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In psicologia le strategie di adattamento (designate anche tramite il termine inglese: coping; o con i termini equivalenti in italiano: capacità di far fronte, di reagire, o di resilienza) indicano l'insieme dei meccanismi psicologici adattativi messi in atto da un individuo per fronteggiare problemi emotivi ed interpersonali, allo scopo di gestire, ridurre o tollerare lo stress ed il conflitto. I meccanismi psicologici di coping sono comunemente chiamati strategie di adattamento. Il termine coping viene solitamente riferito alle strategie adattive (cioè costruttive), ovvero strategie che cerchino di ridurre lo stress; al contrario, le strategie che tendono ad aumentare lo stress vengono definite disadattive, proprio a causa del risultato raggiunto. Inoltre, con il termine adattamento spesso ci si riferisce al coping reattivo, cioè alla risposta che segue un agente stressante, a differenza di una risposta proattiva, con cui si tende a neutralizzare in anticipo un futuro agente stressante. Le strategie inconsce o non coscienti (come ad es. i meccanismi di difesa), sono solitamente escluse dalla definizione di adattamento. L'efficacia degli sforzi di adattamento dipende dal tipo di stress, dall'individuo e dalle circostanze; le risposte sono in parte controllate sia dalla personalità (caratteristiche abituali), che dall'ambiente sociale, in particolare dalla natura dell'ambiente stressante.Attraverso l'introspezione, l'individuo prende consapevolezza delle proprie vulnerabilità e limiti nelle situazioni quotidiane, e di conseguenza cerca di sviluppare e mettere in atto le strategie più efficaci possibili per potervi far fronte. Tali livelli di consapevolezza e gestione sono in genere sviluppati nel tempo oppure sotto la guida di uno psicoterapeuta nelle sedute psicoterapeutiche.
Il termine psicologia positiva designa una prospettiva teorica ed applicativa della psicologia che si occupa dello studio del benessere personale, costrutto al centro della qualità della vita. Lo studio della qualità della vita, che ha ricevuto un'attenzione crescente negli ultimi trent'anni da parte di medicina, psicologia e sociologia, distingue gli indicatori oggettivi, quali la salute fisica, le condizioni abitative e lavorative, dagli indicatori soggettivi come la percezione del proprio benessere psicologico e il soddisfacimento delle proprie aspirazioni. Proprio questi ultimi sono stati centrali nello sviluppo della psicologia positiva. Secondo Martin E. P. Seligman, lo psicologo statunitense che è riconosciuto il padre della moderna psicologia positiva, la psicologia deve dedicare pari attenzione agli aspetti patologici della persona e agli aspetti positivi dell'esistenza umana: emozioni piacevoli, potenzialità, virtù e abilità dell'individuo. Questi aspetti sono sostenuti da istituzioni positive quali la democrazia, la famiglia e la libertà d'informazione. Gli aspetti psicologici positivi permettono di limitare i disturbi psicologici, migliorano le capacità di recupero e sostengono la felicità dell'individuo. La qualità della vita sono gli aspetti fisici, sociali ed emozionanti del benessere di un paziente che sono rilevanti e importanti per l'individuo.
Il narcisismo è un termine che presenta una vasta gamma di significati, a seconda che venga utilizzato per descrivere un tratto della personalità, un concetto della teoria psicoanalitica, un disturbo mentale, un problema sociale o culturale. Nel linguaggio di tutti i giorni, il narcisismo è per lo più sinonimo di egocentrismo, egoismo, vanità, presunzione. In psicologia, il termine è utilizzato sia per descrivere il sano amor proprio, cioè il normale amore per se stessi, sia l'insano egocentrismo causato da un disturbo del senso di sé, che si riflette nelle relazioni con se stessi e con gli altri. Applicato a un gruppo sociale, il narcisismo a volte indica elitismo o indifferenza nei confronti della condizione altrui.