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Le Quinque compilationes antiquae sono antologie raggruppanti le decretali emesse nel periodo successivo all'emanazione del Decretum Gratiani. Erano dette antiquae perché ad esse seguì la cosiddetta compilatio nova, ossia il Liber Extra (o Decretales Gregorii IX).
Il Liber extra (o Decretalium Gregorii IX compilatio) è un testo di diritto canonico. Papa Gregorio IX lo fece redigere nel 1234, cento anni dopo il decretum Gratiani, incaricandone il giurista san Raimondo di Peñafort, domenicano di Barcellona. Tale opera mostra la compiuta maturità del diritto canonico classico, oltre a rappresentare il volto ufficiale del diritto canonico dopo la svolta di Graziano. Fa parte del Corpus Iuris Canonici e le disposizioni in esso contenute sono rimaste in vigore fino al Codice di diritto canonico del 1917.
Il Corpus Iuris Canonici è un corpo normativo del diritto canonico della Chiesa cattolica, fissato da papa Gregorio XIII con la bolla Cum pro munere del 1580, e ufficialmente pubblicato nell'editio romana due anni più tardi. Ne fanno parte sei collezioni, apparse in secoli diversi: il Decretum Gratiani (nella versione interpolata o modificata dai Correctores Romani); il Liber Extra (o Decretales), emanato da Gregorio IX nel 1234; il Liber Sextus, emanato da Bonifacio VIII nel 1298; le Clementinae, volute da Clemente V dopo il Concilio di Vienne (1312), e promulgate successivamente da papa Giovanni XXII nel 1317; le Extravagantes Johannis XXII, raccolta di decretali, redatta durante il pontificato di Giovanni XXII (1325 circa); le Extravagantes communes, raccolta compilata da Giovanni di Chappuis (fine XV secolo).