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Pubblicazione: Fucecchio : Edizioni dell'Erba, c2002
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
Iris è un canale televisivo gratuito italiano edito da Mediaset disponibile sul digitale terrestre italiano e via satellite con la piattaforma Tivùsat, lanciato il 30 novembre 2007. Lo speaker ufficiale del canale è il doppiatore Luca Bottale, dal 2013. Dal 2 gennaio 2019 diventa disponibile anche all'interno della piattaforma Sky Italia al canale 325. Dal 28 dicembre 2020 la versione satellitare del canale passa in modalità DVB-S2 e ricevibile quindi dai soli dispositivi abilitati all'alta definizione.
Iris L., 1753 è un genere di piante della famiglia delle Iridaceae, che comprende oltre 300 specie, molte delle quali comunemente note come giaggioli. Il nome del genere deriva dalla parola greca iris che significa arcobaleno.
Iris Berben (Detmold, 12 agosto 1950) è un'attrice tedesca, attiva in campo cinematografico, teatrale e - soprattutto - televisivo. Tra le attrici più popolari nel suo Paese, ha partecipato complessivamente, tra cinema e televisione, a partire dalla fine degli anni sessanta, a oltre 120 differenti produzioni. Tra i suoi ruoli principali, figurano quello di Evelyn von Guldenburg nella serie televisiva L'eredità dei Guldenburg e quello di Rosa Roth nell'omonima serie televisiva (1994-...).Si è aggiudicata vari premi e riconoscimenti (come il Premio Bambi e il Premio Adolf Grimme) ed è ambasciatrice per i rapporti tra Cristianesimo ed Ebraismo (dal 2003). È la madre del regista e produttore televisivo Oliver Berben.
Iris è un dipinto ad olio su tela (71x93 cm) realizzato nel 1889 da Vincent van Gogh.
Sono pazzo di Iris Blond è un film del 1996, diretto e interpretato dal regista Carlo Verdone. Data la popolarità conquistata con il precedente Viaggi di nozze (1995), anche per questa pellicola il regista e attore romano ha scelto come sua partner femminile Claudia Gerini. Le riprese sono ambientate a Napoli, Roma, Bruxelles, Anversa, Charleroi e Waterloo.
Alla domanda da dove inizi veramente la poesia italiana del Novecento, molti critici letterari hanno dato differenti e contrastanti risposte in virtù, o a causa, della difficoltà nel tracciare una linea netta di demarcazione. Tuttavia la predominanza dei temi dell'Io, nell'intimismo di Giovanni Pascoli e nell'estetismo di Gabriele D'Annunzio segnarono un irreversibile cambiamento rispetto alla poesia "pubblica" e dichiarativa di Giosuè Carducci. La nuova poesia viene situata, perciò, da una parte della critica letteraria, nell'area che accoglie il linguaggio e i temi del decadentismo influenzato da entrambe le grandi figure del passaggio di secolo italiano. Più tardi le esperienze crepuscolari di Guido Gozzano, da un lato, e le opposte dei futuristi proseguono, accentuandole nella sperimentalità le due vie personaliste di Pascoli e D'Annunzio, identificando così una linea separatrice di frattura con la passata tradizione letteraria sia dal punto di vista delle tematiche, sia del linguaggio. La maggior parte della critica (secondo il criterio seguito fino alla fine degli agli anni cinquanta) stabilirà gli elementi innovativi della poesia del Novecento a partire da Giuseppe Ungaretti, seguendo una linea che condurrebbe dai "vociani" all'apertura della grande stagione degli "ermetici". E certamente è centrale nel cuore del '900 la vicenda dell'ermetismo segnata da figure di livello mondiale come Giuseppe Ungaretti ed Eugenio Montale. Altri ermetici importanti: Alfonso Gatto e Mario Luzi. Più appartata la scrittura di Corrado Govoni come, più tardi, le maggiori figure di Umberto Saba e Sandro Penna e con il suo musicale rimario Giorgio Caproni. Tra i temi più significativi della poesia del secondo Novecento, pur nell'estrema varietà che la caratterizza, è opportuno menzionare invece l'impegno sia etico sia civile, che nasce anche dalla meditazione dei mali e degli orrori della prima e soprattutto della seconda guerra mondiale; è prioritario riferirsi a Pier Paolo Pasolini, ad Edoardo Sanguineti a Roberto Roversi. Andrea Zanzotto autore di straordinaria cultura e intensa compartecipazione alla vicenda umana e al segno del decadere dell'ambiente, è stato un punto di contatto fra le maggiori figure del secolo. Salvatore Quasimodo, assurto a fama internazionale per l'assegnazione del Nobel, che più tardi andrà anche a Montale, attraversò diverse tonalità, dal lirismo classicheggiante ad un neorealismo di chiara testimonianza politica. Meno note ma certamente significative le figure di Elio Fiore e alla fine del Novecento di Gregorio Scalise e Davide Ferrari partiti da un riferimento alle avanguardie degli anni '60 e '70, poi capaci di svolgere una vena di più intensa riflessione sulle grandi prove della storia. Vicini a Pasolini, Dario Bellezza e Paolo Volponi; a Sanguineti, Elio Pagliarani, Nanni Balestrini e Giuseppe Guglielmi; ed a Saba, sia pure con un maggiore inserimento nel linguaggio poetico novecentesco, Giovanni Giudici. Autrice di continua produzione poetica, sempre legata all'immediata narrazione di un animo profondamente segnato dalle esperienze di vita, Alda Merini, poetessa particolarmente amata anche dal pubblico più vasto. Oggi la poesia italiana cade in una profonda crisi editoriale e di attenzione da parte del pubblico e, pur l'Italia il paese con il maggior numero di edizioni di genere, è il paese europeo dove si acquistano meno volumi di poesia in Europa. Segnaliamo la poesia di strada, come movimento di rinnovamento, contemporaneo e di rilancio per il grande pubblico della poesia italiana.
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Record aggiornato il: 2021-11-25T04:41:38.770Z