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Il terremoto di Messina del 1908 (citato in letteratura scientifica come terremoto della Calabria meridionale-Messina o anche come terremoto calabro-siculo) è considerato uno degli eventi sismici più catastrofici del XX secolo. Il sisma, di magnitudo 7,1 Mw, si verificò alle ore 5:20:27 (ora locale) del 28 dicembre 1908 e danneggiò gravemente le città di Messina e Reggio Calabria nell'arco di 37 secondi. Metà della popolazione della città siciliana e un terzo di quella della città calabrese persero la vita. Si tratta della più grave catastrofe naturale in Europa per numero di vittime, a memoria d'uomo, e del disastro naturale di maggiori dimensioni che abbia mai colpito il territorio italiano in tempi storici.
Per la particolare situazione geodinamica (convergenza della placca euroasiatica con la placca africana) il territorio italiano è frequentemente soggetto a terremoti dandogli il primato in Europa per questi fenomeni: su 1.300 sismi distruttivi avvenuti nel II millennio nel Mediterraneo centrale ben 500 hanno interessato l'Italia; l'analisi dei movimenti focali indica che essi sono per lo più distribuiti lungo le aree interessate dalla tettonica alpina e appenninica, dove sono causati rispettivamente da movimenti lungo faglie. Nel Tirreno meridionale, la distribuzione degli ipocentri, fino ad una profondità di 500 chilometri indicherebbe la presenza di un piano di Benioff dato dalla subduzione della litosfera ionica. La seguente lista contiene la cronologia dei principali terremoti avvenuti in Italia divisa per voci.
Messina (AFI: [mesˈsiːna] ; Missina in siciliano; Μεσσήνη/Μεσσήνα in greco) è un comune italiano di 226 055 abitanti capoluogo dell'omonima città metropolitana in Sicilia. Sorge nei pressi dell'estrema punta nordorientale della Sicilia (Capo Peloro) sullo stretto che ne porta il nome. Il suo porto, scalo dei traghetti per il continente, è il primo in Italia per numero di passeggeri in transito. Messina è importante e storica sede universitaria, la locale Studiorum Universitas fu fondata nel 1548 da Sant'Ignazio di Loyola. Fondata dai Siculi con il nome di Zancle, che nella loro lingua significava falce, venne ripopolata da coloni della greci venendo rinominata Messana. Raggiunse l'apice della sua grandezza fra il tardo Medioevo e la metà del XVII secolo, quando contendeva a Palermo il ruolo di capitale del Regno di Sicilia. Messa a ferro e fuoco nel 1678 dopo una storica rivolta antispagnola che comportò l'annientamento della sua classe dirigente, venne gravemente danneggiata da un terremoto nel 1783. Fu assediata durante la rivoluzione siciliana del 1848 contro Ferdinando II di Borbone, subendo gravi danni. Nel 1908 un disastroso terremoto distrusse la città quasi per intero, provocando la morte di circa metà della popolazione. Ricostruita a partire dal 1912, spesso in stile Liberty, la città moderna si presenta con una maglia ordinata e regolare di vie ampie e rettilinee in direzione nord-sud.
Reggio di Calabria (AFI: [ˈrɛʤʤodikaˈlabrja] ; Rìggiu in dialetto reggino; Ρήγι, Rìghi in greco di Calabria), comunemente nota come Reggio Calabria, è un comune italiano di 173 873 abitanti, capoluogo dell'omonima città metropolitana, in Calabria. Primo comune per popolazione e unica città metropolitana della Regione, oltreché sede del Consiglio regionale della Calabria, è capofila della cosiddetta Grande Reggio, agglomerazione urbana che raccoglie i vari comuni della sponda calabrese dello stretto di Messina. Insieme all'area metropolitana di Messina, rappresenta il cuore dell'area metropolitana dello Stretto, una conurbazione frutto della continuità urbana, forte integrazione sociale ed economica tra i comuni delle due sponde dello stretto. Reggio Calabria possiede un museo archeologico nazionale, uno tra i più importanti in Italia, custode delle più importanti collezioni di reperti della Magna Grecia e dei Bronzi di Riace, divenuti tra i suoi simboli identificativi. Città più antica della Calabria greca, nonostante la sua storia trimillenaria - Ῥήγιον fu un'importante e fiorente colonia magnogreca - si presenta con un impianto urbano moderno, conseguente alla ricostruzione operata all'indomani dei catastrofici eventi sismici del 28 dicembre 1908, i quali distrussero gran parte dell'abitato.
Con terremoto della Calabria meridionale del 1783 (anche denominato terremoto di Reggio e Messina del 1783) si designa un intenso sciame sismico che colpì l'area dello stretto di Messina e la Calabria meridionale, culminando con 5 forti scosse, superiori a Mw 5,9, tra il 5 febbraio e il 28 marzo 1783. Fu la più grande catastrofe che colpì l'Italia meridionale nel XVIII secolo.Oltre a causare danni immensi – radendo al suolo le città di Reggio e Messina e provocando maremoti – il terremoto ebbe effetti duraturi sia a livello politico (l'istituzione della cassa sacra e il primo regolamento antisismico d'Europa), sia a livello economico e sociale.
Giuseppe Mercalli (Milano, 21 maggio 1850 – Napoli, 18 marzo 1914) è stato un geologo, sismologo, vulcanologo e sacerdote cattolico italiano, ideatore della scala Mercalli che misura l'intensità macrosismica di un terremoto attraverso l'osservazione dei danni e delle modificazioni ambientali prodotte da esso.
Un'eruzione di tipo vulcaniano è un'eruzione simile a quelle del vulcano Vulcano. Il termine "vulcaniano" è stato coniato da Giuseppe Mercalli per indicare le eruzioni avvenute fra il 1888 e il 1890 sull'isola di Vulcano. La sua descrizione dello stile di eruzione è ora usata in tutto il mondo per le eruzioni caratterizzate da una densa nuvola di cenere-pesante che esplode dal cratere e si innalza sopra di esso. Mercalli descrisse le eruzioni di tipo vulcaniano come "...Le esplosioni, come i cannoni, sparano ad intervalli irregolari...". La loro natura esplosiva è causata dalla grande quantità di silicio nel magma. Possono essere coinvolti quasi tutti i tipi di magma, ma il magma con circa il 55% o più di silicio (basalto-andesite) è il più comune. Con l'aumentare dei livelli di silicio aumenta la viscosità del magma, ciò significa aumentata esplosività. Esse di solito cominciano con un'eruzione freomagmatica che può essere estremamente rumorosa a causa del magma che sale e riscalda l'acqua nel terreno. È seguita di solito dalla liberazione esplosiva del cratere e la colonna eruttiva è dal grigio sporco al nero poiché rocce anticamente consumate sono lanciate fuori dal cratere. Mentre il cratere si pulisce, nuvole di cenere successive diventano grigio-bianche e cremose nel colore, con movimenti della cenere simili a quelli delle eruzioni pliniane.