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Giorgio Bargioni (Firenze, 13 marzo 1925 – Verona, 1º febbraio 2012) è stato un accademico e agronomo italiano.
Christopher Whyte (Glasgow, ottobre 1952) è un poeta, critico letterario e traduttore britannico di autori come Marina Cvetaeva, Pier Paolo Pasolini e Rainer Maria Rilke in lingua inglese e gaelico-scozzese. Innovatore e controverso, è anche narratore sul fronte della cultura scozzese e su quello internazionale. I suoi scritti in gaelico compaiono con il nome Crìsdean MacIlleBhàin. A partire dal 1987 Whyte ha pubblicato traduzioni in gaelico di poeti come Konstantinos Kavafis, Anna Achmatova, Eduard Mörike, Marina Cvetaeva, Giuseppe Ungaretti e Umberto Saba. A queste si sono affiancate sei raccolte di poesie originali, sempre in lingua gaelica: Uirsgeul (Mito) (1990), An Tràth Duilich (Il tempo difficile) (2002), Dealbh Athar (Ritratto di un padre) (2009), Bho Leabhar-Latha Maria Malibran (Dal Diario di Maria Malibran) (2009), An Daolag Shìonach (Lo scarabeo cinese) (2013) e Ceum air cheum (Passo dopo passo) (2019). Nel frattempo ha cominciato a scrivere narrativa in inglese, e ha pubblicato quattro romanzi: Euphemia MacFarrigle and the Laughing Virgin (Euphemia MacFarrigle e la vergine che ride) (1995), The Warlock of Strathearn (Il mago di Strathearn) (1997), The Gay Decameron (Il Decamerone gay) (1998) e The Cloud Machinery (La macchina delle nuvole) (2000). La sua edizione delle Dàin do Eimhir (Poesie per Eimhir) di Somhairle Mac GillEain (Sorley MacLean) è stata premiata nel 2002[i], e quella di An Cuilithionn 1939 and Unpublished Poems (Il Cuillin 1939 e poesie inedite) proposta come Scottish Book of the Year nel 2012[ii]. Oltre a curare l'antologia bilingue di poesia gaelica contemporanea An Aghaidh na Sìorraidheachd (Di fronte all'eternità), Whyte ha scritto numerevoli saggi critici, e dal 2014 in poi ha pubblicato quattro volumi di traduzioni dal russo delle liriche di Marina Cvetaeva: Moscow in the Plague Year (Mosca nell'anno della peste) (2014), Milestones (Pietre miliari) (2015), After Russia: the First Notebook (Dopo la Russia: il primo quaderno) (2017) e After Russia: the Second Notebook (Dopo la Russia: il secondo quaderno) (2018).
Il romanzo storico è un'opera narrativa ambientata in un'epoca passata, della quale ricostruisce l'atmosfera, gli usi, i costumi, la mentalità e la vita in generale, così da farli rivivere al lettore. Un romanzo si definisce storico quando è ambientato in un'epoca storica e intende trasmetterne lo spirito, i comportamenti e le condizioni sociali attraverso dettagli realistici e con un'aderenza ai fatti documentati. Può contenere personaggi realmente esistiti, oppure una mescolanza di personaggi storici e di invenzione. Dal momento che presenta una parte di invenzione e una parte di realtà storica, quello del romanzo storico è un genere “ibrido”, se non costituisce addirittura un ossimoro letterario. Lo statuto del genere si basa su una sorta di promessa implicita da parte dello scrittore: quella di limitare la propria libertà inventiva, sottoponendola al vincolo della verità storica. Il lettore sa di non trovarsi davanti a un trattato di storiografia, eppure non mancherà di chiedersi quanta parte di verità ci sia nei fatti narrati; per fruire dell'opera, dovrà scegliere di fidarsi della voce del suo autore.
Kenilworth è un romanzo storico di Walter Scott, pubblicato l'8 gennaio 1821. Il romanzo racconta la storia del tragico matrimonio segreto tra Amy Robsart e Robert Dudley, I conte di Leicester, e la morte di Amy. Il titolo si riferisce al castello di Kenilworth.
Kenilworth è un cortometraggio muto del 1909. Il nome del regista non viene riportato nei crediti del film. La sceneggiatura di Eugene Mullin si basa sul romanzo omonimo di Sir Walter Scott pubblicato nel 1821.
Kenilworth una cittadina di 22.582 abitanti della contea del Warwickshire, in Inghilterra.
Johann Wolfgang von Goethe (in tedesco , [ˈjoːhan ˈvɔlfɡaŋ fɔn ˈɡøːtə]; Francoforte sul Meno, 28 agosto 1749 – Weimar, 22 marzo 1832) è stato uno scrittore, poeta e drammaturgo tedesco. Considerato dalla scrittrice George Eliot «… uno dei più grandi letterati tedeschi e l'ultimo uomo universale a camminare sulla terra», viene solitamente reputato uno dei casi più rappresentativi nel panorama culturale europeo. La sua attività fu rivolta alla poesia, al dramma, alla letteratura, alla teologia, alla filosofia, all'umanismo e alle scienze, ma fu prolifico anche nella pittura, nella musica e nelle altre arti. Il suo magnum opus è il Faust, un'opera monumentale alla quale lavorò per oltre sessant'anni. Goethe fu l'originario inventore del concetto di Weltliteratur (letteratura mondiale), derivato dalla sua approfondita conoscenza e ammirazione per molti capisaldi di diverse realtà culturali nazionali (inglese, francese, italiana, greca, persiana e araba). Ebbe grande influenza anche sul pensiero filosofico del tempo, in particolare sulla speculazione di Hegel, Schelling e, successivamente, Nietzsche.
Il castello di Kenilworth (detto anche Elisabetta al castello di Kenilworth) è un'opera in tre atti di Gaetano Donizetti su libretto di Andrea Leone Tottola, tratto dal romanzo Kenilworth di Walter Scott, che trasse ispirazione dal tragico destino della nobile inglese Amy Robsart, e da Leicester, ou Le château de Kenilworth, opéra-comique di Eugène Scribe (1823). È la prima delle tre opere del compositore ad avere come protagonista la regina Elisabetta I d'Inghilterra: le altre sono Maria Stuarda (1834) e Roberto Devereux (1837). A sua volta, anche Daniel Auber compose un'opera sullo stesso soggetto, Leicester, ou Le château de Kenilworth (1823), dal romanzo Kenilworth di Walter Scott. La prima rappresentazione de Il castello di Kenilworth ebbe luogo al Teatro San Carlo di Napoli il 6 luglio 1829, in occasione dei festeggiamenti per il compleanno della regina Maria Isabella di Borbone-Spagna: il cast vedeva la presenza, tra gli altri, anche del celebre tenore Giovanni David. L'anno successivo l'opera andò in scena sempre al San Carlo, con il titolo Elisabetta al castello di Kenilworth, e la parte tenorile di Warney riscritta per baritono. In tempi moderni, l'opera è stata ripresa in Inghilterra nel 1977, successivamente a Bergamo, città natale del compositore, nel 1989 (con protagonisti Mariella Devia, Denia Mazzola e Jozef Kundlák) e nel 2018, protagoniste Jessica Pratt e Carmela Remigio.