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La storiografia romana deve ai Greci l'invenzione di questo genere letterario. I Romani ebbero grandi modelli su cui basare le loro opere, come Erodoto e Tucidide. I modelli storiografici romani sono comunque diversi da quelli greci, e esprimono preoccupazioni tipicamente romane. Il suo stile si basava sul modello secondo cui venivano registrati gli avvenimenti sugli Annali del Pontifex maximus (o Annales pontificum). Gli Annales pontificum includono una vasta gamma di informazioni, comprendenti documenti religiosi, nomi di consoli, morti di sacerdoti, elezioni di politici, trionfi di generali, importanti fenomeni naturali ecc. sulla vita della città. Tali documenti consistevano in una serie di tavolette di legno sbiancato, le Tabulae dealbatae (tavolette bianche), contenenti informazioni sull'origine della repubblica.
Se si eccettua l'accusa, non verificata, di ebrius (ubriacone) mossagli da Giulio Cesare, l'Uticense è descritto persino dalle fonti a lui ostili e dai suoi più aspri nemici come una figura di somma rettitudine, incorruttibile ed imparziale, molto scomodo per gli avversari. È mostrato come il campione delle prische virtù romane per antonomasia, uomo fuori del suo tempo, citato ogni qual volta si volevano lodare (o anche sbeffeggiare, come in Marziale) i Romani dei tempi eroici. Seguace della filosofia stoica e celebre oratore, Catone Uticense viene ricordato, oltre che per la sua caparbietà e tenacia, per essersi ribellato alla presa di potere da parte del suo rivale Cesare, preferendo il suicidio all'umiliazione di farsi graziare da Cesare e assistere alla fine dei valori repubblicani di Roma, che aveva sempre difeso.
«Carthago delenda est», abbreviato in «Delenda Carthago» («Cartagine deve essere distrutta») è una famosa frase latina pronunciata da Marco Porcio Catone, passato alla storia come «Catone il Censore», al termine di ogni suo discorso al Senato a partire dal suo ritorno dalla missione di arbitraggio tra i Cartaginesi e Massinissa (re di Numidia) avvenuta nel 157 a.C., praticamente fino alla sua morte nel 149 a.C.