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Lorenzo (Lorenzino) di Pierfrancesco de' Medici, detto anche Lorenzaccio (Firenze, 22 marzo 1514 – Venezia, 26 febbraio 1548), è stato un politico, scrittore e drammaturgo italiano, esponente del ramo cadetto Popolano (o Trebbio) della famiglia Medici. È passato alla storia soprattutto come l'assassino di suo cugino, il duca di Firenze Alessandro de' Medici..
L'alluvione di Firenze del 4 novembre 1966 fa parte di una serie di straripamenti del fiume Arno che hanno mutato, nel corso dei secoli, il volto della città di Firenze. Avvenuta nelle prime ore di venerdì 4 novembre 1966 fu uno dei più gravi eventi alluvionali accaduti in Italia, a seguito di un'eccezionale ondata di maltempo che causò forti danni non solo a Firenze, ma anche a Pisa, in gran parte della Toscana e, più in generale, in tutto il Paese. Diversamente dall'immagine che in generale si ha dell'evento, l'alluvione non colpì solo il centro storico di Firenze, ma l'intero bacino idrografico dell'Arno, sia a monte sia a valle della città. Sommersi dalle acque furono anche diversi quartieri periferici della città come Rovezzano, Brozzi, Peretola, Quaracchi, svariati centri del Casentino e del Valdarno in Provincia di Arezzo, del Mugello (dove straripò anche il fiume Sieve), alcuni comuni periferici come Campi Bisenzio, Sesto Fiorentino, Lastra a Signa e Signa (dove strariparono i fiumi Bisenzio ed Ombrone Pistoiese e praticamente tutti i torrenti e fossi minori) e varie cittadine a valle di Firenze, come Empoli e Pontedera. Dopo il disastro, le campagne rimasero allagate per giorni, e molti comuni minori risultarono isolati e danneggiati gravemente. Nelle stesse ore, sempre in Toscana, una devastante alluvione causò lo straripamento del fiume Ombrone, colpendo gran parte della piana della Maremma e sommergendo completamente la città di Grosseto. Nel frattempo, altre zone d'Italia vennero devastate dall'ondata di maltempo: molti fiumi del Veneto, come il Piave, il Brenta e il Livenza, strariparono, e ampie zone del Polesine furono allagate portando anche all'alluvione di Venezia; in Friuli lo straripamento del Tagliamento coinvolse ampie zone e comuni del suo basso corso, come Latisana; in Trentino la città di Trento fu investita pesantemente dallo straripamento dell'Adige.
Scipione Ammirato (Lecce, 7 ottobre 1531 – Firenze, 31 gennaio 1600) è stato uno storico, genealogista e letterato italiano, tra i massimi teorizzatori della ragion di Stato del suo tempo, esponente del tacitismo (fu commentatore degli scritti di Publio Cornelio Tacito), da lui interpretato in chiave antimachiavellica.I suoi Discorsi sopra Cornelio Tacito ebbero vasta risonanza europea e furono ripubblicati più volte in Italia, Francia e Germania e tradotti in francese e latino. Nelle successive versioni di Jean Baudouin (1618) e Laurent Melliet (1619), i Discorsi contribuirono non poco all'innesto del tacitismo all'interno della cultura francese.L'Ammirato è giudicato storico «esatto, oculato, scrupoloso nel ricercare ed interpretare vecchie cronache e documenti d'archivio» che «nella Storia fiorentina (1600), negli Opuscoli e nelle genealogie d'illustri famiglie, prelude all'odierno metodo d'usar le fonti storiche: i voluti errori, le ingegnose iperboli del Machiavelli, che aveva narrato in parte gli stessi fatti, lo scandalizzavano. Perciò egli s'innalza su tutti gli storiografi di quest'età che scrissero in volgare».
Piazza Giovanni Bovio, a Piombino, è posta sulla punta del suo promontorio. La piazza si trova in fondo all'asse cittadino di viale del Popolo-viale Vittorio Emanuele II ed è dotata di una vasta terrazza artificiale protesa sul mare, che ne abbraccia tre lati. Fu creata negli anni venti del Novecento demolendo, nella parte terminale, l'antica Rocchetta (fortilizio del XII Secolo su fondamenta etrusche) da dove si dipartivano le mura urbane e sfruttando, adattandoli, gli antichi contrafforti. La terrazza, di forma peninsulare, segue la conformazione della scogliera e permette di ammirare un'amplissima vista sul canale di Piombino, spaziando su gran parte dell'Arcipelago toscano e, nelle giornate limpide, fino alla Corsica e Giannutri. Vicinissima è la massa montuosa dell'isola d'Elba, mentre i due isolotti più in prossimità sono Cerboli e Palmaiola; le altre isole visibili sono il Giglio, Montecristo e Capraia. Fino a qualche anno fa, un grande pannello calpestabile illustrava la cartina dell'area visibile. In occasione del rifacimento della piazza, tale pannello è stato sostituito da una rosa dei venti in marmi policromi. È possibile ora riconoscere le isole visibili grazie a dei cartelli in plastica trasparente apposti in angoli strategici della piazza. All'estremità della terrazza si trova il faro della Rocchetta, a forma di torretta in stile neomedievale. Passando accanto al palazzo Appiani si può raggiungere il Porticciolo.
Il Pane Toscano DOP è una tipologia di pane tipica della regione Toscana, riconosciuta con il marchio di denominazione di origine protetta. Ciò che lo contraddistingue maggiormente è il fatto di essere completamente privo di sale e con un sapore della mollica leggermente acidulo. La produzione di pane insipido, detto anche pane sciocco o sciapo, è peraltro diffusa anche in altre zone d'Italia, tra cui l'Umbria, la Tuscia Viterbese, le Marche, il Teramano, la Romagna Toscana ed alcuni comuni dell'Appennino bolognese prossimi al confine con la Toscana.
Palazzo Maccari si trova in via Vittorio Emanuele II, 1, angolo via Biagio di Montluc a Siena.
I marchesi Bourbon del Monte Santa Maria furono una delle casate toscane più importanti del Medioevo, che successivamente si diramò anche in Umbria e nelle Marche, e fra le più importanti famiglie aristocratiche del principato mediceo. La denominazione di Marchesi Dal Monte Santa Maria è documentata dal 1114; il prenome Bourbon, aggiunto più tardi (forse dal XIII secolo), è da porre probabilmente in relazione con la presenza nello stemma di tre gigli come segno di appartenenza alla parte guelfa.