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Dopo l'esperienza della Repubblica Romana e l'espulsione dal Granducato di Toscana, Luigi Domeniconi si offre come garante e gli consente di rientrare a Roma nel 1850 con la sua compagnia. La censura è stata ripristinata fino ad imporre regole al limite dell'assurdo. Le opere a sfondo patriotico vengono bandite, nei testi vengono proibite parole come Italia, nazione o patria, è vietato accostare in scena i colori bianco rosso e verde anche in modo indiretto o fortuito. Tutti i riferimenti a Dio o alla chiesa sono banditi, il suon dell' Ave Maria diventa le squilla della sera.
Siamo negli anni che precedono la prima guerra di indipendenza del 1848 e che seguono i moti del 1820-21 e del 1830-1831. Il sentimento nazionale ed anti-austriaco è vivo in tutta la penisola; Giuseppe Mazzini nel 1827 ha aderito alla carboneria ed è in esilio a Marsiglia, nel 1831 ha fondato la Giovine Italia, con una diffusione capillare del programma, il movimento si presenta come un primo partito politico italiano. Altra figura di spicco è il sacerdote torinese Vincenzo Gioberti, esiliato in Belgio nel 1833, è l'ispiratore della corrente di pensiero denominata neoguelfismo che nel Del primato morale e civile degli italiani del 1843 teorizza una Italia unita e confederata sotto la guida papale a differenza di Cesare Balbo più propenso nel vedere la guida della nuova Italia federata nella Casa Savoia. Il Regno di Sardegna è governato da Carlo Felice fino al 1831 con Carlo Alberto reggente dal 1821 e re dal 1831. Il Regno delle due Sicilie ha Francesco I fino al 1830 a cui succede Ferdinando II. Lo Stato Pontificio ha PIO VIII fino al 1830, Gregorio XVI fino al 1846 a cui succede PIO IX Il Regno del Lombardo-Veneto con Francesco I fino al 1835 a cui succede Ferdinando I. Il Granducato di Toscana ha dal 1824 Leopoldo II, di fatto unico stato non toccato dai moti rivoluzionari
Gustavo Salvini (Livorno, 24 maggio 1859 – Marina di Pisa, 6 luglio 1930) è stato un attore italiano di cinema e teatro.
Il Granducato di Toscana fu un antico Stato italiano esistito per duecentonovanta anni, tra il 1569 e il 1859, costituito con bolla emessa da papa Pio V il 27 agosto 1569, dopo la conquista della repubblica di Siena da parte della dinastia dei Medici, reggitori della Repubblica di Firenze, nella fase conclusiva delle guerre d'Italia del XVI secolo. Fino alla seconda metà del XVIII secolo fu uno stato confederale costituito dal Ducato di Firenze (detto "Stato vecchio") e dallo Stato Nuovo di Siena, in unione personale nel granduca. Il titolo traeva origine da quello del Ducato di Tuscia, poi Marca di Tuscia e quindi Margraviato di Toscana, titolo giuridico di governo del territorio di natura feudale in epoca longobarda, franca e post-carolingia. Dopo l'estinzione della dinastia medicea, nel 1737 subentrò la dinastia degli Asburgo-Lorena, che resse le sorti del granducato sino all'unità d'Italia, pur con l'interruzione dell'epoca napoleonica. Tra il 1801 ed il 1807, infatti, Napoleone Bonaparte occupò la Toscana e l'assegnò alla casata dei Borbone-Parma col nome di regno d'Etruria. Col crollo dell'impero napoleonico nel 1814, venne restaurato il granducato. Nel 1859 la Toscana venne occupata dalle truppe del regno di Sardegna e divennero note col nome di Province dell'Italia Centrale. La Toscana venne formalmente annessa al regno sardo nel 1860, come parte del processo di unificazione nazionale, con un referendum popolare che sfiorò il 95% dei si.
Arnolfo di Cambio, noto anche come Arnolfo di Lapo (Colle di Val d'Elsa, 1235 circa Firenze, 8 marzo 1302 circa), stato uno scultore, architetto e urbanista italiano attivo in particolare a Roma e a Firenze alla fine del Duecento e ai primi del secolo successivo.