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Autore principale: Scarafia, Pietro
Pubblicazione: Arezzo : F. Scheggi, 1934
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
Camaldoli è una località situata nel territorio del comune di Poppi, all'interno del Parco nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna. Non molto lontano dal monastero è collocato un laghetto di origine artificiale ma che ormai si è naturalizzato da tempo: il Laghetto Traversari. Vi è l'antica farmacia o laboratorio galenico, in cui i monaci lavoravano spezie e piante medicinali per curare i malati dell'antico "ospitale". L'attuale farmacia, con i pregiati mobili in noce, risale al 1543. Nella chiesa in stile barocco si trovano opere del Vasari. Divenne nel Rinascimento un importante centro culturale e dopo il 1520 si attivò al proprio interno anche una tipografia. A pochi chilometri di distanza si trova l'Eremo di Camaldoli, nato poco dopo la fondazione del monastero per ospitare i monaci desiderosi di abbandonare totalmente la vita comunitaria per la clausura in mezzo alla foresta, dove si può ammirare la cella di San Romualdo. I monaci Camaldolesi seguono la regola benedettina con l'aggiunta di propri princìpi e norme e sono riuniti nella Congregazione Camaldolese dell'ordine di San Benedetto (Congregazione camaldolese). Fra i camaldolesi illustri vi è Ambrogio Traversari (1386 - 1439), Sant'Alberico da Ocri che morì, nel 1050, in un eremo presso Sarsina (FC) e Raniero Ranieri, divenuto Papa in epoca medievale con il nome di Pasquale II.
La Collina dei Camaldoli, con i suoi 457 metri sul livello del mare, è il rilievo più alto della città di Napoli, comprende i comuni di Napoli, Marano di Napoli e Quarto. La sua origine viene fatta risalire a circa 35.000 anni fa, in seguito a violente eruzioni che colpirono tutta l'area vulcanica dei Campi Flegrei.
Romualdo (Ravenna, tra il 951 e il 953 – Fabriano, 19 giugno 1027) è stato un monaco cristiano e abate italiano, fondatore dell'eremo di Camaldoli e promotore della Congregazione camaldolese, diramazione riformata dell'Ordine benedettino; è venerato come santo dalla Chiesa cattolica. La movimentata biografia di questo personaggio è stata raccontata da san Pier Damiani, che scrisse una Vita di San Romualdo circa 15 anni dopo la sua morte (1042). Intorno all'anno mille, esplorando le zone più selvagge della dorsale appenninica centrale tra Umbria e Marche, il monaco ravennate dette vita ad un movimento che si propose di riformare l'istituto monastico. Oltre che fondatore dell'eremo di Camaldoli nel Casentino (Arezzo), Romualdo fu promotore della Congregazione camaldolese, diramazione riformata dell'Ordine benedettino. Romualdo cercò la solitudine per praticare la sua devozione verso Dio.
L'eremo di Camaldoli è un edificio religioso situato nei pressi dell'omonima località, in provincia di Arezzo, diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro a circa 1 100 metri s.l.m., all'interno del parco nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna. Fondato da san Romualdo nei primi anni dell'XI secolo, casa madre della Congregazione benedettina dei camaldolesi, è vicinissimo al confine amministrativo tra la provincia toscana di Arezzo e quella romagnola di Forlì-Cesena, a circa 45 km da Arezzo e 80 km da Forlì.
Il pane dei Camaldoli, o pane cafone, è una forma di pane di antichissima tradizione, la cui preparazione è tipica della tradizione culinaria di Napoli, ma diffusa anche in altre zone della Campania. Il nome deriva dalla collina dei Camaldoli, situata nella parte nord occidentale della città. Tra i comuni a nord di Napoli, il Comune di Marano di Napoli è quello in cui è più radicata la produzione di questo pane. Il pane dei Camaldoli ha ottenuto il prestigioso riconoscimento Prodotti agroalimentari tradizionali italiani, nella categoria: "Paste fresche e prodotti di panetteria, pasticceria, biscotteria e confetteria".
L'Europa è uno dei sei continenti della Terra. L'idea di "continente" europeo non è universale: alcuni testi di geografia non europei fanno riferimento a un continente eurasiatico, o a un subcontinente europeo, dato che l'Europa non è circondata interamente dal mare ed è, in ogni caso, più un concetto storico - culturale che geografico.
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