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Gli Etruschi (in etrusco: Ràsenna, 𐌀𐌍𐌍𐌄𐌔𐌀𐌓, o Rasna, 𐌀𐌍𐌔𐌀𐌓) furono un popolo dell'Italia antica vissuto tra il IX secolo a.C. e il I secolo a.C. in un'area denominata Etruria, corrispondente all'incirca alla Toscana, all'Umbria occidentale e al Lazio settentrionale e centrale, con propaggini anche a nord nella zona padana, nelle attuali Emilia-Romagna, Lombardia sud-orientale e Veneto meridionale, all'isola della Corsica, e a sud, in alcune aree della Campania. La fase più antica della civiltà etrusca è la cultura villanoviana, attestata a partire dal IX secolo a.C., che deriva, a sua volta, dalla cultura protovillanoviana (XII - X secolo a.C.). La civiltà etrusca ebbe una profonda influenza sulla civiltà romana, fondendosi successivamente con essa al termine del I secolo a.C. Questo lungo processo di assimilazione culturale ebbe inizio con la data tradizionale della conquista della città etrusca di Veio da parte dei Romani nel 396 a.C. e terminò nel 27 a.C., primo anno del principato di Ottaviano, con il conferimento del titolo di Augusto.
Montalto di Castro è un comune italiano di 8 948 abitanti della provincia di Viterbo, il più occidentale del Lazio. Dista dal capoluogo di provincia circa 60 km. Montalto di Castro annovera tra le proprie bellezze la città etrusca di Vulci.
Il Museo della focarazza è una struttura museale situata nella frazione di Santa Caterina, nel comune di Roccalbegna (GR).
La dodecapoli etrusca è l'insieme di dodici città-Stato etrusche che, secondo la tradizione, costituirono in Etruria una potente alleanza di carattere economico, religioso e militare: la "Lega etrusca". Secondo quanto racconta Strabone, le dodici città vennero fondate da Tirreno.
I marchesi Guglielmi di Vulci, sono una nobile famiglia di Civitavecchia, originaria del borgo umbro di Legogne, presso Norcia (ora vi abitano quindici abitanti). Esistono altre casate con questo nome: i Guglielmi d'Antognolla, di Iesi, Firenze, Pistoia, Siena, Pinerolo. Si trasferirono a Civitavecchia nella metà del Settecento e aumentarono considerevolmente le loro proprietà terriere estendendole fino a Montalto di Castro, con acquisti immobiliari a Roma, compresa l'Isola Sacra presso la foce del Tevere, dove fu eretta una villa. Nel 1862 il papa Pio IX concesse a Felice il rango di marchese di Vulci e di Montebello, riconosciuto formalmente nel 1901 e inserito nel Libro d'oro della nobiltà italiana. La loro aristocrazia era, dunque, recente e basata sul potere economico, similmente a quella dei Pacelli e dei Torlonia
Il ducato di Castro fu un feudo dell'Italia centrale, sorto come vassallo dello Stato Pontificio (di fatto indipendente) e retto dai Farnese. Costituito nel 1537, rientrò nel patrimonio di san Pietro nel 1649. Comprendeva una piccola fascia territoriale dell'attuale Lazio a ridosso della Toscana. Si estendeva dal mar Tirreno al lago di Bolsena, in quella striscia di terra delimitata dal fiume Marta e dal Fiora, risalendo fino all'affluente Olpeta e al lago di Mezzano, di cui è un emissario. Dipendeva da esso la contea di Ronciglione, mentre il ducato di Latera, che gli sopravvisse per diciannove anni, godeva di maggiore autonomia. Attualmente le rovine della città di Castro fanno parte del comune di Ischia di Castro.