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Questa voce raggruppa tutti i personaggi della serie di videogiochi Assassin's Creed, creata e sviluppata da Ubisoft Montreal.
Maria Tecla Artemisia Montessori, nota come Maria Montessori (Chiaravalle, 31 agosto 1870 – Noordwijk, 6 maggio 1952) è stata un'educatrice, pedagogista, filosofa, medico, neuropsichiatra infantile e scienziata italiana, internazionalmente nota per il metodo educativo che prende il suo nome, adottato in migliaia di scuole materne, elementari, medie e superiori in tutto il mondo; fu tra le prime donne a laurearsi in medicina in Italia.
Una lettera (dal latino litterae -arum) o missiva è una comunicazione scritta fatta pervenire ad una o più persone interessate, in un determinato contesto o rapporto o per raccontare fatti avvenuti recentemente. Una lettera scritta in forma letteraria come lettera aperta si dice epistola e un libro formato da una raccolta di lettere si chiama epistolario.
L'Attico è una galleria d'arte contemporanea italiana che si distinse come galleria d'avanguardia negli anni sessanta e settanta e per aver contribuito al successo di molti artisti tra cui Pino Pascali, Jannis Kounellis, Gino De Dominicis e Luigi Ontani. La galleria L'Attico è diretta da Fabio Sargentini ed è attiva dal 1957 a Roma. Nel 2010 il MACRO ha presentato una mostra che ne ripercorre l'attività culturale e artistica del periodo compreso tra il 1966 e il 1978.
Giose Rimanelli (Casacalenda, 28 novembre 1925 – Lowell, 6 gennaio 2018) è stato uno scrittore, poeta e saggista statunitense nato e vissuto in Italia fino al 1960 e poi negli Stati Uniti d'America dal 1960 fino alla morte a 91 anni.
Gianni Sassi (Varese, 8 settembre 1938 – Milano, 14 marzo 1993) è stato un produttore discografico, imprenditore e fotografo italiano.
Il Futurismo è stato un movimento letterario, culturale, artistico e musicale italiano dell'inizio del XX secolo, nonché la prima avanguardia europea. Ebbe influenza su movimenti affini che si svilupparono in altri paesi d'Europa, in Russia, Francia, negli Stati Uniti d'America e in Asia. I futuristi esplorarono ogni forma di espressione, dalla pittura alla scultura, alla letteratura (poesia e teatro), la musica, l'architettura, la danza, la fotografia, il cinema e persino la gastronomia. La denominazione del movimento si deve al poeta italiano Filippo Tommaso Marinetti.
Benito Amilcare Andrea Mussolini, noto anche con il solo appellativo di Duce (Dovia di Predappio, 29 luglio 1883 – Giulino, 28 aprile 1945), è stato un politico, militare, giornalista e dittatore italiano. Fondatore del fascismo, fu presidente del Consiglio del Regno d'Italia dal 31 ottobre 1922 al 25 luglio 1943. Nel gennaio 1925 assunse de facto poteri dittatoriali e dal dicembre dello stesso anno acquisì il titolo di capo del governo primo ministro segretario di Stato. Dopo la guerra d'Etiopia, aggiunse al titolo di duce quello di "Fondatore dell'Impero" e divenne Primo Maresciallo dell'Impero il 30 marzo 1938. Fu capo della Repubblica Sociale Italiana dal settembre 1943 al 27 aprile 1945. Esponente di spicco del Partito Socialista Italiano, fu nominato direttore del quotidiano di partito Avanti! nel 1912. Convinto anti-interventista negli anni della guerra italo-turca e in quelli precedenti la prima guerra mondiale, nel 1914 cambiò opinione, dichiarandosi a favore dell'intervento in guerra. Trovatosi in netto contrasto con la linea del partito, si dimise dalla direzione dell'Avanti! e fondò Il Popolo d'Italia, schierato su posizioni interventiste, venendo quindi espulso dal partito socialista. Nell'immediato dopoguerra, cavalcando lo scontento per la "vittoria mutilata", fondò i Fasci italiani di combattimento (1919), poi divenuti Partito Nazionale Fascista nel 1921, e si presentò al Paese con un programma politico nazionalista e radicale. Nel contesto di forte instabilità politica e sociale successivo alla Grande Guerra, puntò alla presa del potere; forzando la mano alle istituzioni, con l'aiuto di atti di squadrismo e d'intimidazione politica che culminarono il 28 ottobre 1922 con la marcia su Roma, Mussolini ottenne l'incarico di costituire il Governo (30 ottobre). Dopo il contestato successo alle elezioni politiche del 1924, instaurò nel gennaio 1925 la dittatura, risolvendo con forza la delicata situazione venutasi a creare dopo l'assassinio di Giacomo Matteotti. Negli anni successivi consolidò il regime, affermando la supremazia del potere esecutivo, trasformando il sistema amministrativo e inquadrando le masse nelle organizzazioni di partito. Nel 1935 intraprese l'attacco e l'occupazione dell'Etiopia, provocando l'isolamento internazionale dell'Italia. Appoggiò quindi i franchisti nella guerra civile spagnola e si avvicinò alla Germania nazionalsocialista di Adolf Hitler, con il quale stabilì un legame che culminò con il Patto d'Acciaio nel 1939. È in questo periodo che furono approvate in Italia le leggi razziali. Nel 1940, ritenendo ormai prossima la vittoria della Germania, decise per l'ingresso dell'Italia nella seconda guerra mondiale. In seguito alle disfatte subite dalle Forze Armate italiane e alla messa in minoranza durante il Gran Consiglio del Fascismo (ordine del giorno Grandi del 24 luglio 1943), fu arrestato per ordine del Re (25 luglio) e successivamente tradotto a Campo Imperatore. Liberato dai tedeschi, e ormai in balia delle decisioni di Hitler, instaurò nell'Italia settentrionale la Repubblica Sociale Italiana. In seguito alla definitiva sconfitta delle forze italotedesche, abbandonò Milano la sera del 25 aprile 1945, dopo aver invano cercato di trattare la resa. Il tentativo di fuga si concluse il 27 aprile con la cattura da parte dei partigiani a Dongo, sul lago di Como. Fu fucilato il giorno seguente insieme alla sua amante Claretta Petacci.
Con la denominazione di arte pubblica (in inglese public art) si indica una specifica modalità di presentazione e fruizione dell'arte che entra nel tessuto sociale e nella struttura urbana della città. Portare l'arte sul territorio pubblico rappresenta l'occasione di far uscire la creatività dai luoghi ad essa deputati, di porla a stretto contatto con un pubblico ampio e allo stesso tempo di caratterizzare o rivalutare l'ambiente cittadino. Le opere sono pensate appositamente per il luogo, ossia sono site-specific, e non sono staccate da esso da alcun piedistallo: l'arte pubblica inizia infatti ad essere realizzata a partire dagli anni settanta, nel momento della crisi della concezione urbanistica moderna, e si allontana dall'idea di monumento in quanto ha fini comunicativi e mai celebrativi. Un esempio è "Ago, filo e nodo" di Claes Oldenburg e Coosje van Bruggen in piazza Luigi Cadorna a Milano, un enorme ago conficcato nella pavimentazione della piazza. Gli artisti italiani che hanno realizzato opere d'arte pubblica sono Mario Merz, Mimmo Paladino (famosa la sua Montagna di Sale in Piazza Plebiscito a Napoli, nel 1995, nella duplicazione dell'installazione originale, ubicata a Gibellina in Sicilia, nel 1990), Mauro Staccioli, Vito Acconci, Franco Summa, Alberto Garutti, Giulio Paolini, Massimo Ghiotti, Antonio Paradiso, Hidetoshi Nagasawa, Ugo Marano, Riccardo Dalisi, Antonio Trotta (con il suo "Monumento alla Resistenza" realizzato a La Spezia nel 2005), Angelo Riviello (con la "Fontana della Chiena" nel dopo-sisma del 1980, in Piazza Melchiorre Guerriero a Campagna (SA).Tra i giovani più attivi in questo ambito sono Carlo Buzzi, Maurizio Cattelan, Loris Cecchini, Andreco, Stefano Cagol e molti altri. È evidente che per la sua modalità pubblica, l'opera deve possedere le caratteristiche di riconoscibilità e di collocabilità nel tessuto urbano, e quindi fare i conti con il contesto paesaggistico, territoriale e in definitiva urbanistico nel senso più completo del termine. Storicamente l'opera pubblica è stata un facile strumento di produzione del consenso, di celebrazione di eventi o di personaggi appartenenti alle classi alte, per la consacrazione della loro autorità. Questi fattori rendono estremamente complicata la progettazione delle opere pubbliche, in quanto l'artista deve tenere conto della situazione reale in cui va ad intervenire. Sul territorio sono ovviamente presenti tutte le contraddizioni prodotte dalla nostra società, come l'espulsione dei ceti più deboli dai centri urbani, la marginalizzazione delle periferie anche dal punto di vista culturale, le questioni inter-etniche che esplodono con l'aumento dell'immigrazione extracomunitaria, la centralità nei meccanismi economici della rendita fondiaria, ecc. L'artista che si cimenta con la progettazione dell'arte pubblica deve necessariamente compiere scelte difficili, fra le tensioni verso il proprio riconoscimento pubblico e il reale coinvolgimento dei fruitori dell'opera. Scelte difficili come quelle dell'urbanista, che quasi sempre nel tempo vengono violate dal potere istituzionale in nome dello sviluppo. Il dibattito sulle problematiche inerenti l'arte pubblica è ripreso a partire dall'inizio del nuovo millennio, con l'acuirsi delle contraddizioni sociali e l'aumento problematico dell'immigrazione. Numerose riflessioni si stanno consolidando nel dibattito fra i critici, gli artisti e gli esperti d'arte che sulla scorta delle loro esperienze provano a dare delle risposte parziali agli interrogativi più impellenti.