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Il tabagismo è l'abitudine o dipendenza dal fumo di tabacco, ossia l'atto di bruciare le foglie secche della pianta del tabacco e inalare il fumo derivato per piacere, a cui consegue un'intossicazione di tipo cronico e una dipendenza; per estensione comprende dipendenze connesse ad altre assunzioni, percentualmente meno rilevanti, come l'inalazione della polvere (tabagismo da fiuto). Il fumo di tabacco, oltre ai consueti componenti derivanti da combustione incompleta (fumo), contiene nicotina, un alcaloide stimolante che può provocare nel fumatore un miglioramento temporaneo della memoria, dell'umore e della velocità di riflessi, ma genera anche una forte dipendenza chimica psicofisica. Quest'ultima è responsabile di una particolare sindrome astinenziale caratterizzata da un aumento dei livelli di ansia, stress, depressione e da peggioramento dell'umore e della memoria.La nicotina, come tutti gli stimolanti, può anche aumentare l'ansia, la difficoltà nel riposo e i disturbi al sistema metabolico. Il fumo è uno dei maggiori fattori che contribuiscono a provocare problemi di salute, specialmente il carcinoma del polmone, l'enfisema e le malattie cardiovascolari. Molti paesi regolano o limitano la vendita di tabacco e la pubblicità dello stesso, quando permessa, e nelle confezioni è richiesto l'inserimento di avvisi riguardo ai rischi connessi al consumo. In molti Stati è vietato il fumo nella maggior parte o nella totalità dei luoghi pubblici.
Il tabacco da fiuto (Schnupftabak in tedesco, snuff in inglese), è un prodotto derivato dal tabacco che rientra nella categoria dei prodotti detti "smokeless" (ovvero, senza fumo). Il tabacco da fiuto fornisce nicotina all'organismo in maniera estremamente rapida e senza alcun tipo di combustione. Un ulteriore effetto della somministrazione nasale di questo prodotto del tabacco è spesso una sensazione di liberazione delle vie aeree superiori. Il tabacco da fiuto si presenta sotto forma di polvere più o meno fine e si ottiene macinando o grattugiando le foglie di tabacco, opportunamente fermentate in precedenza. Successivamente vengono quasi sempre aggiunti oli aromatici. Questo prodotto fu molto in voga in Europa durante il Seicento, ma era già conosciuto da tempo nelle Americhe dai nativi. Oggi in Europa è ancora molto usato nel sud della Germania, in Gran Bretagna, in Svizzera, in Polonia e nell'Italia settentrionale (provincia di Bolzano). Inoltre un utilizzo piuttosto assiduo di tabacco da fiuto si registra in Sudafrica e in India. Come si può evincere dal nome, il tabacco da fiuto viene appunto fiutato (o gergalmente, "sniffato") direttamente nel naso dal dorso della mano (attraverso la cosiddetta tabacchiera anatomica) oppure utilizzando la tecnica delle due dita (pollice e indice). Esistono anche appositi strumenti come ad esempio cannucce, cucchiaini minuscoli, proiettili metallici denominati "snuff bullets" oppure sofisticati macchinari che proiettano la polvere di tabacco nelle cavità nasali anche quando queste risultano essere tappate.
Il sigaro è un cilindro di foglie di tabacco seccate, fermentate e arrotolate, che può essere fumato. È assai probabile che le prime piante di tabacco siano state scoperte dai primi europei nell'isola di Santo Domingo, ma la pianta era presente un po' in tutto l'arcipelago caraibico. Il tabacco usato per i sigari viene coltivato in quantità significative in nazioni come il Brasile, il Camerun, Cuba, Repubblica Dominicana, Honduras, Indonesia, Messico, Nicaragua e negli Stati Uniti d'America. I sigari fatti a Cuba sono stati a lungo considerati senza pari, grazie al microclima unico della zona di Vuelta Abajo nella provincia di Pinar del Río nell'ovest dell'isola, dove viene coltivato un tabacco di altissima qualità importato nell'isola (che originariamente aveva una varietà assai forte e acre), e lavorato grazie all'abilità ed esperienza dei fabbricanti di sigari. Dopo la rivoluzione del 1959, le manifatture di sigari furono nazionalizzate e questo provocò la massiccia emigrazione di quasi tutti i manager più esperti e di buona parte delle abili maestranze alla volta della vicina isola di Santo Domingo, oltre che in Nicaragua e in Honduras, paesi che, fino ad allora, erano stati del tutto marginali nella fabbricazione e nella commercializzazione dei sigari. Il governo cubano recuperò in parte tale situazione di gravissima crisi e oggi Cuba è nuovamente considerata da molti un luogo di eccellenza per i vari vitolas prodotti, pur subendo ancora la forte concorrenza quantitativa e qualitativa di Santo Domingo e, in parte, dell'Honduras e del Nicaragua. In Europa sono considerate di buon livello le manifatture dei Paesi Bassi e della Germania, ma anche l'Italia, con i suoi vari tipi di sigari toscani.
Il punto di fumo è la temperatura a cui un grasso alimentare riscaldato comincia a rilasciare sostanze volatili che divengono visibili sotto forma di un fumo tendente al colore azzurro, formando anche acroleina, una sostanza tossica. È particolarmente importante nella frittura, sia casalinga, sia industriale o dei ristoratori, in quanto il grasso comincia a sviluppare fumo, fastidioso per gli occhi e pericoloso se inalato. Oltre all'acroleina il fumo dalla frittura del cibo può contenere idrocarburi policiclici aromatici, ammine eterocicliche, formaldeide, acetaldeide, acrilamide. Le emissioni dal processo di frittura ad alta temperatura sono state classificate come "probabilmente cancerogene per l'uomo" (Gruppo 2a) dalla International Agency for Research on Cancer (IARC). Il punto di fumo può essere variato da un uso eccessivo e ripetuto dello stesso olio consumato nelle fritture. Esso è una caratteristica del grasso, che non dipende dalla distribuzione di acidi grassi contenuti ma soprattutto dalla quantità di acidi grassi liberi, l'acidità dell'olio. Questo spiega come oli ricchi di acidi polinsaturi ma con una concentrazione di acidi liberi molto bassa, nonostante siano più suscettibili all'ossidazione, possano avere punti di fumo più alti di oli composti prevalentemente da acidi monoinsaturi. Intervengono sul punto di fumo di un olio per frittura altri fattori: la presenza di agenti antipolimerizzanti (antiossidanti attivi sopra i 130 °C) la presenza di dimetilpolisiloxani, additivo alimentare E900 la presenza di acqua e micro componenti volatili la presenza di fosfolipidi la presenza di eventuali residui di solventi di estrazione I processi che portano a degradare un olio durante la frittura sono complessi e punto di fumo, stabilità all'ossidazione, stabilità alla temperatura di uno specifico olio sono solo alcuni dei fattori. Va quindi dato scarso credito a quanto si legge in proposito su giornali e riviste, o su internet, pro o contro un olio di una specifica origine. Infatti l'olio proveniente dalla stessa fonte, vegetale o animale, può avere un punto di fumo particolarmente alto (sopra 220 °C), se raffinato in modo da avere la concentrazione di acidi grassi <0,05% e relativamente basso (<180 °C), se con una concentrazione di acidi grassi liberi dell'ordine del 0,4%. Per questo gli oli per frittura in commercio spesso non indicano la o le specie vegetali di provenienza ed esistono versioni contrastanti sul valore del punto di fumo di vari oli vegetali. Punto di fumo tipico di oli e grassi alimentari con acidità inferiore a 0,05 : Valori rilevati da singoli test di prodotti commerciali sul mercato USA, statisticamente non significativi e non indicativi di un campo di valori del punto di fumo di oli o grassi di diversa origine.
Nuccia Fumo, all'anagrafe Anna (Napoli, 8 luglio 1917 – Napoli, 21 settembre 2005), è stata un'attrice italiana. Rappresentante dell'antica tradizione del teatro napoletano, era sorella di un'altra attrice, Nunzia Fumo.
La manifattura Tabacchi di Rovereto (K.u.k. Tabakfabrik, Imperial Regia Manifattura d'Austria-Ungheria, al tempo dell'impero austro-ungarico) è stato un opificio attivo per più di 150 anni chiuso definitivamente nel 2008. Il complesso di edifici è stato successivamente acquistato e riqualificato da Trentino Sviluppo, agenzia della Provincia autonoma di Trento, avviando così un centro di innovazione industriale: il Progetto Manifattura. Si trova in viale della Vittoria a Borgo Sacco, quartiere di Rovereto.
L'Italia (/iˈtalja/, ), ufficialmente Repubblica Italiana, è uno Stato situato nell'Europa meridionale, il cui territorio coincide in gran parte con l'omonima regione geografica. L'Italia è una repubblica parlamentare e conta una popolazione di circa 60 milioni di abitanti. La capitale è Roma. La parte continentale, delimitata dall'arco alpino, confina a nord, da ovest a est, con Francia, Svizzera, Austria e Slovenia; il resto del territorio, circondato dai mari Ligure, Tirreno, Ionio e Adriatico, si protende nel mar Mediterraneo, occupando la penisola italiana e numerose isole (le maggiori sono Sicilia e Sardegna), per un totale di 302072,84 km². Gli Stati della Città del Vaticano e di San Marino sono enclavi della Repubblica mentre Campione d'Italia è l'unica exclave italiana. Con l'ascesa di Roma, che fu capitale della Repubblica romana e poi dell'Impero romano, si ebbe il primo processo di unificazione della penisola, destinata a rimanere per secoli il centro politico e culturale della civiltà occidentale. Dopo la caduta dell'Impero romano d'Occidente, l'Italia medievale fu soggetta a invasioni e dominazioni di popolazioni germaniche, come gli Ostrogoti, i Longobardi e i Normanni, perdendo la propria unità politica. Nel XV secolo, con la diffusione del Rinascimento, ridivenne il centro culturale del mondo occidentale, ma dopo le guerre d'Italia del XVI secolo ricadde sotto l'egemonia delle potenze straniere, quali Francia, Spagna e Austria. Durante il Risorgimento gli italiani combatterono per l'indipendenza nazionale e per l'Unità d'Italia, finché nel 1861 fu proclamato il Regno d'Italia, che completò la riunificazione con la presa di Roma del 20 settembre 1870 e la vittoria nella prima guerra mondiale. Dal 1882 al 1960 l'Italia ha posseduto un impero coloniale. Nel 1946, dopo il ventennio fascista, la sconfitta nella seconda guerra mondiale e la guerra civile, a seguito di un referendum istituzionale lo Stato italiano divenne una repubblica. Nel 2020 l'Italia, ottava potenza economica mondiale e terza nell'Unione europea, è un paese con un alto standard di vita: l'indice di sviluppo umano è molto alto, 0.883, e la speranza di vita è di 83,4 anni. È membro fondatore dell'Unione europea, della NATO, del Consiglio d'Europa e dell'OCSE; aderisce all'ONU e al trattato di Schengen. È inoltre membro del G7 e del G20, partecipa al progetto di condivisione nucleare della NATO, è una grande potenza regionale europea, in grado di esercitare influenza politica anche su scelte e decisioni di ordine extra-europeo e globale, e si colloca in nona posizione nel mondo per spesa militare. In virtù della sua storia ultramillenaria, l'Italia vanta insieme alla Cina il maggior numero di siti dichiarati patrimonio dell'umanità dall'UNESCO.
La cartografia è l'insieme di conoscenze scientifiche, tecniche e artistiche finalizzate alla rappresentazione, simbolica, ma veritiera, su supporti piani (carte geografiche) o sferici (globi), di informazioni geografiche, statistiche, demografiche, economiche, politiche, culturali, relative al luogo geografico rappresentato; il cartografo deve avere la capacità di comprendere la carta geografica in tutti i suoi aspetti costruttivi in modo da essere in grado di idearla, di dirigerne la costruzione, di fornire eventualmente gli schizzi necessari alla sua esecuzione. L'interpretazione del territorio, da lui operata in base ai dati in suo possesso, deve essere da lui realizzata sulla base delle finalità che la carta o la mappa si propongono. Il taglio delle carte, l'uso dei simboli, della scala e delle proiezioni con i relativi calcoli, la frequenza e la scrittura dei toponimi sono sua scelta e diretta responsabilità e dipendono dalle sue competenze.