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La tartaruga di terra o testuggine di Hermann (Testudo hermanni Gmelin, 1789) è un rettile appartenente all'ordine delle testuggini.
L'ordine Testudines (Linnaeus, 1758) o Chelonia comprende rettili comunemente noti come tartarughe e testuggini. Nel linguaggio comune, il termine tartaruga indica entrambe le categorie ma, nello specifico, le tartarughe appartengono tutte alle specie acquatiche, d'acqua dolce (come ad esempio gli Emydidae, con membrane di pelle tra gli artigli) o marine (con arti trasformati in pinne), con carapace dal profilo basso e sovente carnivore; mentre le testuggini (dal latino testudo) sono tutte le specie che si siano adattate alla vita terrestre, erbivore, con possenti artigli e con carapace (generalmente) rialzato. In realtà tale distinzione è priva di valenza tassonomica evolutiva non esistendo filogeneticamente alcuna separazione cladistica tra i due adattamenti ambientali.
La concezione di Terra piatta era una credenza per cui si pensava che la forma della Terra fosse piatta, anziché geoidale o sferica. Oggi giorno ci sono ancora delle persone che condividono questa credenza grazie ai social media, basandosi su studi privi di fondamenti matematici e pseudoscientifici.
La tartaruga gigante di Aldabra (Aldabrachelys gigantea (Schweigger, 1812)), proveniente dalle isole dell'atollo di Aldabra, nelle Seychelles, è una delle tartarughe più grandi al mondo. Storicamente, tartarughe giganti come quella di Aldabra erano comuni in molte isole dell'oceano Indiano occidentale, così come in Madagascar, e la documentazione fossile indica che un tempo le tartarughe giganti erano molto più comuni, ed erano presenti in ogni continente e in molte isole con l'eccezione dell'Australia e dell'Antartide. Si pensa che molte delle specie presenti nelle isole dell'oceano Indiano siano state portate all'estinzione dalla caccia eccessiva da parte dei marinai europei, e già nel 1840, con l'eccezione della tartaruga gigante di Aldabra, tutte le tartarughe giganti degli atolli indiani si estinsero. Sebbene alcuni individui rimanenti di A. g. hololissa e A. g. arnoldi possano essere ancora presenti in cattività, in tempi recenti, sono state tutte ridotte a sottospecie di A. gigantea.