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La psicopatia è un disturbo mentale caratterizzato da comportamento antisociale, deficit di empatia e di rimorso, emozioni nascoste, egocentrismo e inganno. Gli psicopatici hanno una forte propensione ad assumere comportamenti devianti e a compiere atti aggressivi nei confronti degli altri, nonché a essere orientati alla criminalità. Fino agli anni ottanta, la psicopatia era riferita ad un disturbo della personalità caratterizzato dall'incapacità di attaccamento e da un'anomalia del sistema di gestione delle emozioni. La pubblicazione del Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders (DSM-III) mutò il nome utilizzato per definire questo disturbo mentale in disturbo antisociale di personalità e incrementò il criterio diagnostico verso le scienze comportamentali. Il gruppo di lavoro sul DSM-5, comunque, consiglia una revisione del disturbo antisociale di personalità, in modo da includerlo nel "Antisocial/Psychopathic Type", con criteri diagnostici che diano più risalto ai modelli comportamentali.. Anche la tassonomia diagnostica dell'Organizzazione Mondiale della Sanità considera la psicopatia un disturbo della personalità con influenze antisociali. La psicopatia e i termini correlati, come “psicopatico”, sono ampiamente utilizzati dai professionisti della salute mentale e della criminologia. Lo psicologo Robert Hare, ha inventato la Hare Psychopathy Checklist una scala utile a differenziare il disturbo antisociale di personalità dalla psicopatia. Secondo alcuni studi, la diffusione del disturbo antisociale di personalità è due/tre volte maggiore rispetto alla psicopatia.
Il narcisismo maligno è una sindrome psicologica che comprende un mix estremo di narcisismo, comportamento antisociale, aggressività e sadismo. Il narcisista maligno è chiamato anche "narcisista perverso" o "manipolatore perverso". Grandioso, e sempre pronto ad aumentare i livelli di ostilità, il narcisista maligno mina le famiglie e le organizzazioni in cui è coinvolto, e "disumanizza" le persone con cui entra in relazione.
Per licantropia clinica, si intende una rara condizione mentale, con presenza di delirio di trasformazione somatica, che induce chi ne è affetto a credere di potersi trasformare in un animale. La sindrome costringe chi ne soffre a voler assomigliare ad un animale, spesso ad un lupo, nell'aspetto ma principalmente nel comportamento. Negli stadi più gravi i malati desiderano cibarsi di carne cruda, a volte umana, e di sangue. Il nome di questa sindrome è connesso con la condizione mitologica definita come licantropia, in cui la persona che ne è affetta si trasforma in un lupo. Fa parte della branca delle teriantropie (di cui rappresenta certamente la variante più diffusa) ovvero una psicopatia che costringe chi ne soffre a credersi un animale di una specie in particolare o meno (sono numerosi infatti i casi in cui i teriantropi non sono coscienti di una specifica identità animale ma si credono semplicemente degli Animali-Umani) Vi sono numerosi esempi di assassini psicopatici che hanno dilaniato i corpi delle proprie vittime coi denti e ne hanno addirittura mangiato il cuore, uno dei casi più noti fu quello del criminale Peter Stubbe.