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La Sibilla Cumana (gr. Σίβυλλα, lat. Sibylla), sacerdotessa di Apollo, è una delle più importanti Sibille, figure profetiche delle religioni greca e romana.
La Sibilla Appenninica, detta anche Sibilla Picena o Sibilla di Norcia è una figura dell'immaginario collettivo diffusasi a partire dal medioevo nell'area montana del Piceno e di Norcia, in particolare appunto sui Monti Sibillini, ai quali questa ha dato il nome. Nei testi medievali si parla di Sibilla o Regina Sibilla, la cui dimora è collocata sulle montagne tra Norcia e Montemonaco; mentre la definizione di Sibilla Appennina compare per la prima volta solo nel 1938, nel libro di Augusto Vittori "Montemonaco nel Regno della Sibilla Appennina", con prefazione di Fernand Desonay.Probabilmente a causa di complessi processi di sincretismo culturale e letterario viene identificata come sibilla; ma in realtà essa non rientra nel canone delle dieci Sibille classiche riportato da Varrone.
Sibilla Aleramo, pseudonimo di Marta Felicina Faccio detta "Rina" (Alessandria, 14 agosto 1876 – Roma, 13 gennaio 1960), è stata una scrittrice, poetessa e giornalista italiana.
Le sibille (in greco antico: Σίβυλλα, Síbylla; in latino: Sibylla) sono sia dei personaggi storicamente esistiti, che figure mitologiche greche e romane. Erano vergini ispirate da un dio (solitamente Apollo) dotate di virtù profetiche ed in grado di fare predizioni e fornire responsi, ma in forma oscura o ambivalente. Leggendarie profetesse, erano collocate in diversi luoghi del bacino del Mediterraneo come a Cuma in Italia, a Delfi in Grecia, o in Africa ed Asia Minore. Tra le più conosciute, la Sibilla Eritrea, la Sibilla Cumana e la Sibilla Delfica che sono rappresentanti di altrettanti gruppi come gli ionici, gli italici e gli orientali. Nella Roma repubblicana e imperiale un collegio di sacerdoti custodiva gli Oracoli sibillini, testi sacri di origine etrusca, consultati in caso di pericoli o di catastrofi. Dal II secolo a.C. si sviluppa negli ambienti ebraici romanizzati un'interpretazione dei vaticini delle Sibille corrispondente alle attese messianiche. Successivamente i cristiani videro nelle predizioni delle veggenti pagane preannunci dell'avvento di Gesù Cristo e del suo ritorno finale.
Ponzio di Tripoli o di Tolosa o di Saint Gilles (1096 circa – marzo 1137) fu conte di Tripoli dal 1112 alla sua morte.
Gli ospitalieri di San Giovanni di Gerusalemme, detti poi anche di Rodi o di Malta, erano un ordine religioso cavalleresco nato intorno alla seconda metà dell'XI secolo a Gerusalemme, intitolato a San Giovanni Battista. I membri dell'ordine erano detti anche giovanniti o gerosolimitani. In seguito alla prima crociata divenne un ordine religioso cavalleresco cristiano, dotato di un proprio statuto, secondo il costume del tempo. Quindi, nel 1113 papa Pasquale II lo rese autonomo e sovrano con il protettorato della Santa Sede. Se fino ad allora l'Ordine seguiva la Regola benedettina, piano piano iniziò ad osservare quella agostiniana. Infine il maestro Raymond du Puy de Provence diede all'Ordine una regola propria, ispirata sempre a quella agostiniana. Successivamente, dopo la perdita dei territori cristiani in Terra santa, l'Ordine si rifugiò brevemente a Cipro (1291) e poi a Rodi (1309), su cui estese la propria sovranità, e successivamente a Malta (1530), giurando come vassallo del re di Sicilia. Già a Rodi la sovranità internazionale e l'indipendenza dell'Ordine crebbero ancora, così come la flotta navale divenne ancor più temibile. Per tutto il XIV secolo l'Ordine si suddivise in Gran Priorati, Baliaggi e Commende in base alle lingue parlate dai cavalieri. Inizialmente le lingue erano sette, parlate nelle seguenti nazioni: Francia, Italia, Germania, Provenza, Alvernia e Aragona (Navarra). Nel 1492 venne costituita l'ottava lingua, ovvero quella di Castiglia e Portogallo. In seguito alla perdita di Malta per mano di Napoleone (1798) l'ordine inizialmente si divise e andarono in Russia circa 400 cavalieri e dignitari esiliati dall'isola. Postisi sotto la protezione dello zar Paolo I, dopo la destituzione-abdicazione di Ferdinand von Hompesch zu Bolheim, i Cavalieri elessero appunto lo zar quale Gran Maestro dell'Ordine, fino al 1803, quando fu eletto un nuovo gran maestro in Italia, e l'ordine si stabilì in Italia. Inizialmente a Messina e dal 1804 a Catania, quindi nel 1826 a Ferrara e infine, nel 1834, a Roma, dove tuttora risiede. Così il "Sovrano Militare Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Gerusalemme di Rodi e di Malta", abbreviato in Sovrano Militare Ordine di Malta (SMOM), Ordine religioso cattolico di sub collazione Vaticana, di Diritto Canonico oggi ha il posto di "osservatore" alle Nazioni Unite. Ha un suo governo e alcune prerogative di Stato autonomo, pur "senza territorio". È presente in oltre 120 paesi e, abbandonato l'impegno militare, realizza attività a carattere medico, sociale ed umanitario. Sono però presenti anche altri eredi dell’antico Ordine, quelli di fede protestante o anglicana, come il Venerabile Ordine di San Giovanni, con sede a Londra, l'Ordine di San Giovanni del Baliaggio di Brandeburgo, già sotto protezione degli Hohenzollern, e quelli di Svezia e dei Paesi Bassi. Lo SMOM, insieme a questi quattro ordini riconosciuti da stati nazionali, dal 1963 ha costituito l'Alleanza degli Ordini di San Giovanni di Gerusalemme.
Hodierna di Tripoli (1110 circa – 1164 circa) fu una delle figlie del Re di Gerusalemme Baldovino II e di sua moglie, la nobildonna di origini armene Morfia di Melitene.
Amore lontano è un libro scritto da Sebastiano Vassalli nel 2005, distribuito dalla casa editrice Einaudi. Il titolo è un'espressione utilizzata da Jaufré Rudel. Come il poeta provenzale dedicava poesie a donne mai viste (poesie di Amore lontano), così Vassalli dedica questo libro ai poeti più importanti della storia europea.