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Pubblicazione: [S.l. : : s.n.], stampa 1979
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese:
Il monte Amiata è un gruppo montuoso di origine vulcanica, situato nell'Antiappennino toscano, tra la Maremma, la Val d'Orcia e la Val di Paglia, compreso tra la provincia di Grosseto e quella di Siena (Toscana). L'origine del toponimo Amiata è stata da alcuni individuata nel latino ad meata, ossia «alle sorgenti». Altre ipotesi sull'etimo del toponimo Amiata sono state rappresentate in una rivista storico-culturale locale, ove si indica una derivazione da mons Tuniatus-Montuniata, con riferimento a Tinia, la massima divinità etrusca.
La Val d'Orcia è un'ampia campagna situata in Toscana, nella provincia di Siena, a nord ed est del monte Amiata e vicina al confine con l'Umbria. Attraversata dal fiume Orcia al centro, che le dà il nome, è caratterizzata da gradevoli panorami paesaggistici e da svariati centri di origine medievale, due dei quali molto noti come Pienza e Montalcino. Albero caratteristico il cipresso, cibi e vini tipici i Pici, i salumi di Cinta senese, il Pecorino di Pienza, il Brunello di Montalcino e la nuova denominazione del vino DOC Orcia.
Monticello Amiata è una frazione del comune italiano di Cinigiano, nella provincia di Grosseto, in Toscana.
Il Monte Amiata è un complesso residenziale nel quartiere Gallaratese di Milano, progettato dagli architetti Carlo Aymonino (col fratello Maurizio) e Aldo Rossi alla fine degli anni '60. A volte viene chiamato "Dinosauro rosso" in riferimento sia al colore della facciata del complesso sia alla sua forma insolita. Il progetto è ben noto nella comunità internazionale dell'architettura, ed è considerato uno di quelli che meglio rappresentano la visione di Aymonino sulla città come una trama turbolenta, intricata e varia, un paradigma che è noto come "frammentismo".
L'asino amiatino è una razza di asino molto antica, originaria del continente africano ed evolutasi in Toscana, in particolare sul monte Amiata. Asini amiatini sono stati raffigurati anche da Giotto nella cappella degli Scrovegni di Padova. Oggi la specie, nonostante il recupero e il registro nell'anagrafe di molti esemplari selezionati e autoctoni, è in via di estinzione. Nel 2009, la Coldiretti ha verificato un incremento nell'allevamento degli asini, e la razza Amiata risultava la più allevata, con 52 allevamenti e 984 capi in totale.L'Istituto incremento ippico di Pisa alleva nei pressi di Grosseto, a Cernaia, un gruppo di femmine amiatine per il ripopolamento.
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Record aggiornato il: 2024-12-14T01:27:09.248Z