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Questa voce raggruppa tutti i personaggi della serie di videogiochi Assassin's Creed, creata e sviluppata da Ubisoft Montreal.
Novara (Nuara in dialetto novarese e in dialetto lombardo occidentale, Noara in piemontese) è un comune italiano di 102 419 abitanti, capoluogo dell'omonima provincia in Piemonte, seconda città della Regione per numero di abitanti dopo Torino. È crocevia di importanti traffici commerciali tra gli assi viari che congiungono il triangolo industriale Torino-Milano-Genova alla Svizzera. È un importante polo industriale e commerciale favorita dalla sua posizione strategica. Simbolo cittadino è la cupola della Basilica di San Gaudenzio di Alessandro Antonelli. A Novara ha sede l'Università degli Studi del Piemonte Orientale, struttura tripolare condivisa con Alessandria e Vercelli.
Antonio Santi Giuseppe Meucci (Firenze, 13 aprile 1808 – New York, 18 ottobre 1889) è stato un inventore italiano, celebre per lo sviluppo di un dispositivo di comunicazione vocale accreditato da diverse fonti come il primo telefono, il cosiddetto telettrofono. Il brevetto del telefono fu ufficialmente intestato per la prima volta ad Alexander Graham Bell, che è anche noto nella cultura popolare mondiale e nella comunità scientifica internazionale come l'inventore dell'apparecchio. Una risoluzione approvata dalla Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti d'America l'11 giugno 2002 ha chiesto di riconoscere il lavoro e i contributi di Meucci verso l'invenzione del telefono, pur non accreditandolo ufficialmente come suo brevettatore. Numerose enciclopedie, soprattutto italiane, accreditano Meucci come l'inventore del telefono, solo in tempi recenti l'opinione maggioritaria internazionale gli riconosce in maniera crescente questo merito. Meucci non si limitò solo all'invenzione del telettrofono, ma propose numerose innovazioni tra cui le candele steariche, oli per vernici e pitture, bevande frizzanti, condimenti per pasta e riso, una tecnica per ottenere pasta cellulosica di buona qualità.
Ibla è il nome di diversi antichi siti preistorici della Sicilia orientale appartenuti con ogni probabilità al popolo dei Siculi, i quali ebbero persino un re che portò tale appellativo: re Iblone. Da Ibla deriva il nome dei monti Iblei e del miele ibleo (che in tali monti si produceva e si produce tutt'oggi). Gli Iblei veneravano una dea della quale sfugge il nome, ma che ha conservato l'appartenenza al suo popolo e per questo nota come dea Iblea (una sorta di Grande Madre, signora della primavera o signora degli inferi, identificata alle volte con Persefone, altre volte con Flora o con Artemide). La collocazione di questi centri arcaici - che al plurale assumono la denominazione di Ible -, noti alle fonti antiche, è divenuta oggetto di dibattito tra gli studiosi moderni, poiché non vi sono prove certe che possano permettere la loro identificazione con l'area di alcune odierne città siciliane. Una sola Ibla, o meglio una sua diretta discendente, è stata fino a oggi con certezza identificata: si tratta di Megara Iblea, così chiamata, secondo la tradizione, dai Greci di Megara in onore di Iblone, che concesse la terra per stabilirvi la loro colonia attica; i suoi resti sono stati rinvenuti nelle immediate vicinanze di Augusta (facente parte odiernamente del libero consorzio comunale di Siracusa). Secondo le fonti di Strabone e di Eforo di Cuma Megara Iblea si chiamerebbe così non per via di Iblone, ma piuttosto perché sorta sulle rovine di un'antica Ibla (Megara Iblea venne rasa al suolo una prima volta dagli antichi Siracusani nell'anno 481 a.C., poi da questi ricostruita sotto il regno di Timoleonte e definitivamente distrutta da Marco Claudio Marcello nell'anno 212 a.C.). Resta decisamente il mistero più assoluto sulle restanti Ible, denominate da Stefano di Bisanzio con l'appellattivo di Ibla la Major (detta anche Magna), Ibla la Minor e Ibla la Parva. Tuttavia, un geografo tedesco del XVI secolo, Filippo Cluverio, asserì di aver identificato la Ibla Minor (ovvero l'Ibla Erea menzionata nell'Itinerario antonino e nella Tabula Peutingeriana), collocandola presso il sito archeologico di Ragusa, la quale, a seguito di ciò, ha nel XX secolo intitolato il suo centro storico Ragusa Ibla. La conclusione alla quale giunse il Cluverio viene però ancora considerata incerta, poiché dubbiosa è stata definita la traduzione che egli mise in opera e la sua conseguente connessione con il passato siculo del ragusano. Non si conosce nemmeno quale sia il sito dell'Ibla nella quale perse la vita il tiranno Ippocrate di Gela; ucciso in battaglia dal popolo degli Iblei. Così come si ignora dove si trovino i resti dell'Ibla che Tucidide chiamò Galeotide, o Geleatide (e se essa sia la medesima Ibla che mise fine alle gesta di Ippocrate), che venne attaccata dalla capitale dell'Attica, l'antica Atene, e da questa seppe difendersi durante la tentata invasione siciliana, nel contesto della guerra peloponnesiaca. Oltre Ragusa, le città che spesso sono state accostate con le antiche Ible sono: Paternò, Santa Maria di Licodia nel catanese, Avola, Pantalica e Melilli (la più vicina a Megara Iblea) nel siracusano, Piazza Armerina nell'ennese.
Erasmo da Rotterdam, in latino Desiderius Erasmus Roterodamus (Rotterdam, 27 ottobre 1467 Basilea, 12 luglio 1536), stato un teologo, umanista, filosofo e saggista olandese. Ammiratore di Lorenzo Valla, Erasmo venne influenzato nella sua formazione anche dal movimento religioso della Devotio moderna (che significa letteralmente "Devozione moderna" ossia "religiosit di nuovo tipo"), che, diffuso nei Paesi Bassi da Geert Groote nel XIV secolo, assunse come modello diretto della vita quotidiana la vita di Cristo e sostenne la lettura personale della Bibbia. Firm i suoi scritti con lo pseudonimo di Desiderius Erasmus. La sua opera pi conosciuta l'Elogio della follia. considerato il maggiore esponente del movimento dell'Umanesimo cristiano.
La Colombia (pronuncia italiana /ko'lombja/, pronuncia spagnola [ko̞ˈlõ̞mbjä]), formalmente Repubblica di Colombia (República de Colombia), è uno Stato della regione nord-occidentale dell'America Meridionale, la cui superficie è di 1 141 748 km² (2 070 408 km² se si aggiungono i 928 660 km² di estensione marittima). Delimitata a est da Venezuela e Brasile, a sud da Perù ed Ecuador e a nord-ovest da Panama, dal Mar dei Caraibi a nord e dal Pacifico a ovest, è l'unico paese sudamericano ad affacciarsi sui due oceani che bagnano il continente; fanno parte della Colombia le isole dell'arcipelago di San Andrés, Providencia e Santa Catalina; è il sesto Paese più esteso dell'America e il quarto per popolazione. La capitale è Bogotà. Il territorio che comprende l'attuale Colombia fu originariamente abitato da tribù di amerindi che migrarono dall'America Centrale e dai Caraibi. Le tribù principali furono muisca, quimbaya, tairona e zenu, appartenenti alle famiglie delle lingue arawakana, chibcha e caribe. Parte del sud fu abitato dagli Inca. Nel XV secolo i conquistadores spagnoli occuparono e colonizzarono il territorio istituendovi il vicereame della Nuova Granada. Nel 1819, con le campagne di Simón Bolívar, la Colombia ottenne l'indipendenza dalla Spagna insieme alle attuali Panama, Venezuela ed Ecuador, unite in una repubblica chiamata Gran Colombia. Tuttavia già nel 1830 la Grande Colombia si divise in seguito a guerre intestine che portarono alla separazione delle attuali Venezuela ed Ecuador. I territori oggi noti come Colombia e Panama emersero come Repubblica della Nuova Granada, successivamente si federarono con la Confederazione Granadina nel 1858, per formare poi gli Stati Uniti di Colombia nel 1863, fino al consolidamento dell'attuale repubblica centralista nel 1886. Nel 1903, dopo la Guerra dei mille giorni, si arrivò alla secessione del dipartimento di Panama. Nel 1932 la Colombia fu coinvolta in una guerra contro il Perù per la contesa di un vasto territorio denominato trapezio amazzonico, che fu risolta attraverso la mediazione della Società delle Nazioni. Nel 1948 incominciò un'epoca di tumulti sociali che condusse a una guerra civile la quale sfociò nell'attuale conflitto armato tra il governo e le formazioni paramilitari da un lato e trafficanti di droga e la guerriglia comunista dall'altro, e che produce come conseguenza decine di migliaia di morti, feriti, persone scomparse e milioni di sfollati, classificando la Colombia come uno dei Paesi più violenti del mondo e uno dei maggiori esportatori di droghe. Nonostante ciò la Colombia ha avuto istituzioni relativamente stabili, fatta eccezione per gli anni tra il 1953 e il 1957 in cui sperimentò un colpo di Stato militare che portò al governo del generale Rojas Pinilla. La Colombia è all'inizio del XXI secolo una potenza di media grandezza, con il PIL al terzo posto fra i paesi del Sud america, in cui è significativa la produzione di caffè e l'esportazione di fiori, carbone e petrolio. La maggioranza del bilancio dello Stato è assorbito dalle spese militari, che sostengono l'esercito più numeroso del continente in rapporto alla popolazione, il quale è impegnato nel conflitto armato contro le due guerriglie colombiane attualmente attive: le Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia (FARC) e l'Esercito di Liberazione Nazionale (ELN). Presenta una grande diversità culturale e una delle più ampie biodiversità del pianeta. La Colombia è una repubblica unitaria di tipo presidenziale; il potere legislativo è esercitato dal Congresso, composto da Senato (102 senatori) e Camera di consiglio (166 deputati).
Colombano (in gaelico: Colum Bán, «colomba bianca»; latino: Columbanus; Monte Leinster, 540 circa – Bobbio, 23 novembre 615) è stato un monaco missionario ed evangelizzatore irlandese, uomo di azione ed abile diplomatico, noto per aver fondato da abate numerosi monasteri e chiese in Europa. È venerato come santo dalla Chiesa cattolica, dalle Chiese ortodosse e dalla Chiesa anglicana. È conosciuto anche con altri nomi, impropri e più rari, quali san Colombano di Luxeuil (in Francia) o san Columba il Vecchio o San Collin in certe zone Irlandesi. Tramite le sue numerose fondazioni contribuì alla diffusione in Europa del monachesimo irlandese. Stabilì una regola monastica che in seguito fu assimilata a quella benedettina e poi definitivamente abrogata anche formalmente nel 1448 da papa Niccolò V. Introdusse con il Paenitentiale l'uso della confessione privata in sostituzione di quella pubblica per il sacramento della penitenza. Papa Benedetto XVI lo ha definito "santo europeo". Infatti San Colombano stesso scrisse in una lettera che gli europei dovevano essere un unico popolo, un "corpo solo" che viene unito da radici cristiane in cui le barriere etniche e culturali vanno superate; inoltre usò per la prima volta l'espressione latina totius Europae. È santo patrono dei motociclisti.
Nella mitologia greca, Archia era il nome del mitico fondatore (ecista) di Siracusa.
Albidòna (IPA: [ˌal.bi.ˈdoː.na] Albïdònë [ˌal.bə.ˈdoːnə] in dialetto albidonese o l'Aguïdònë [ˌlːaɣwəˈdoːnə] in dialetto arcaico, forma ormai desueta) è un comune italiano di 1228 abitanti della provincia di Cosenza in Calabria. Si trova nell'Alto Ionio Cosentino e fino a qualche anno fa faceva parte della soppressa comunità montana Alto Ionio, della quale era il terzo comune sia per estensione che per popolazione. Secondo fonti antiche, Albidona sorge nei pressi delle rovine dell'antica città magno-greca Leutarnia, fondata dall'indovino Calcante, esule della guerra di Troia. Le sue origini storiche risalgono almeno all'XI secolo: fra i suoi primi feudatari figura anche il poeta Ruggiero d'Amico, giustiziere e poi cospiratore di Federico II di Svevia ed esponente della scuola poetica siciliana; fra gli ultimi, compare Ottavio Mormile, ministro degli esteri di Gioacchino Murat. Il comune è centro di notevole interesse geologico, legato principalmente agli studi sulla formazione del flysch di Albidona, una conformazione che si estende lungo tutto il territorio di confine tra Calabria e Basilicata. Inoltre, gode di modesta rilevanza gastronomica, legata soprattutto al salame crudo di Albidona, inserito nella lista dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani della regione Calabria.Il comune ospita uno dei primi monumenti ai caduti di tutte le guerre eretti in Calabria (1966). Dal 2019 fa parte della rete Borghi Autentici d'Italia.