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Questo è un elenco di monarchi svedesi ovvero di re e regine regnanti della Svezia, con reggenti e viceré, dell'Unione di Kalmar, fino ai giorni nostri. Esistono elenchi di monarchi svedesi pagani con date molto precedenti a queste. Queste registrazioni contengono i primi re e danno una spiegazione alla numerazione dei monarchi, in particolare per i nomi Erik e Karl (Eric e Carlo). Comunque, queste registrazioni sono in molti casi dubbie e comprendono re che apparentemente avrebbero regnato per 150 anni. Per questo motivo, gli elenchi di solito iniziano con il primo re cristiano di Svezia, Olof Skötkonung e con suo padre Erik Segersäll. Per l'elenco dei re di Svezia precedenti di cui non è attestata l'esistenza con certezza, vedi Re leggendari svedesi e Re semi-leggendari svedesi.
Margherita II di Danimarca (Margrethe Alexandrine Þórhildur Ingrid; Copenaghen, 16 aprile 1940) è la regina regnante di Danimarca. È la figlia maggiore di re Federico IX e della regina Ingrid. Nel 1967, sposò Henri de Laborde de Monpezat, da cui ha avuto due figli maschi: il principe ereditario Federico (nato nel 1968) ed il principe Gioacchino (nato nel 1969). È vedova dal 13 febbraio 2018. Quando suo padre, Federico IX, morì nel 1972, Margherita gli succedette come Regina di Danimarca, diventando la prima sovrana danese dai tempi di Margherita I (1375-1412) che regnò anche in Svezia e Norvegia (Unione di Kalmar).
L'Impero svedese fu uno Stato esistito tra il 1611 e il 1721. Nella storiografia moderna, questo periodo è conosciuto come Impero svedese, o stormaktstiden ("l'era della grande potenza"), sebbene formalmente la Svezia non divenne mai un vero e proprio impero in senso legale o terminologico, ma rimase sempre un regno.
Federico I di Svezia (Kassel, 17 aprile 1676 – Stoccolma, 25 marzo 1751) fu Re di Svezia (dal 1720) e Langravio di Assia-Kassel (dal 1730). Federico ascese al trono di Svezia al seguito della morte di suo cognato, l'assolutista re Carlo XII, deceduto improvvisamente durante la Grande guerra del nord. Egli era infatti marito della sorella del re, Ulrica Eleonora, la quale preferì abdicare alla propria posizione di regina di Svezia dopo appena un anno di regno piuttosto che perdere i propri poteri di monarca assoluta come le era stato imposto dal Riksdag di Svezia.
La Danimarca, ufficialmente Regno di Danimarca (in danese: Kongeriget Danmark), è uno Stato membro dell'Unione europea e lo Stato più piccolo e più meridionale della Scandinavia, anche se non appartenente alla penisola scandinava. È membro del Regno di Danimarca (Danmarks Rige), insieme alle Fær Øer e alla Groenlandia, che godono in diversa misura di una certa autonomia. La capitale è Copenaghen. Al 1º gennaio 2016 la popolazione della Danimarca è risultata essere pari a 5 707 251 abitanti. Si trova a nord della Germania, a sud-ovest della Svezia e a sud della Norvegia, affacciandosi sul mar Baltico e sul mare del Nord. Il paese è composto da un'ampia penisola, lo Jutland, che confina a sud con la Germania, a cui si aggiungono un considerevole numero di isole, tra le quali Selandia, Fionia, Falster, Lolland, Vendsyssel-Thy e Bornholm, oltre a circa 500 isolette minori talvolta chiamate arcipelago danese. Storicamente la Danimarca ha da sempre controllato l'accesso al mar Baltico, e queste acque sono conosciute anche come gli stretti danesi. Dal 1901 la Danimarca è diventata una monarchia parlamentare, dopo essere stata una monarchia costituzionale dal 1849 e una monarchia assoluta dal 1660. La monarchia danese è la seconda più antica del mondo regnante, seconda soltanto a quella giapponese, e di conseguenza la più antica d'Europa. L'ingresso nell'Unione europea è avvenuto il 1º gennaio 1973. Il territorio della Groenlandia, pur facendo parte del Regno di Danimarca, gode di ampia autonomia, è regolato da leggi particolari secondo un sistema federale e non fa parte dell'Unione europea. Allo stesso modo, le Isole Fær Øer godono di ampia autonomia, soprattutto in materia di politica interna, e parimenti non sono parte dell'UE. A partire dalla seconda metà del XX secolo la società danese è stata parzialmente caratterizzata dall'adozione del cosiddetto modello sociale scandinavo basato su un'ampia diffusione dei servizi pubblici. Secondo uno studio pubblicato dall'UNESCO, la Danimarca può fregiarsi del titolo di "Stato più felice del mondo".
Carlo XV (IX)/IV di Svezia e di Norvegia, nome completo Carl Ludvig Eugén Bernadotte (Stoccolma, 3 maggio 1826 – Malmö, 18 settembre 1872) fu re di Svezia con il nome di Carlo XV e di Norvegia con il nome di Carlo IV, dal 1859 fino alla morte. Era il primogenito di re Oscar I e Giuseppina di Leuchtenberg. Il 19 giugno 1851 sposò Luisa dei Paesi Bassi, figlia del principe Federico dei Paesi Bassi e della principessa Luisa di Prussia, e nipote di re Guglielmo I dei Paesi Bassi.
Carlo XIII (VII)/II di Svezia e di Norvegia (Stoccolma, 7 ottobre 1748 – Stoccolma, 5 febbraio 1818), fu re di Svezia, con il nome di Carlo XIII dal 1809 e re di Norvegia, con il nome di Carlo II (anche se fonti del tempo non sono univoche sull'indicazione che sia stato chiamato così dai contemporanei, venendo infatti numerato a volte anche in Norvegia come XIII) dal 1814 alla morte.
Carlo XII (VI) (Stoccolma, 17 giugno 1682 – Fredrikshald, 30 novembre 1718) fu re di Svezia dal 1697 al 1718. Carlo fu un militare eccezionalmente dotato e un maestro di tattica, nonché abile politico che fu in grado di introdurre importanti riforme legali e di tassazione. Dal 1700 fino alla morte condusse le sue truppe, i cosiddetti karoliner, in guerra contro la Danimarca, la Russia, la Confederazione polacco-lituana e la Sassonia, senza più ritornare a Stoccolma. Nel 1700, una triplice alleanza di Danimarca-Norvegia, Sassonia–Polonia-Lituania e Russia lanciò un attacco al protettorato svedese dell'Holstein-Gottorp e alle province di Livonia e Ingria, cercando di demolire la potenza dell'impero svedese, sfruttando l'inesperienza del giovane sovrano. In questo modo ebbe inizio la Grande guerra del Nord. Guidando il formidabile esercito svedese contro l'alleanza, dal 1706 Carlo riuscì a mettere in crisi tutte le forze nemiche a eccezione della potente Russia. La successiva azione di Carlo d'invadere Mosca si concluse con una sconfitta dell'esercito svedese nelle battaglie di Poltava e di Perevolochna. Il re trascorse quindi alcuni anni in esilio nell'Impero ottomano prima di tornare ad attaccare la Norvegia, tentando ancora una volta di separare le forze danesi da quelle russe. Due campagne fallimentari si conclusero poi con la morte dello stesso Carlo XII durante l'assedio di Fredriksten nel 1718. In quel tempo, gran parte dell'impero svedese era sotto occupazione militare, anche se la Svezia propriamente detta rimaneva stato sovrano. Questa situazione venne successivamente formalizzata e moderata dal trattato di Nystad, che vide non solo la fine dell'Impero svedese ma anche della sua monarchia assoluta e della sua macchina da guerra così potente, dando vita all'età del governo parlamentare, tra le prime nazioni in Europa a raggiungere questa prospettiva sino alla salita al potere poi di Gustavo III che restaurerà a pieno il potere regio.