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La Svezia (AFI: /ˈzvɛt̚tsja/; in svedese: Sverige, [ˈsvæɾʝe] ), ufficialmente chiamata Regno di Svezia (in svedese: Konungariket Sverige), è uno Stato dell'Unione Europea, situato nella penisola scandinava. Confina con la Norvegia a ovest e con la Finlandia a nord-est; è bagnata dal mar Baltico e dal Golfo di Botnia a est, e dagli stretti dello Skagerrak e del Kattegat a sud-ovest; lo stretto dell'Øresund, che separa la Svezia dalla Danimarca, è dal 2000 attraversato dal ponte omonimo che collega i due Paesi rispettivamente tra Malmö e Copenaghen. Con i suoi 449 964 km² di superficie la Svezia è il quinto Stato più esteso dell'Europa politica dopo Russia, Ucraina, Francia e Spagna, nonché il terzo dell'Unione. Si estende per una lunghezza di oltre 1 500 km in linea d'aria da nord a sud. La densità della popolazione è bassa e tende a concentrarsi nelle città principali. Il territorio interno è per buona parte occupato da foreste. Lo Stato è ricco di risorse naturali (legname, ferro, acqua) e l'economia svedese permette alla popolazione di godere di uno fra i più elevati tenori di vita al mondo: la Svezia è saldamente ai primi posti nelle classifiche dell'ONU sullo sviluppo umano. La Svezia è una monarchia costituzionale il cui sovrano è, dal 1973, Carlo XVI Gustavo. Il primo ministro è Stefan Löfven. Lo svedese è lingua ufficiale dal 1º luglio 2009. L'ingresso nell'Unione europea avvenne il 1º gennaio 1995. Fino al XIX secolo la Svezia era, invece, uno degli Stati più poveri d'Europa. In seguito, lo sviluppo dei trasporti permise un intenso sfruttamento delle sue risorse naturali (legname e ferro), fattore che portò a un vigoroso sviluppo. Un elevato livello di istruzione e le liberalizzazioni economiche contribuirono, alla fine dell'Ottocento, all'affermarsi di un'avanzata industria manifatturiera. I primi decenni del XX secolo furono caratterizzati dall'affermarsi dello stato sociale, che rimane tra i più efficienti al mondo.
Oscar II, nome completo Oscar Fredrik Bernadotte (Stoccolma, 21 gennaio 1829 – Stoccolma, 8 dicembre 1907), fu re di Svezia dal 1872 alla sua morte e re di Norvegia dal 1872 al 1905, fino alla dissoluzione dell'unione reale tra i due regni, ultimo sovrano di entrambi i paesi scandinavi. Era il terzo figlio di re Oscar I di Svezia e di Norvegia e Giuseppina di Leuchtenberg. Da parte di madre, era discendente di re Gustavo I di Svezia e di una sorella di re Carlo X di Svezia.
L'Impero svedese fu uno Stato esistito tra il 1611 e il 1721. Nella storiografia moderna, questo periodo è conosciuto come Impero svedese, o stormaktstiden ("l'era della grande potenza"), sebbene formalmente la Svezia non divenne mai un vero e proprio impero in senso legale o terminologico, ma rimase sempre un regno.
Federico I di Svezia (Kassel, 17 aprile 1676 – Stoccolma, 25 marzo 1751) fu Re di Svezia (dal 1720) e Langravio di Assia-Kassel (dal 1730). Federico ascese al trono di Svezia al seguito della morte di suo cognato, l'assolutista re Carlo XII, deceduto improvvisamente durante la Grande guerra del nord. Egli era infatti marito della sorella del re, Ulrica Eleonora, la quale preferì abdicare alla propria posizione di regina di Svezia dopo appena un anno di regno piuttosto che perdere i propri poteri di monarca assoluta come le era stato imposto dal Riksdag di Svezia.
Cristina di Svezia, o Cristina Alessandra Maria dopo la conversione al Cattolicesimo, (Stoccolma, 18 dicembre 1626 – Roma, 19 aprile 1689), è stata regina di Svezia dal 1632, ma con pieni poteri solo dal 1642, fino all'abdicazione avvenuta nel 1654. Figlia di re Gustavo II Adolfo di Svezia e della regina Maria Eleonora del Brandeburgo, succedette sul trono all'età di sei anni dopo la prematura scomparsa del genitore. Educata dal potente alto cancelliere Axel Oxenstierna e figlia di uno dei massimi difensori del protestantesimo durante la guerra dei trent'anni, suscitò grande scandalo quando nel 1654, nel pieno di una profondissima crisi religiosa, si convertì al cattolicesimo e abdicò in favore del cugino Carlo Gustavo che divenne re Carlo X. Temendo le reazioni e le vendette dei protestanti lasciò subito la Svezia per trascorrere il resto della sua esistenza in vari Paesi d'Europa stabilendosi poi definitivamente a Roma dove si occupò di opere caritatevoli, di arte, musica e teatro in un movimento culturale che, dopo la sua morte, portò alla fondazione dell'Accademia dell'Arcadia nel 1690. Personalità complessa e anticonformista, educata in modo virile come un principe e non una principessa, Cristina era dotata di viva intelligenza e di solida cultura umanistica e filosofica a cui si dedicò particolarmente dopo la pace di Westfalia che nel 1648 pose fine alla lunga guerra dei trent'anni. Durante gli anni del suo regno si prodigò per far divenire Stoccolma l'"Atene del nord". È stata la seconda regina regnante di Svezia dopo Margherita I di Danimarca e prima di Ulrica Eleonora.
Carlo XII (VI) (Stoccolma, 17 giugno 1682 – Fredrikshald, 30 novembre 1718) fu re di Svezia dal 1697 al 1718. Carlo fu un militare eccezionalmente dotato e un maestro di tattica, nonché abile politico che fu in grado di introdurre importanti riforme legali e di tassazione. Dal 1700 fino alla morte condusse le sue truppe, i cosiddetti karoliner, in guerra contro la Danimarca, la Russia, la Confederazione polacco-lituana e la Sassonia, senza più ritornare a Stoccolma. Nel 1700, una triplice alleanza di Danimarca-Norvegia, Sassonia–Polonia-Lituania e Russia lanciò un attacco al protettorato svedese dell'Holstein-Gottorp e alle province di Livonia e Ingria, cercando di demolire la potenza dell'impero svedese, sfruttando l'inesperienza del giovane sovrano. In questo modo ebbe inizio la Grande guerra del Nord. Guidando il formidabile esercito svedese contro l'alleanza, dal 1706 Carlo riuscì a mettere in crisi tutte le forze nemiche a eccezione della potente Russia. La successiva azione di Carlo d'invadere Mosca si concluse con una sconfitta dell'esercito svedese nelle battaglie di Poltava e di Perevolochna. Il re trascorse quindi alcuni anni in esilio nell'Impero ottomano prima di tornare ad attaccare la Norvegia, tentando ancora una volta di separare le forze danesi da quelle russe. Due campagne fallimentari si conclusero poi con la morte dello stesso Carlo XII durante l'assedio di Fredriksten nel 1718. In quel tempo, gran parte dell'impero svedese era sotto occupazione militare, anche se la Svezia propriamente detta rimaneva stato sovrano. Questa situazione venne successivamente formalizzata e moderata dal trattato di Nystad, che vide non solo la fine dell'Impero svedese ma anche della sua monarchia assoluta e della sua macchina da guerra così potente, dando vita all'età del governo parlamentare, tra le prime nazioni in Europa a raggiungere questa prospettiva sino alla salita al potere poi di Gustavo III che restaurerà a pieno il potere regio.