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Il Warburg Institute è un centro di ricerca, ora associato all'Università di Londra e alla sua School of Advanced Study. L'istituto è specializzato nello studio dell'influenza dell'antichità classica su tutti gli aspetti della civiltà occidentale europea, perseguito mediante un peculiare approccio interdisciplinare voluto dal suo fondatore Aby Warburg (1866-1929), storico dell'arte e del Rinascimento, in particolare del Rinascimento italiano. L'istituzione dispone di una biblioteca che raggruppa oltre 350.000 opere, famosa sia per la particolare impostazione nell'indicizzazione e nell'ordinamento dei volumi, sia per il fatto che tutti i volumi, eccetto una piccola parte di libri rari, sono liberamente accessibili su scaffali aperti. Tali caratteristiche perpetuano, nella tradizione dell'istituto, il disegno originario di Aby Warburg.
Con il termine Pathosformel (pl. Pathosformeln, in italiano formule patetiche o formule di pathos) coniato da Aby Warburg nei primi anni del '900, si intendono alcune immagini archetipiche che ritornano in contesti differenti attraverso i secoli della storia dell'arte. Warburg concepì la storia delle immagini come stratificazione di esperienze diverse. Le diverse epoche si sovrappongono come sedimenti di differenti fasi geologiche, pronti a far riemergere improvvisamente dal sottosuolo un'immagine assente da tempo. Le Pathosformeln sono fermi-immagine che condensano la creazione originaria (pathos) con la ripetitività del canone a cui fanno involontariamente riferimento (Formeln, ovvero formule). Warburg si concentra maggiormente su alcune immagini dinamiche, esempi massimi di Pathosformeln: Orfeo, la centauromachia e soprattutto la Ninfa, ossessione rinascimentale di derivazione classica. Sono immagini la cui forma è inscindibile dal contenuto, che trasportano in eredità fisionomia e contenuto.
Aby Moritz Warburg (Amburgo, 13 giugno 1866 – Amburgo, 26 ottobre 1929) è stato uno storico dell'arte e critico d'arte tedesco. Si definì «amburghese di cuore, ebreo di sangue, d'anima fiorentino».