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Matteo I Visconti, detto Matteo Magno (Invorio, 15 agosto 1250 – Crescenzago, 24 giugno 1322), era figlio di Teobaldo Visconti, quindi nipote dell'arcivescovo di Milano Ottone Visconti (primo signore di Milano della dinastia Visconti), e di Anastasia Pirovano. Matteo fu uomo d'arme e fedele servitore dello zio Ottone nelle sue battaglie e nella conquista del potere su Milano. Nel 1287 lo zio lo fece nominare Capitano del Popolo del potente Comune lombardo. Da allora Matteo fu fino alla morte - sulle orme di Ottone - Signore di Milano e, in tale veste, sottomise alla sua Signoria l'intera Lombardia, parte del Piemonte e dell'Emilia, inglobando anche Bologna e Genova.
Lucca () è un comune italiano di 88 658 abitanti, capoluogo dell'omonima provincia in Toscana. È il centro principale della Piana di Lucca. Famosa per i suoi monumenti storici, è uno dei pochi capoluoghi a conservare il centro storico, ricco di antiche strutture di varie epoche, completamente circondato da una cinta muraria cinquecentesca nell'insieme integra e quasi pressoché immutata nel corso dei secoli. È una notevole città d'arte d'Italia. Ufficialmente di origini romane, ma su probabili insediamenti anteriori, Lucca, città di mercanti e tessitori, mantenne la sua autonomia come Stato indipendente per parecchi secoli fino al 1799 quando venne soppiantata l'antica Repubblica, a seguito della conquista francese da parte delle truppe napoleoniche, dando vita al Principato di Lucca e successivamente al Ducato borbonico di Lucca.
Jacopo di Pietro d'Agnolo di Guarnieri detto Jacopo della Quercia (Siena, 1374 circa – Siena, 1438) è stato uno scultore italiano. Tentò una sintesi fra la scultura gotica di Giovanni Pisano e quella borgognona, in special modo di Claus Sluter da una parte, con la classicità dall'altra, assimilata attraverso le nuove scoperte del Rinascimento fiorentino: il suo maggiore interesse si rivolse alle figure, rese monumentali e percorse da una vitalità prorompente. La sua opera non trovò continuatori immediati. Fu stilisticamente un isolato, che venne capito successivamente solo da Michelangelo.
La rete delle ferrovie italiane ammonta, al 31 dicembre 2019, a 16.779 km attualmente in esercizio di tratte di proprietà statale gestite dalla società Rete Ferroviaria Italiana. A queste vanno sommate quasi 3 000 km di linee secondarie (di cui circa 2 700 km a binario unico) di proprietà regionale e gestite da altre società di capitali pubblici e privati. Lo sviluppo della rete raggiunse il suo massimo nella prima metà del XX secolo, quando le linee ferroviarie percorrevano ormai ogni parte del territorio nazionale. Era tuttavia presente una disomogeneità in termini di scartamento dei binari, in quanto solo le linee principali furono costruite a scartamento ordinario, mentre per tutte le altre fu deciso l'impiego dello scartamento ridotto. A partire dagli anni cinquanta, però, vennero attuate, a più riprese e fino a tempi recenti, politiche di soppressione di impianti da molti oggi giudicate controproducenti o inopportune. Furono colpite dalla politica del cosiddetto taglio dei rami secchi quasi esclusivamente le linee a scartamento ridotto, limitando sensibilmente i chilometri di rete ferroviaria in attività ed i costi complessivi di gestione. Dopo la costituzione, nel 1905, delle Ferrovie dello Stato per la gestione diretta dell'infrastruttura e dei servizi ferroviari, rimasero in concessione ad imprese private numerose linee già esistenti di interesse locale definite brevemente ferrovie in concessione, ed altre ne furono attivate successivamente con lo stesso status gestionale. La definizione di ferrovia concessa non è più in uso, se non impropriamente, dal momento che l'istituto della concessione ferroviaria è oggi superato e le vecchie ferrovie concesse sono divenute tutte ferrovie regionali di proprietà pubblica delle regioni, unitamente però ad altre tratte (per ora solo sporadici casi) già delle Ferrovie dello Stato. Al giorno d'oggi, la rete ferroviaria nazionale a scartamento ordinario è interamente gestita da RFI e si snoda attraverso tutte le regioni italiane e le relative province.
La ferrovia Pontremolese è la linea di trasporto ferroviario che congiunge Parma con la dorsale Tirrenica nei pressi di La Spezia attraverso il valico appenninico della Cisa. Lo sviluppo complessivo della linea è di circa 120 chilometri; la sua denominazione deriva dalla cittadina di Pontremoli, uno dei principali centri abitati che essa attraversa. L'infrastruttura e gli impianti ferroviari sono gestiti da Rete Ferroviaria Italiana che la qualifica come linea fondamentale.
L'eremo di Santa Maria ad Martyres, conosciuto anche come Rupecava, è un complesso monastico agostinano fondato nel 1214 e situato sulle colline di Ripafratta nel comune di San Giuliano Terme, in provincia di Pisa, nel territorio dell'arcidiocesi di Pisa. È luogo di culto e di devozione mariana.
L’eccidio della Romagna fu un crimine contro l'umanità commesso dai soldati tedeschi della 16. SS-Panzergrenadier-Division "Reichsführer SS", comandata dal generale (Gruppenführer) Max Simon, l'11 agosto 1944. Il giorno seguente la stessa divisione sarà responsabile dell'eccidio di Sant'Anna di Stazzema.
Abetone Cutigliano è un comune italiano sparso di 2 006 abitanti nella provincia di Pistoia in Toscana. La sede comunale è situata nella frazione di Cutigliano.
Abetone (già Boscolungo-Serrabassa) comunemente detta L'Abetone, è una frazione del comune sparso di Abetone Cutigliano, nella provincia di Pistoia, in Toscana. È stato fino al 31 dicembre 2016 un comune italiano di circa 600 abitanti, istituito nel 1936 a seguito dell'emanazione del Regio Decreto n. 1297 del 14 giugno 1936 prendendo una parte del territorio del comune di Fiumalbo e una di Cutigliano; il 1º gennaio 2017 è confluito nel nuovo comune di Abetone Cutigliano. Situato sull'Appennino tosco-emiliano, è una nota località di villeggiatura sia estiva che invernale.