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La Valdinievole (o, in altra grafia, Val di Nievole: in ogni caso, la pronuncia è [(ˌ)valdiˈnjɛːvole]) è una regione della Provincia di Pistoia sud-occidentale, al confine con le province di Lucca e di Firenze.
La Svizzera Pesciatina, o più anticamente Valleriana, è una caratteristica zona toscana che si estende sull'Appennino Pistoiese. Occupa gran parte dell'area montana del comune di Pescia, oltre ad alcune zone marginali del comune di San Marcello Piteglio, in provincia di Pistoia. La pubblicistica locale fa arbitrariamente risalire il suo nome al ginevrino Jean Charles Léonard Simonde de Sismondi, che avrebbe riconosciuto nella zona una somiglianza con i monti della sua terra natale, la Svizzera.
Pontito (si pronuncia Pontìto, põnˈtito) è una frazione del comune di Pescia, in provincia di Pistoia, Toscana. È una delle località dette Dieci castella della Valleriana, altrimenti denominata Svizzera Pesciatina. Il borgo si trova arroccato su di un colle a 745 metri d'altitudine, ed è caratterizzato da una forma urbana "a campana", ricavata in conformità alle caratteristiche della collina su cui è sorto. Nel 1763 vi nacque lo scrittore Lazzaro Papi.
Pietrabuona è una frazione del comune di Pescia, in provincia di Pistoia, Toscana. È una delle località dette Dieci castella della Valleriana, altrimenti detta Svizzera Pesciatina.
Licio Gelli (Pistoia, 21 aprile 1919 Arezzo, 15 dicembre 2015) stato un imprenditore e faccendiere italiano, principalmente noto come Maestro venerabile della loggia massonica P2. stato condannato per depistaggio delle indagini della strage di Bologna del 1980 e per la bancarotta fraudolenta del Banco Ambrosiano. Dopo essere stato detenuto in Svizzera e Francia, ha vissuto ad Arezzo, a Villa Wanda.
I guelfi bianchi e i guelfi neri furono le due fazioni in cui si divisero intorno alla fine del XIII secolo i guelfi di Firenze, ormai il partito egemonico in città dopo la cacciata dei ghibellini. Le due fazioni lottavano per l'egemonia politica, e quindi economica, in città. A livello della situazione extracittadina, seppur entrambe sostenitrici del papa, erano opposte per carattere politico, ideologico ed economico. I guelfi bianchi, favorevoli alla signoria, erano un gruppo di famiglie aperte alle forze popolari, perseguivano l'indipendenza politica ed erano fautori di una politica di maggior autonomia nei confronti del pontefice, rifiutandone l'ingerenza nel governo della città e nelle decisioni di varia natura. I guelfi neri, invece, che rappresentavano soprattutto gli interessi delle famiglie più ricche di Firenze, erano strettamente legati al papa per interessi economici e ne ammettevano il pieno controllo negli affari interni di Firenze, incoraggiando anche l'espansione dell'autorità pontificia in tutta la Toscana. La rivalità tra i guelfi bianchi e i guelfi neri fu al centro della vita sociale e politica, tra la fine del XIII secolo e il primo decennio del Trecento a Firenze, a Pistoia e in altre città della Toscana. Episodi storici legati ai contrasti nati all'interno del Partito guelfo sono ampiamente trattati nella Divina Commedia, che proprio in quegli anni veniva scritta da Dante Alighieri.
Benedetta Carlini (Vellano, 1591 – Pescia, 1661) è stata una mistica e suora cattolica italiana lesbica, vissuta all’epoca della Controriforma. Principale fonte sulla sua vita è il testo di Judith Brown Atti impudici (pubblicato nel 1986), che ha discusso le vicende che hanno portato ad un'ampia discussione sulla sessualità, sul lesbismo e sul misticismo delle donne. La drammaturga e regista canadese Rosemary Rowe ha scritto una commedia sulla sua relazione con Suor Bartolomea, "Benedetta Carlini: Suora lesbica del Rinascimento italiano".