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Solomon "Sol" LeWitt ([ˈsɒl ləˈwɪt]; Hartford, 9 settembre 1928 – New York, 8 aprile 2007) è stato un artista statunitense. Nato nella capitale del Connecticut, è stato un artista legato a vari movimenti tra cui l'arte concettuale e il minimalismo.È famoso per i suoi Wall drawings e le sue strutture, basate su semplici forme geometriche, che non di rado dialogano con l'architettura. Viveva a Chester ma in Italia aveva una seconda casa: negli anni settanta lavorava a Spoleto in uno studio in centro storico e abitava sulle pendici di Monteluco, dapprima in un eremo di proprietà di Marilena Bonomo, poi in una casa torre acquistata nei pressi della chiesa di San Pietro.
La scultura romanica fu una delle più importanti attività artistiche dell'arte dell'epoca in Europa, sviluppatasi tra l'XI e, a seconda delle diverse zone europee, il XII secolo o la prima metà del XIII. In particolare è importantissimo la ripresa della scultura su scala monumentale avvenuta in quel periodo, essendo fino ad allora stata relegata (almeno a guardare le opere che ci sono pervenute) a lavori minuti o di aspetto calligrafico, quali avori, oreficerie, scultura su capitelli, ecc., sebbene ci fosse stata qualche naturale eccezione. La scultura romanica si sviluppò quale corredo dell'architettura, decorando capitelli, architravi e archivolti di finestre e portali. In particolare cambiò anche il pubblico che fruiva delle rappresentazioni, non essendo più una ristretta élite ecclesiastica o imperiale, ma un ben più ampio bacino di persone di strati sociali e culturali diversi. La diffusione ad ampio raggio di questi fenomeni artistici fu conseguenza del boom tecnologico e demografico dopo l'anno Mille e della diffusa mobilità di merce e persone (si pensi anche ai pellegrinaggi). La ripresa della scultura monumentale ebbe come centri di irradiazione soprattutto Tolosa, Moissac e la Borgogna in Francia, Modena in Italia, le regioni toccate dal Cammino di Santiago in Spagna. Grazie a svariate influenze gli scultori seppero creare un repertorio del tutto nuovo, non legato a modelli e iconografie della scultura classica, interpretando liberamente secondo sotto-scuole regionali. Importante è anche la consapevolezza che gli artefici ebbero, a partire da questo periodo, del loro ruolo e della loro opera, tanto da firmare di frequente le loro opere, affiancando anche al loro nome il titolo di magister. Un esempio di come le maestranze si muovessero con facilità in tutta Europa è dato dagli spostamenti del cosiddetto Maestro di Cabestany, attivo nella seconda metà del XII secolo, che dalla propria regione, il Rossiglione, si mosse radialmente in Francia (Linguadoca), in Spagna (Catalogna e Navarra) e in Italia (abbazia di Sant'Antimo e San Casciano Val di Pesa).
La scultura gotica viene inquadrata nel periodo tra il XII e il XIV secolo circa. Anche in scultura gli artisti di epoca gotica si mossero a partire dalle conquiste del secolo precedente, l'epoca romanica, quali la ritrovata monumentalità, l'attenzione per la figura umana, il recupero della plasticità e del senso del volume. Le innovazioni furono radicali e si pervenne dopo molti secoli ad una rappresentazione della figura umana finalmente realistica e aggraziata. Il ruolo della scultura rimase però quello che le era stato consegnato durante il periodo precedente, cioè quello di ornamento dell'architettura, con una fruizione indipendente ancora inconcepibile. Importante restò anche la funzione didascalica con le cosiddette Bibbie di pietra che istruivano i fedeli analfabeti. Gradualmente la disposizione delle sculture nella costruzione architettonica divenne più complesso e scenografico. Gli episodi più importanti di scultura furono, come in età romanica, i portali delle cattedrali, dove venivano rappresentati solitamente i personaggi dell'Antico Testamento e del Nuovo Testamento. Un fondamentale passaggio è il fatto che nel periodo gotico le sculture iniziano a non essere più inglobate integralmente nello spazio architettonico (sia lo stipite di un portale o un capitello...), ma iniziano ad affrancarsi venendo semplicemente addossate ai vari elementi portanti. Comparvero così le prime statue a tutto tondo, anche se inizialmente non erano apprezzabili indipendentemente e isolate. Può darsi che fosse ancora latente il retaggio della lotta al paganesimo, che venerava statue a tutto tondo come divinità, in ogni caso, fino al Rinascimento italiano, le statue furono sempre collocate a ridosso di pareti, entro nicchie, e sotto le architravi, come cariatidi e telamoni. I principali indirizzi nuovi verso i quali si mosse la scultura in epoca gotica furono il maggiore naturalismo, il timido recupero dei modelli classici, il gusto per i giochi lineari e lucenti.
Sir Richard Long (Bristol, 2 giugno 1945) è un fotografo e scultore britannico. È un artista visivo, esponente di primo piano della Land Art, movimento che si colloca nell'ambito dell'arte concettuale.
Il pulpito della chiesa di Sant'Andrea di Pistoia è il capolavoro di Giovanni Pisano.
Joseph Kosuth (Toledo, 31 gennaio 1945) è un artista statunitense. Joseph Kosuth, importante esponente dell'arte concettuale, ha studiato belle arti alla School of Visual Arts di New York. Le sue opere, generalmente, sono volte ad esplorare la natura dell'arte, focalizzando l'attenzione su idee al margine dell'arte, piuttosto che produrre opere fine a sé stesse. La sua arte è molto autoreferenziale. Una delle sue opere più famose è One and Three Chairs, un'espressione visiva del concetto di "forma" di Platone. L'opera una e tre sedie mostra una sedia, una fotografia di quella sedia, e il testo di un dizionario con la definizione della parola "sedia". La fotografia è una rappresentazione della vera sedia situata sul pavimento, in primo piano. La definizione, che si trova sullo stesso muro dove c'è la fotografia, descrive il concetto di cosa sia una sedia, nelle varie accezioni del termine. In questo e in altri lavoro simili Five Words in Blue Neon e Glass One and Three, Kosuth riporta affermazioni tautologiche, in quanto le opere sono letteralmente ciò che viene affermato siano. Molto importanti sono anche le sue opere con i neon che egli inizia ad usare perché interessato ai materiali per la segnaletica e per rimandare al mondo della pubblicità. Famosa fu la serie intitolate Ex libris (1990), composizioni al neon con brevi citazioni di scrittori noti, allestite in spazi pubblici metropolitani. Oltre al suo lavoro come artista, ha scritto molti libri sulla natura dell'arte e degli artisti, tra i quali L'artista come antropologo (Artist as Anthropologist). Nel suo saggio L'Arte dopo la Filosofia (Art after Philosophy, 1969) sosteneva che l'arte è una continuazione della filosofia, che vedeva essere giunta alla fine. Come i situazionisti, rifiutava i formalismi come esercizi di estetica. È presente un'intervista a Joseph Kosuth intitolata "Quattro risposte a quattro domande" nel no. 9 della rivista Agalma, marzo 2005: 71-85, a cura di Roberto Terrosi.
Giovanni Pisano (Pisa, 1248 circa – Siena, 1315 circa) è stato uno scultore e architetto italiano. Riuscì a sviluppare gli spunti del padre Nicola, confermando il ruolo preminente della scultura tra le arti figurative del XIII secolo, almeno fino al sorgere di Giotto. Diede alle sue statue forme slanciate ed elegantemente inarcate, ai rilievi un forte senso di movimento e di chiaroscuro, manifestando una forte espressività, senza tuttavia dimenticare mai una solida volumetria tipicamente italiana. Fu protagonista di alcuni dei più importanti cantieri della sua epoca, soprattutto a Pisa e a Siena, diventando uno degli artisti più influenti del XIV secolo.
La Fattoria di Celle, è un compleso storico con una villa risalente al XV secolo, situato in località Santomato, presso Pistoia. Dalla seconda metà del Novecento la tenuta ospita la Collezione Gori, un'importante collezione di opere d'arte contemporanea.