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Pathosformel

Con il termine Pathosformel (pl. Pathosformeln, in italiano formule patetiche o formule di pathos) coniato da Aby Warburg nei primi anni del '900, si intendono alcune immagini archetipiche che ritornano in contesti differenti attraverso i secoli della storia dell'arte. Warburg concepì la storia delle immagini come stratificazione di esperienze diverse. Le diverse epoche si sovrappongono come sedimenti di differenti fasi geologiche, pronti a far riemergere improvvisamente dal sottosuolo un'immagine assente da tempo. Le Pathosformeln sono fermi-immagine che condensano la creazione originaria (pathos) con la ripetitività del canone a cui fanno involontariamente riferimento (Formeln, ovvero formule). Warburg si concentra maggiormente su alcune immagini dinamiche, esempi massimi di Pathosformeln: Orfeo, la centauromachia e soprattutto la Ninfa, ossessione rinascimentale di derivazione classica. Sono immagini la cui forma è inscindibile dal contenuto, che trasportano in eredità fisionomia e contenuto.

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