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La Nandina domestica, detta semplicemente Nandina o anche Bambù sacro, è l'unica pianta del genere Nandina, appartenente alla famiglia delle Berberidaceae. È una specie originaria dell'Asia orientale, dove si ritrova dall'Himalaya fino al Giappone.
Eriobotrya japonica (Thunb. Lindl. 1821) è un albero da frutto appartenente alla famiglia delle Rosacee e al genere Eriobotrya, coltivata a scopo ornamentale e per il suo frutto conosciuto prevalentemente con il nome volgare di nespolo del Giappone. Non va confuso con la nespola comune o germanica, di più antica coltivazione in Europa, che è invece il frutto di un'altra rosacea, botanicamente nota come nespolo comune, Mespilus germanica, oggi raramente coltivata e commercializzata.
L'aro titano o aro gigante (Amorphophallus titanum Becc., 1879) è una pianta appartenente alla famiglia delle Araceae, endemica dell'isola di Sumatra. Questa pianta, descritta scientificamente per la prima volta nel 1878 dal botanico fiorentino Odoardo Beccari, possiede la più grande infiorescenza non ramificata del mondo vegetale.A causa del suo odore, che è simile all'odore di un cadavere o di una carcassa in decomposizione, l'aro titano fa parte dei cosiddetti "fiori cadaveri", ed è chiamato esso stesso "fiore cadavere" o "pianta cadavere" (in indonesiano: bunga bangkai, dove bunga significa "fiore", mentre bangkai può essere tradotto come "cadavere" o "carogna"). Non va confuso con il genere Rafflesia, che viene anch'esso chiamato "fiore cadavere", avendo la stessa peculiarità.
L'albero di Natale è, insieme con la tradizione del presepe, una delle più diffuse usanze natalizie. L'albero di Natale è un uso di origine nordica, particolarmente diffuso nell'area tedesca. Si tratta in genere di un abete o un sempreverde addobbato con palline, piccoli oggetti colorati, luci, festoni, dolciumi; alla base o sui rami si pongono piccoli regali impacchettati. Un tempo l'albero era sempre di origine naturale, di solito un piccolo abete che veniva tagliato nel bosco e portato in casa come addobbo natalizio. In epoca industriale iniziarono il commercio degli abeti coltivati e degli abeti di materiale plastico, in vari formati e colori. L'abete può essere portato in casa o tenuto all'aperto, viene preparato qualche giorno o qualche settimana prima di Natale e rimosso dopo l'Epifania. Nelle grandi città è d'uso abbellire una delle piazze principali con un grande abete. Quando l'albero viene collocato in casa, è tradizione in Italia che nei pressi o ai suoi piedi venga collocato anche il presepe, come pure siano collocati anche i regali di Natale ben impacchettati, in attesa del giorno della festa in cui potranno essere aperti. Nella tradizione milanese l'albero di natale viene preparato a Sant'Ambrogio, patrono di Milano, il 7 dicembre; mentre nella tradizione barese è allestito a San Nicola, patrono di Bari, il 6 dicembre. Un'altra usanza ne prevede la preparazione l'8 dicembre, ovvero durante la festività cattolica dell'Immacolata Concezione. L'immagine dell'albero come simbolo dell'axis mundi che collega il Cielo supremo sede della Divinità (specificamente la stella polare) e la Terra, ha origini molto antiche e trova riscontri in diverse religioni.