Gap. Nel nuovo Martirologio Romano, riformato a norma dei decreti del Concilio Vaticano II, i santi Teridio e Remedio sono ricordati il 3 febbraio con queste parole:
I santi sono persone che vivono la pienezza della vita cristiana e la perfezione della carita (punto 2013 catechismo della Chiesa Cattolica), e per questo vengono venerati, considerati come degli esempi di vita cristiana, e viene invocata la loro intercessione presso Dio dai fedeli di alcune Chiese cristiane. La venerazione dei santi è presente nella Chiesa cattolica, nella Chiesa ortodossa, nelle Chiese ortodosse orientali, e nell'anglo-cattolicesimo, mentre viene rigettata dal protestantesimo. Tuttavia, alcune correnti protestanti, come il luteranesimo, l'anglicanesimo e il metodismo, pur non venerandoli, li considerano come degli esempi di vita cristiana, e per questo vengono commemorati. I santi canonizzati prima del 1054 vengono venerati sia dai cattolici che dagli ortodossi.
San Bassiano o san Bassano (Siracusa, 319 – Laus Pompeia, 8 febbraio 409) è stato un vescovo italiano, venerato come santo dalla Chiesa cattolica. È il patrono principale di Lodi, Bassano del Grappa, Pizzighettone e San Bassano. Fu ordinato vescovo della diocesi di Lodi il 19 gennaio 374. Il giorno a lui dedicato nel Martirologio romano è il 19 gennaio.
Damiano d'Africa è stato un soldato romano martirizzato per la sua fede cristiana, citato nel Martirologio Geronimiano e nel Martirologio Romano, il cui culto come santo per la Chiesa cattolica è riportato il 12 febbraio.
La cattedrale di San Zeno è il principale luogo di culto cattolico di Pistoia, sede vescovile dell'omonima diocesi. Secondo la tradizione, inizialmente la cattedrale era intitolata a San Martino, fu sotto la dominazione longobarda che fu poi intitolata a San Zeno. La cattedrale presenta una facciata in stile romanico sul modello di altre chiese presenti nella città costruite alla stessa epoca (San Bartolomeo e Sant'Andrea). Sulle due estremità della cuspide della facciata sono poste le due statue marmoree dei santi patroni, san Zeno e san Jacopo, un tempo collocate nel loggiato. L'edificio, con campanile e battistero, ha interno a tre navate con presbiterio rialzato e cripta, ed è stato costruito probabilmente nel X secolo. Nel corso del tempo ha subìto diversi rimaneggiamenti ed è stato riportato alle forme primitive da un restauro avvenuto tra il 1952 e il 1966, completato nel 1999. Nel dicembre del 1965 papa Paolo VI l'ha elevata alla dignità di basilica minore.
La collegiata di Sant'Andrea è il principale luogo di culto di Empoli, in provincia di Firenze, nel territorio dell'arcidiocesi di Firenze. La chiesa è stato l'elemento attorno a cui è sorto il castrum Impoli, a partire dal 1119.
La cattedrale metropolitana di Sant'Agata è il principale luogo di culto cattolico di Catania, chiesa madre dell'omonima arcidiocesi metropolitana e sede dell'omonima parrocchia.La cattedrale è dedicata alla vergine e martire Sant'Agata, patrona della città di Catania ed è situata nel centro storico della città nel lato sud-est di piazza del Duomo, nel quartiere Duomo di Catania o Terme Achilliane - Piano di San Filippo. Nel luglio del 1926 venne elevata alla dignità di basilica minore da papa Pio XI.
Alessandro Melani (Pistoia, 4 febbraio 1639 – Roma, 3 ottobre 1703) è stato un compositore italiano, fratello del compositore Jacopo Melani, e del cantante Atto Melani.