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La Danimarca, ufficialmente Regno di Danimarca (in danese: Kongeriget Danmark), è uno Stato membro dell'Unione europea e lo Stato più piccolo e più meridionale della Scandinavia, anche se non appartenente alla penisola scandinava. È membro del Regno di Danimarca (Danmarks Rige), insieme alle Fær Øer e alla Groenlandia, che godono in diversa misura di una certa autonomia. La capitale è Copenaghen. Al 1º gennaio 2016 la popolazione della Danimarca è risultata essere pari a 5 707 251 abitanti. Si trova a nord della Germania, a sud-ovest della Svezia e a sud della Norvegia, affacciandosi sul mar Baltico e sul mare del Nord. Il paese è composto da un'ampia penisola, lo Jutland, che confina a sud con la Germania, a cui si aggiungono un considerevole numero di isole, tra le quali Selandia, Fionia, Falster, Lolland, Vendsyssel-Thy e Bornholm, oltre a circa 500 isolette minori talvolta chiamate arcipelago danese. Storicamente la Danimarca ha da sempre controllato l'accesso al mar Baltico, e queste acque sono conosciute anche come gli stretti danesi. Dal 1901 la Danimarca è diventata una monarchia parlamentare, dopo essere stata una monarchia costituzionale dal 1849 e una monarchia assoluta dal 1660. La monarchia danese è la seconda più antica del mondo regnante, seconda soltanto a quella giapponese, e di conseguenza la più antica d'Europa. L'ingresso nell'Unione europea è avvenuto il 1º gennaio 1973. Il territorio della Groenlandia, pur facendo parte del Regno di Danimarca, gode di ampia autonomia, è regolato da leggi particolari secondo un sistema federale e non fa parte dell'Unione europea. Allo stesso modo, le Isole Fær Øer godono di ampia autonomia, soprattutto in materia di politica interna, e parimenti non sono parte dell'UE. A partire dalla seconda metà del XX secolo la società danese è stata parzialmente caratterizzata dall'adozione del cosiddetto modello sociale scandinavo basato su un'ampia diffusione dei servizi pubblici. Secondo uno studio pubblicato dall'UNESCO, la Danimarca può fregiarsi del titolo di "Stato più felice del mondo".
Ridda (in arabo: ردة riddah) è un termine della lingua araba che significa "apostasia dall'Islam". La riddah, secondo le interpretazioni date dalla maggioranza degli esegeti del Corano, è sanzionabile con la pena di morte: questa, per essere esplicitamente indicata nel testo sacro, è definita "hadd" (nel senso che Dio impone un "limite" all'operato umano). Altre pene che per lo più sono considerate meritevoli di morte sono l'omicidio di un musulmano e l'adulterio conclamato. L'apostata (murtadd), una volta catturato, ha di fronte a sé la scelta tra la morte e il pentimento con ritorno alla fede islamica. A mitigare la severità della sanzione del testo sacro dei musulmani sono però i diversi dispositivi di applicazione della pena elaborati dalle scuole giuridiche islamiche (madhhab, pl. madhāhib), che possono prevedere una breve reclusione "di riflessione" o anche una reclusione a tempo non determinato.
I patriarchi (in ebraico: אבות? avot o abot, singolare in ebraico: אב? Ab o aramaico: אבא, Abba) della Bibbia, quando definiti in senso stretto, sono Abramo, suo figlio Isacco e il figlio di Isacco, Giacobbe, chiamato anche Israele, capostipite degli Israeliti. Questi tre personaggi vengono chiamati collettivamente i patriarchi dell'Ebraismo ed il periodo in cui vissero è noto come "età patriarcale". Hanno un ruolo importante nelle Scritture ebraiche durante e dopo i rispettivi periodi della loro esistenza. Vengono usati come indicatori significativi nella rivelazione divina e nell'Alleanza, e continuano ad avere ruoli importanti nelle religioni abramitiche. Più in generale, il termine "patriarchi" può essere utilizzato per riferirsi a venti figure ataviche tra Abramo e Adamo. I primi dieci di questi sono chiamati i patriarchi antidiluviani, perché vennero prima del Diluvio. Ebraismo e Islam sostengono che i patriarchi e le loro mogli primarie – Sara (moglie di Abramo), Rebecca (moglie di Isacco), Lia e Rachele (le mogli di Giacobbe) – (note come le matriarche), sono seppellite a Macpela, un sito considerato sacro da ebrei, musulmani e cristiani.
Oscar II, nome completo Oscar Fredrik Bernadotte (Stoccolma, 21 gennaio 1829 – Stoccolma, 8 dicembre 1907), fu re di Svezia dal 1872 alla sua morte e re di Norvegia dal 1872 al 1905, fino alla dissoluzione dell'unione reale tra i due regni, ultimo sovrano di entrambi i paesi scandinavi. Era il terzo figlio di re Oscar I di Svezia e di Norvegia e Giuseppina di Leuchtenberg. Da parte di madre, era discendente di re Gustavo I di Svezia e di una sorella di re Carlo X di Svezia.
Carlo XV (IX)/IV di Svezia e di Norvegia, nome completo Carl Ludvig Eugén Bernadotte (Stoccolma, 3 maggio 1826 – Malmö, 18 settembre 1872) fu re di Svezia con il nome di Carlo XV e di Norvegia con il nome di Carlo IV, dal 1859 fino alla morte. Era il primogenito di re Oscar I e Giuseppina di Leuchtenberg. Il 19 giugno 1851 sposò Luisa dei Paesi Bassi, figlia del principe Federico dei Paesi Bassi e della principessa Luisa di Prussia, e nipote di re Guglielmo I dei Paesi Bassi.
Carlo XIII (VII)/II di Svezia e di Norvegia (Stoccolma, 7 ottobre 1748 – Stoccolma, 5 febbraio 1818), fu re di Svezia, con il nome di Carlo XIII dal 1809 e re di Norvegia, con il nome di Carlo II (anche se fonti del tempo non sono univoche sull'indicazione che sia stato chiamato così dai contemporanei, venendo infatti numerato a volte anche in Norvegia come XIII) dal 1814 alla morte.
Canuto II di Danimarca e I d'Inghilterra, noto anche come Canuto il Grande, in norreno Knútr inn ríki (in danese Knud den Store, in norvegese Knut den mektige) (994 – Shaftesbury, 12 novembre 1035), è stato un sovrano norreno, re di Danimarca, d'Inghilterra e Norvegia, nonché governatore o signore feudale di Schleswig e Pomerania.Gli storici lo considerano il più importante sovrano dell'impero fattuale del Mare del Nord: questo titolo "imperiale" costituisce tuttavia una convenzione storiografica ed egli non portò mai un titolo imperiale.