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Giovanni Andrea Bussi, conosciuto anche come Giovan de' Bussi, Andrea de' Bussi o Joannes Andreae (Vigevano, 14 luglio 1417 – Roma, 4 febbraio 1475), è stato un umanista e vescovo cattolico italiano del Rinascimento. Fu accolito del papa Niccolò V, vescovo della Diocesi di Accia e di Aleria in Corsica, bibliotecario della Biblioteca Vaticana e segretario pontificio. Raccolse ed emendò numerosi codici e, dal 1468, curò le editiones principes (le prime edizioni a stampa) di molti autori latini per i tipografi romani. Con lui la prefazione si ampliò da semplice lettera personale al patrono, diventando una lezione pubblica o anche un'omelia.
Gian Vittorio Rossi, noto anche come Giano Nicio Eritreo (Roma, 1570 – Roma, 13 novembre 1647), è stato un poeta, filologo e storico italiano.
Heinrich Cornelius Agrippa di Nettesheim (Colonia, 15 settembre 1486 – Grenoble, 18 febbraio 1535) è stato un alchimista, astrologo, esoterista e filosofo tedesco. Divenne medico personale di Luisa di Savoia nonché storiografo di Carlo V; ritenuto principe dei maghi neri e degli stregoni, riuscì tuttavia a sfuggire all'Inquisizione. Il suo pensiero risiede essenzialmente nella sua opera più importante, il De occulta philosophia, scritta nell'arco di circa venti anni, dal 1510 al 1530: la filosofia occulta è la magia, considerata «la vera scienza, la filosofia più elevata e perfetta, in una parola la perfezione e il compimento di tutte le scienze naturali».