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Tito Zucconi (Campi Bisenzio, 1837 – Firenze, 1924) è stato un patriota garibaldino, letterato, traduttore ed educatore italiano.
La strage di Torino del 1864 fu un eccidio compiuto da alcuni membri del Regio Esercito italiano (principalmente allievi carabinieri) il 21 e il 22 settembre ai danni di gruppi di manifestanti civili. Gli scontri avvennero durante manifestazioni di protesta popolare in merito al trasferimento della capitale del Regno d'Italia dalla città piemontese a Firenze. Nel pomeriggio del 21 settembre 1864, dopo che in mattinata scontri tra manifestanti e forze dell'ordine avevano avuto luogo in Piazza San Carlo a Torino, una folla di civili armati di bastoni tentò di avvicinarsi alla sede del ministero dell'interno in Piazza Castello, difesa da un contingente di allievi carabinieri: i carabinieri spararono sui manifestanti causando 15 vittime. La sera seguente, 22 settembre, nuovi tumulti ebbero luogo in Piazza San Carlo coinvolgendo altri allievi carabinieri che nella confusione spararono indiscriminatamente sulla folla, colpendo anche i membri di un battaglione di fanteria che stavano attraversando la piazza i quali aprirono a loro volta il fuoco: nel tiro incrociato rimasero uccise 47 persone tra militari e civili. I fatti provocarono la caduta del governo Minghetti nonché diverse inchieste ufficiali da parte di commissioni parlamentari; tutti gli arrestati furono tuttavia oggetto di un'amnistia generale nel febbraio 1865.
La storia di Livorno, se confrontata con quelle delle altre città toscane, è sicuramente tra le più originali nel panorama regionale, in quanto slegata da uno sviluppo medievale che è comune alla maggior parte degli altri centri.Le origini dell'insediamento dal quale si è poi sviluppata la città sono comunque antiche e legate alla vicinanza con il principale scalo marittimo della Repubblica pisana. Tramontato il dominio di Pisa, i Medici decretarono l'ampliamento di Livorno, trasformando un piccolo villaggio nella più importante città italiana progettata e costruita tra la fine del XVI e l'inizio del XVII secolo.Principale porto del Granducato di Toscana e tra i più trafficati scali di tutto il bacino del Mediterraneo, Livorno divenne un rilevante centro economico animato da mercanti provenienti da qualsivoglia Nazione, come specificato dalle Leggi Livornine, che le conferirono i caratteri di città cosmopolita per eccellenza, anche durante il successivo dominio lorenese.Dopo l'unificazione e la crisi economica conseguente all'abolizione del porto franco, la città accolse numerose fabbriche di rilevanza nazionale, divenendo il maggiore centro industrializzato della Toscana.Fu duramente colpita dai bombardamenti aerei della seconda guerra mondiale, che, assieme alla ricostruzione, cancellarono parte delle sue principali vestigia, conferendole un aspetto moderno.
Palazzo Malenchini Alberti si trova in via de' Benci, all'incrocio col Lungarno Diaz a Firenze, ma la sua facciata principale è su via dei Benci.
Il Governo provvisorio della Toscana guidò il territorio sommariamente corrispondente all'odierna Toscana per ventidue mesi tra il 1859 e la nascita del Regno d'Italia.
Giacomo Medici, marchese del Vascello (Milano, 15 gennaio 1817 – Roma, 9 marzo 1882), è stato un generale e politico italiano. La sua è la figura di uno dei più valenti e costanti ufficiali di Giuseppe Garibaldi e in seguito vittorioso generale dell'Esercito Regio nella Terza guerra di indipendenza, nominato successivamente prefetto in Sicilia, e senatore del Regno d'Italia.
Gesualda Malenchini Pozzolini (Livorno, 2 aprile 1809 – Firenze, 31 dicembre 1894) è stata una patriota, educatrice e filantropa italiana, animatrice di un salotto politico-culturale fiorentino, fondatrice di una scuola a Bivigliano, ed insignita di una medaglia d'oro per le sue benemerenze nell'istruzione popolare.
Il Bosco Malenchini è una località sulle Colline livornesi, nel comune di Collesalvetti. È una zona boschiva situata sulla serra posta tra i torrenti Tanna e Tora, a un'altezza che varia dai 20 ai 70 metri sul livello del mare. Vi passa il sentiero numero tre delle Colline livornesi, che collega la località di Valle Benedetta a Orciano Pisano, passando per Collesalvetti.
La battaglia di Milazzo fu combattuta fra il 17 e il 24 luglio 1860, nei dintorni e nella città Milazzo, quando i cosiddetti Mille di Giuseppe Garibaldi, unitamente a numerosi volontari successivamente sbarcati, principalmente la Spedizione Medici, formarono il primo nucleo dell'esercito meridionale ovvero l'armata garibaldina che sbarcò in Sicilia invadendo il Regno delle Due Sicilie. Essi sconfissero i soldati borbonici. Le forze impiegate nello scontro ammontavano a circa 10.000 uomini, dei quali oltre 6.000 erano i cd. garibaldini. Di contro, i soldati napoletani che affrontarono battaglia erano 2600, gli storici riportano anche altre consistenze degli schieramenti.