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Pietro Paoli (Livorno, 2 marzo 1759 – Firenze, 21 febbraio 1839) è stato un matematico italiano.Dapprima studiò presso i gesuiti di Livorno, successivamente dal 1774 frequentò l'Università di Pisa con l'intenzione di studiare giurisprudenza. Tuttavia i suoi interessi si spostarono sulle scienze fisiche e matematiche, in cui si laureò nel 1778. Dopo un periodo di insegnamento presso il ginnasio di Mantova, nel 1782 fu chiamato a ricoprire la cattedra di Matematiche elementari presso l'Università di Pavia. Tenne l'incarico per due anni, quando il 23 ottobre 1784 venne nominato dal Granduca Leopoldo II professore di Algebra presso l'Università di Pisa. Si occupò di geometria analitica, analisi, equazioni differenziali ordinarie e parziali. Nei suoi lavori Paoli dimostra di possedere una profonda e completa conoscenza delle opere di Lagrange, Laplace e Monge. Tra le pubblicazioni di Paoli si menzionano: "Liburnensis Opuscula analytica" (1780); "Ricerche sulle serie" (1788), che corregge un errore presente in un articolo sulle serie pubblicato da Laplace nel 1779; "Della integrazione dell'equazioni a differenze parziali finite ed infinitesime" (1800); "Sulle oscillazioni di un corpo pendente da un filo estendibile memoria" (1815), e "Sull'uso del calcolo delle differenze finite nella dottrina degl'integrali definiti memoria" (1828). La prima di queste pubblicazioni, il libro "Opuscula analytica", fu pubblicata in prima edizione nel 1780, e dedicata al Granduca Leopoldo II. Una seconda edizione di questo libro venne pubblicata nel 1783. Inoltre, nel 1793, pubblicò il libro "Memorie sul Calcolo Integrale e sopra alcuni Problemi Meccanici". Questo testo fu basato sulle idee di Leonhard Euler, Alexis Fontaine des Bertins e del matematico Marquis de Condorcet.
Giovanni Battista Gastone de' Medici, meglio noto come Gian Gastone (Firenze, 25 maggio 1671 – Firenze, 9 luglio 1737), figlio di Cosimo III de' Medici e Margherita Luisa d'Orléans, è stato il settimo Granduca di Toscana, ultimo Granduca appartenente alla dinastia dei Medici. Come principe cadetto, Gian Gastone non ebbe un ruolo preminente nella politica toscana fino al fallimento del matrimonio del fratello maggiore Ferdinando, quando il giovane fu fatto sposare nel 1697 alla principessa Anna Maria Francesca di Sassonia-Lauenburg. Gian Gastone, uomo mite, colto, amante della pace e apertamente omosessuale, mal si trovò con la moglie, caratterialmente agli antipodi. Datosi all'alcolismo e a vizi sfrenati per sopperire alla malinconia di cui soffriva, Gian Gastone successe al padre nel 1723 al trono di Toscana, ormai oggetto di mercanzia delle grandi potenze europee per mancanza di eredi della casata medicea. Nei suoi quattordici anni di regno, nonostante il cattivo stato di salute, tentò di rimediare al malgoverno paterno, stabilendo la separazione tra Chiesa e Stato, ridando vitalità alla cultura e abbassando le tasse. Costretto a dichiarare erede prima don Carlos dalla Spagna, e poi Francesco Stefano di Lorena dall'Austria, Gian Gastone non seppe tenere una politica estera indipendente, lasciando la Toscana in eredità agli Asburgo-Lorena.
La sesta riunione degli scienziati italiani fu un incontro dei principali studiosi provenienti dai diversi Stati della penisola italiana svoltosi a Milano nel 1844.
Riccardo Felici (Parma, 11 giugno 1819 – Sant'Alessio, 20 luglio 1902) è stato un fisico e accademico italiano.
Ottaviano Fabrizio Mossotti (Novara, 17 aprile 1791 – Pisa, 20 marzo 1863) è stato un matematico, fisico, astronomo e accademico italiano.
Enrico Betti (Pistoia, 21 ottobre 1823 – Stibbiolo, 11 agosto 1892) è stato un matematico italiano.