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Wolfgang Amadeus Mozart (Salisburgo, 27 gennaio 1756 – Vienna, 5 dicembre 1791) è stato un compositore e musicista austriaco. Annoverato tra i massimi geni della storia della musica, dotato di raro e precoce talento, iniziò a comporre all'età di cinque anni e morì all'età di trentacinque, lasciando pagine che influenzarono profondamente tutti i principali generi musicali della sua epoca, tra cui musica sinfonica, sacra, da camera e opere di vario genere, tanto da essere definito dal Grove Dictionary come "il compositore più universale nella storia della musica occidentale".Fu inoltre il primo, fra i musicisti più importanti, a svincolarsi dalla servitù feudale e a intraprendere una carriera come libero professionista. Incluso nei massimi esponenti del classicismo musicale settecentesco, insieme a Franz Joseph Haydn e Ludwig van Beethoven costituisce la triade alla quale, nella letteratura musicologica, alcuni autori fanno riferimento come prima scuola di Vienna.
Marie-Henri Beyle, noto come Stendhal (Grenoble, 23 gennaio 1783 – Parigi, 23 marzo 1842), è stato uno scrittore francese. Amante dell'arte e appassionato dell'Italia, dove visse a lungo, esordì in letteratura nel 1815 con le biografie su Haydn, Mozart e Metastasio, seguite nel 1817 da una Storia della pittura in Italia e dal libro di ricordi e d'impressioni Roma, Napoli, Firenze. Quest'ultimo fu firmato per la prima volta con lo pseudonimo di Stendhal, nome forse ispirato alla città tedesca di Stendal, dove nacque l'ammirato storico e critico d'arte Johann Joachim Winckelmann. I suoi romanzi di formazione Il rosso e il nero (1830), La Certosa di Parma (1839) e l'incompiuto Lucien Leuwen, scritti in una prosa essenziale che ricerca la verità psicologica dei personaggi, fanno di Stendhal, con Balzac, Dumas, Hugo, Flaubert, Maupassant e Zola, uno dei maggiori rappresentanti del romanzo francese del XIX secolo: i suoi protagonisti sono giovani romantici che aspirano alla realizzazione di sé attraverso il desiderio della gloria e l'espansione di sentimenti appassionati.
La sindrome di Stendhal, un'affezione psicosomatica che provoca tachicardia, capogiri, vertigini, confusione e allucinazioni in soggetti messi al cospetto di opere d'arte di straordinaria bellezza, specialmente se sono localizzate in spazi limitati.
La finta giardiniera (K 196) è un'opera lirica di Wolfgang Amadeus Mozart, composta all'età di 19 anni. L'opera fu commissionata a Mozart dal principe elettore di Baviera Massimiliano III e venne rappresentata al Salvatortheater di Monaco di Baviera nella stagione di carnevale del 1775. Il libretto, in cui l'opera è denominata "Dramma giocoso in tre atti", è presumibilmente di Giuseppe Petrosellini, ed è basato su un testo di Ranieri de' Calzabigi, che era già stato messo in musica dal compositore taggiasco Pasquale Anfossi. Sembra che Mozart non fosse particolarmente entusiasta di questo libretto, ma lo accettò senza apportarvi particolari modifiche. Alla prima rappresentazione dell'opera seguirono, a causa di una malattia della prima donna, soltanto due repliche. Secondo una lettera di Mozart al padre Leopold, l'opera ebbe un grande successo. Nel maggio 1780 (forse il 1°) andò in scena ad Augusta un adattamento in lingua tedesca in forma di Singspiel con il titolo di Die Gärtnerin aus Liebe (o Die verstellte Gärtnerin). La traduzione venne fornita da Johann Franz Joseph Stierle. Il 2 aprile 1782 avviene la prima a Francoforte sul Meno di Sandrina oder Das verstellte Gräfin ed il 31 gennaio 1789 a Magonza come Das verstellte Gärtnermädchen. Nel 1796 avviene la prima a Praga e nel 1797 ad Oleśnica (Bassa Slesia) come Die schöne Gärtnerin. Al Wiener Staatsoper ebbe la première nel 1891 ed a New York nel 1927 come The Pretending Gardener. Nel Regno Unito la première è stata nel 1930 a Londra, a Versailles nel 1964 come La fausse jardinière con Jane Berbié, nel 1965 a Strasburgo come La fausse jardinière, al Théâtre des Champs-Élysées di Parigi con Teresa Stich-Randall e la Berbié ed al Festival di Salisburgo con Graziella Sciutti, nel 1970 alla Piccola Scala di Milano diretta da Zoltán Peskó con Mariella Adani ed Enzo Dara, nel 1996 a Glasgow per la Royal Scottish Academy of Music and Drama (RSAMD) e nel 2001 a Cento (Italia) diretta da Claudio Desderi. Nel 2018 approda finalmente anche nella sala storica della Scala, nella versione diretta da Frederic Wake-Walker e con Diego Fasolis come direttore d'orchestra.
Gioachino Rossini, o Gioacchino, al battesimo Giovacchino Antonio Rossini (Pesaro, 29 febbraio 1792 – Passy, 13 novembre 1868), è stato un compositore italiano. Fra i massimi e più celebri operisti della storia, la sua attività ha spaziato attraverso vari generi musicali, ma è ricordato principalmente per opere famose e celebrate quali Il barbiere di Siviglia, L'italiana in Algeri, La gazza ladra, La Cenerentola, Il turco in Italia, Semiramide e Guglielmo Tell. Rossini compose la prima opera all'età di quattordici anni e scrisse trentanove opere di rilievo in diciannove anni, prima del suo improvviso abbandono del teatro nel 1829; seguirono decenni in cui Rossini abbandonò l'attività compositiva a livello professionale e fu afflitto da depressione. Morì nella campagna parigina di Passy, dove si era ritirato a vita privata. Più importante compositore italiano della prima metà del XIX secolo e uno dei più grandi operisti della storia della musica, per la precocità e la velocità di composizione Rossini è stato soprannominato il "Mozart italiano". Definito da Giuseppe Mazzini «un titano. Titano di potenza e d'audacia [...] il Napoleone d'un'epoca musicale», tipico del suo stile era il crescendo orchestrale su una frase ripetuta, immortalato nella locuzione crescendo rossiniano.
Enzo Siciliano (Roma, 27 maggio 1934 – Roma, 9 giugno 2006) è stato uno scrittore, critico letterario e drammaturgo italiano.
Enzo Decaro, all'anagrafe Vincenzo Purcaro Decaro (Portici, 24 marzo 1958), è un attore, sceneggiatore e cabarettista italiano, esponente della nuova comicità napoletana (portata alla ribalta dal gruppo teatrale La Smorfia nella seconda metà degli anni settanta), assieme a Massimo Troisi e Lello Arena.