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La struttura di Lewis, o formula di Lewis, è un modo di rappresentare atomi, molecole o ioni ideato dal chimico Gilbert Lewis, basandosi sulla regola dell'ottetto. Consiste in un disegno bidimensionale dove ogni atomo è rappresentato dal suo simbolo chimico, circondato da punti che rappresentano i suoi elettroni di valenza. Gli elettroni spaiati sono rappresentati da un punto singolo, i doppietti elettronici da una coppia di punti (talora, per maggior chiarezza, da un trattino). Gli elettroni che partecipano ad un legame covalente sono disposti tra i simboli dei due atomi che formano il legame: un legame singolo è rappresentato da una coppia di punti, un legame doppio da due coppie di punti, un legame triplo da tre coppie di punti. Accanto ai simboli degli atomi è indicata, se diversa da zero, la loro carica formale. Per rappresentare un doppietto elettronico, anziché una coppia di punti è possibile usare un trattino.
In informatica, una struttura dati è un'entità usata per organizzare un insieme di dati all'interno della memoria del computer, ed eventualmente per memorizzarli in una memoria di massa. La scelta delle strutture dati da utilizzare è strettamente legata a quella degli algoritmi; per questo, spesso essi vengono considerati insieme. Infatti, la scelta della struttura dati influisce inevitabilmente sull'efficienza computazionale degli algoritmi che la manipolano. La struttura dati è un metodo di organizzazione dati, quindi prescinde da ciò che è effettivamente contenuto. Ciascun linguaggio di programmazione offre strumenti, più o meno sofisticati, per definire strutture dati, ovvero aggregare dati di tipo omogeneo o eterogeneo. Questi strumenti sono tipicamente componibili. Più formalmente, i linguaggi forniscono un insieme predefinito di tipi di dato elementari, e le strutture dati sono strumenti per costruire tipi di dati aggregati più complessi. L'operazione di costruzione di una variabile di un tipo di dati complesso è detta "istanziazione", e può avvenire sia durante la compilazione del programma (compile time) sia durante la sua esecuzione (runtime). Le strutture di dati si differenziano prima di tutto in base alle operazioni che si possono effettuare su di esse e alle prestazioni offerte. Questo permette di studiare un'astrazione dall'implementazione.
I materiali da costruzione sono tutti i materiali, naturali e artificiali, normalmente impiegati nel lavoro per realizzare costruzioni edilizie e opere d'ingegneria civile (strade, ponti, canali, dighe, gallerie). Esistono vari tipi di materiali da costruzione, siano naturali sia artificiali, a cui se ne sono aggiunti sempre di nuovi. Il numero di questi materiali, in passato relativamente limitato, va continuamente aumentando col progredire della tecnica, mentre allo stesso tempo si è avuta una differenziazione dei sistemi impiegati per la loro produzione. L'elevato numero di materiali da costruzione dipende dal fatto che ognuno di essi presenta delle particolari proprietà, che lo fanno preferire agli altri a seconda degli scopi per i quali deve essere utilizzato.
La costruzione, nel campo dell'architettura e dell'ingegneria civile, è un processo che consiste nell'edificazione di un insieme di strutture collegate sulla base di un progetto o comunque di un qualche livello di pianificazione. Non costituisce un'unica attività ma è piuttosto un sistema di componenti, impianti, finiture. Per le costruzioni su larga scala il lavoro è organizzato da un project manager e supervisionato da ingegneri, architetti imprese costruttrici, enti appaltatori. Lo stesso termine "costruzione" viene utilizzato per indicare l'opera realizzata attraverso tale processo. Una costruzione in tal senso può essere rappresentata da una semplice opera muraria (parete ecc.) da una struttura (scala ecc.), da un edificio (abitazioni, uffici, negozi), da un'opera pubblica (ponte, stadio ecc.). Per il successo della realizzazione di un'opera il piano generale dell'intervento è essenziale. Questo lega la progettazione architettonica alla costruzione e deve considerare diversi fattori correlati: l'impatto e la sostenibilità ambientale, la tempistica dei lavori, la sicurezza del cantiere, la disponibilità di risorse e materiali, la logistica.
In edilizia e architettura le fondazioni sono quella parte della struttura dell'edificio che ha il compito di: Assorbire i carichi delle strutture in elevazione; Trasmettere i carichi dalle strutture in elevazione al terreno; Ancorare l'edificio al suolo.Le fondazioni hanno quindi la funzione di ricevere i carichi provenienti dalla sovrastruttura (sia essa una costruzione, un'apparecchiatura o altro) e trasmetterli al suolo. Per tale fine le fondazioni devono essere necessariamente massicce. Per le fondazioni ordinarie, pertanto, non si usano calcestruzzi ad alta resistenza (fatta eccezione per le zone ritenute sismicamente attive, nelle quali devono essere utilizzati calcestruzzi ad alta resistenza) proprio in ragione delle masse sovrabbondanti che devono essere impiegate per raggiungere la rigidezza richiesta. Nell'ambito dell'ingegneria civile, lo studio delle fondazioni strutturali implica una approfondita conoscenza della geotecnica, della scienza delle costruzioni e della tecnica delle costruzioni. Il tipo di fondazione di volta in volta impiegata dipende dalla sollecitazione che agisce su di essa e dal tipo di terreno a cui è connessa; la fondazione deve essere posata su un terreno di portanza adeguata ai carichi della struttura. In generale, per ognuna delle scelte progettuali effettuate per le fondazioni, occorrerà adottare un differente approccio nell'impostazione del calcolo. Non di rado inoltre, la scelta delle fondazioni influenza la concezione dell'intero organismo strutturale. Possiamo suddividere le fondazioni in due famiglie: fondazioni superficiali (o dirette): plinto, trave di fondazione, piastra di fondazione, detta anche platea. fondazioni profonde (o indirette): palo di fondazione, micropalo.A cui aggiungere le opere di sostegno: muro controterra, diaframma, tirante.
La cupola di Brunelleschi è la copertura della crociera del Duomo di Firenze; al momento della costruzione era la cupola più grande del mondo e rimane tuttora la più grande cupola in muratura mai costruita (il diametro massimo della cupola interna è di 45,5 metri, mentre quello dell'esterna è di 54,8). Grazie alla fondamentale rilevanza che essa ha rivestito per il successivo sviluppo dell'architettura e della moderna concezione del costruire, essa è tutt'oggi considerata da alcuni la più importante opera architettonica mai edificata in Europa dall'epoca romana. La sua grandezza impedì il tradizionale metodo costruttivo mediante l'ausilio di cèntine, facendo sì che venissero formulate molte ipotesi sulla tecnica costruttiva impiegata.
L'architettura è la disciplina che ha come scopo l'organizzazione dello spazio a qualsiasi scala, ma principalmente quella in cui vive l'essere umano. Semplificando si può dire che essa attiene principalmente alla progettazione e costruzione di un immobile o dell'ambiente costruito. In essa concorrono aspetti tecnici ed artistici. Insieme alla scultura, fa parte delle cosiddette arti visive plastiche. Da quando l'uomo ha avuto capacità cognitive tali da potersi organizzare in civiltà, l'architettura è sempre esistita. L'architettura è nata anzitutto per soddisfare le necessità biologiche dell'uomo quali la protezione dagli agenti atmosferici, e proprio per questo è tra le discipline maggiormente presenti in tutte le civiltà. Solo in un secondo momento, con lo sviluppo della divisione del lavoro nella società, alla funzione primaria vennero aggiunte funzioni secondarie in numero sempre crescente. Con la comparsa di caratteri estetici si ebbe la nascita dell'architettura anche come arte visiva, dotata però di proprie caratteristiche peculiari. Sarebbe riduttivo anche parlare di valori estetici in quanto una buona architettura è spesso frutto di valori etici e di uno studio antropologico. Definire l'architettura risulta difficile in quanto il fenomeno architettonico è stato sempre presente nella cultura dell'uomo, acquistando caratteristiche, definizioni, funzioni, aspetti spaziali e costruttivi spesso differenti o addirittura contrastanti da civiltà a civiltà o da epoca ad epoca.